Un mesetto fà ca. ho letto "Mr Mercedes": un King del 2014 (a seguire verranno "Revival", dello stesso anno e già edito in italia e, a quanto pare, un paio di altri scritti - tra i quali un certo "Chi perde paga" e un seguito del presente Mr. Mercedes - che s.e. da noi non sono arrivati).
Comunque, venendo al tomo in questione, da appassionato di King mi esce un perplesso boh!?
Trattasi tout cour di un Thriller, con tanto di omicida psicopatico (il Mr. Mercedes del titolo), che impunito dopo una strage, un anno dopo circa "sfida" un poliziotto ora in pensione a trovarlo.
Direi che il genere non è esattamente tra quelli abitualmente manovrati da King. Qui siamo dalle parti del thriller puro, che non si discosta molto da scritti di altri autori del genere (che siano i Devers, i Child, i tizi e cai o i vari nordici). Invero in passato (anche con lo pseudonimo di Bachman), qualche cosa di stampo "noir/poliziesco" King l'aveva scritta, ma i soggetti (sia intesi come protagonisti, che come fili conduttori delle storie), erano comunque pervasi - anche alla lontana, ma comunque pervasi - da quella sorta di luccicanza o sottile vena orrorifica, che li trasportava o pareva trasportarli ai confini di differenti dimensioni. Penso ad esempio a un "Blaze", o alla "Cadillac di Dolan" o ancora di più al godibilissimo "Colorado Kid". Qui, a mio avviso, nulla del genere. I protagonisti, anzi, sono un poco scontati e ricorrenti in tante storie analoghe; dicevamo del Killer, ovviamente psicopatico e con morboso rapporto con la madre; poi il poliziotto in pensione che si lancia.. lancia in resta nella ricerca della soluzione, omettendo di metterne a parte i colleghi; fanno la comparsa... le varie e più o meno importanti comparse di contorno (compresa la piacente quarantenne che risveglia il sopito sbirro)... tutte peraltro dotate più di talenti naturali che di quegli intuiti, a volte onirici, che in passato hanno caratterizzato altri personaggi.
Lo stesso stile del romanzo, talvolta, mi è parso avulso dall'abituale modo di esporre di King... e proprio il fatto che per contro in certi frangenti questo facesse capolino, mi ha indotto a sospettare la manina di qualche gosth writer sotto la supervisione del" mago".
Il libro, per quanto autoconclusivo, prospetta comunque nel finale ipotetiche riprese, di cui ho avuto conferma leggendo poco fà la cronologia delle opere di King.
Nella mia personale graduatoria di gradimento, mi trovo mio malgrado a inserirlo nella colonnina di quelli che non mi sono del tutto piaciuti.
Prossimo appuntamento con il Re, sarà di sicuro Revival. |