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Inviato: Mar, 18 Feb 2014 14:30 Oggetto: Il buio nella bocca |
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Il buio nella bocca
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Inviato: Mar, 18 Feb 2014 14:30 Oggetto: Re: Il buio nella bocca |
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L'ho finito di leggere ieri sera e sinceramente non mi è piaciuto come libro.
Lasciando perdere l'epopea che ho dovuto sopportare per comprare una copia di questo libro che DICONO sia uscito il 18 dicembre 2013 quando in realtà la prima stampa è di gennaio 2014 e in nessuna libreria, né online né fisica, risulta disponibile (e neppure prenotabile), quello che ho letto più che un libro horror mi è sembrata una guida su "come violentare una donna e diventare cannibale per sfizio personale".
Davvero, io non sono un moralista e neppure mi impressiono facilmente, ma leggere certe cose, per la maggior parte racconti minuziosi di violenze carnali, è stata un'impresa per me, visto anche la precisione maniacale con cui si descrive il tutto senza lasciare nulla all'immaginazione.
Nel mondo è esplosa un epidemia zombie (capirai che novità ), e il protagonista pensa bene di imitarli andando a caccia di essere umani (donne per la maggior parte), violentarli e poi farli a pezzi per mangiarseli. Geniale no? In un mondo di cannibali non-morti, ci devono essere anche i cannibali vivi…
In conclusione io questo libro non lo consiglio a nessuno, di lati buoni ha l'ottima scrittura e il fatto che duri poco (170 pagine ma scrivendo 3 frasi a paragrafo si arriva alla fine in un lampo), ma per il resto… Posso capire che questo non sia un libro "adatto a tutti", ma davvero, un minimo di pudore ci dovrebbe essere, la mia opinione è che chi ha scritto questo libro ha voluto andare sopra le righe di proposito per far parlare e incuriosire i soliti lettori (come me) amanti delle storie a base zombie.
Zombie che tra l'altro in questo libro non sono neppure tanto in mostra, anzi, mi sembrano i terzi incomodi. |
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Inviato: Sab, 15 Mar 2014 08:28 Oggetto: Re: Il buio nella bocca |
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Mi è piaciuto molto! Il modo in cui l'autore ha affrontato un tema trattato, ritrattato e abusato è ORIGINALE, insomma, non è "la solita minestra". Il protagonista è un personaggio accattivante che ho amato già da pagina 2...
Una caratteristica che davvero mi ha rapita sono stati gli squarci... panoramiche di devastazione e disperazione che mettono alle strette il lettore e quasi lo disarmano davanti alle pagine.. Davvero splendido.
Un altro aspetto che adoro sia nella lettura che nei film è il confondersi degli eventi. L'impastare la narrazione con storie parallele, scene oniriche o ricordi, allucinazioni dà al fruitore l'opportunità di interpretare. Raccontare in questo modo non è da tutti e io l'ho apprezzato davvero tanto... piccola parentesi, dopo 10 anni, allo stesso proposito, ho ancora mille punti di domanda su Mulholland Drive di D. Lynch. E lo amo!
Volevo infine fare i complimenti all'autore per la capacità descrittiva. Tre parole, ma sono quelle giuste, proprio quelle, al posto giusto, che disegnano la scena davanti agli occhi e che fanno scorrere le sensazioni sulla pelle. Il senso di marcio, il senso della violenza, il sesso sporco, il dolore fisico... sono resi in maniera davvero sublime!
Giulia |
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