Vero horror cercasi!


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Autore Messaggio
HorrorMagazine
«Dagon»
Messaggi: 1020
MessaggioInviato: Lun, 20 Dic 2004 11:27    Oggetto: Vero horror cercasi!   

Vero horror cercasi!

Leggi l'articolo.
Fulvio
«Shoggoth»
Messaggi: 541
MessaggioInviato: Lun, 20 Dic 2004 11:27    Oggetto: Nooo!!!   

Nooo!!!! Fabio in home page il lunedì mattina!! Shocked Shocked Pietà! Laughing Laughing Laughing Wink
A reality is just what we tell each other it is
mariano equizzi
«Larva»
Messaggi: 24
Località: palermo
MessaggioInviato: Lun, 20 Dic 2004 12:10    Oggetto: viwa larcher   

"Poi, ancora peggio, dire che l'horror "soprannaturale" sia sorpassato, e insistere con la via "razionalistica" tutta italiana."

...il razionalismo è la madre di tutti i fallimenti artistici. E mentre ci balocchiamo sicuri nella culla di "margherita hack" gli americani non solo ci occupano culturalmente, ma peggio RUBANO la nostra cultura misterica a loro vantaggio.
tanto noi non ne abbiamo bisogno, siamo scientisti-materialisti-dialetticisti.
che pena.
galerius
«Fantasma» Fantasma
Messaggi: 2672
Località: Luserna San Giovanni ( TO )
MessaggioInviato: Lun, 20 Dic 2004 14:29    Oggetto:   

Esatto...che pena...
Poi, sempre questa maledetta idea che la creazione artistica debba essere "specchio" della Realtà, vista come vero e proprio feticcio indiscutibile. Ed ecco che l'horror e il fantastico soprannaturale diventano noir eccetera.
Evil or Very Mad
Grazie, ragazzi !
_______________
- "L'amore per la donna è mobile come la Luna,
l'amore del fratello è saldo come le Stelle !"
- E Caino, allora...?
- Be', Caino...che c'entra Caino ? Caino era 'n delinquente...!
giobuzi
«Ghoul»
Messaggi: 38
MessaggioInviato: Lun, 20 Dic 2004 20:22    Oggetto: whaoo!!   

Si cerca l'horror soprannaturale?...
Ma allora, senza volerlo, con la mia raccolta "Fluorescenze" ci ho preso!!!
Làlàlalalàlà...
gio Laughing Laughing Laughing

auguri di meraviglioso 2005 a tutti!
Paul
«Larva»
Messaggi: 7
MessaggioInviato: Mar, 21 Dic 2004 01:05    Oggetto:   

E' una questione di punti di vista. Dove sta scritto che l'Horror debba avere a che fare per forza con vampiri, fantasmi e streghe? Non è horror abbastanza quello che vediamo nel telegiornale delle 20.00? L'horror può essere ottenuto attraverso varie strade. Basta saperlo scrivere, e qui viene il problema. Larcher ha ragione quando sostiene che spesso ci si trincera dietro raggomitolazioni di idee stantie. Ma sbaglia a sostenere la totale mancanza di autori di genere. Questo testimonia la sua inesperienza in materia di horror. Questo genere ha subito parecchie evoluzioni (ed involuzioni) nel corso degli anni, ed immaginate cosa succederebbe se tutti scrivessimo le classiche Ghost Stories ambientate nella vecchia Inghilterra vittoriana. Come lo show, anche l'horror deve andare avanti.
Ospite
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MessaggioInviato: Mar, 21 Dic 2004 01:28    Oggetto:   

Paul ha scritto:
Dove sta scritto che l'Horror debba avere a che fare per forza con vampiri, fantasmi e streghe? Non è horror abbastanza quello che vediamo nel telegiornale delle 20.00? [...] Come lo show, anche l'horror deve andare avanti.


Che la questione-Larcher suscitasse prese di posizioni nitide pro o contro era non solo ovvio, ma anche auspicabile.

Non spetta a me difendere l'operato di Fabio Larcher (sa difendersi benissimo da solo Laughing ); difendo piuttosto la scelta di un editore che, appurato un dato molto semplice (il reality-horror condito con lo splatter e traverstito da noir non vende), he deciso di investire sull'horror tradizionale.

HM farà lo stesso, sia per quanto riguarda la narrativa offerta sulla rivista web sia per quanto concerne la collana libraria e la (probabilissima) rivista cartacea.

Come lettore di horror ho raggiunto un punto di saturazione per quanto riguarda il reality-show, sia che s'intitoli Grande Fratello sia che tratti di cannibali o serial killer. Non mi curo molto delle mode (e comunque, se lo facessi, noterei immediatamente che il reality-horror splatter era un genere molto in voga negli anni '70 e '80, cioé oltre vent'anni fa, e quindi ormai logoro e abusato), semmai mi curo delle esigenze di altri lettori come me.

Nessuno obbliga nessuno a considerare l'horror qualcosa in particolare. Altre case editrici faranno scelte diverse dalle nostre (quella di HM, quella di Larcher e di almeno un terzo editore conosciuto nel "giro"), o decideranno di continuare sulla strada intrapresa (la confusione tra realtà e fantasia, tra noir e horror, etc.). Però un editore ha la libertà di pubblicare ciò che preferisce, esattamente come uno scrittore ce l'ha di scriverlo e il lettore di leggerlo.
Di certo la mia (e quella di Fabio Larcher, che ho il piacere di conoscere) non è una scelta motivata da semplici gusti personali.
Che qualcosa stia cambiando nelle scelte del pubblico è un fatto chiaro (per chi lo vuole vedere) già da un paio di anni.

Per il resto, non c'è polemica da parte mia.
Anzi: questa discussione può servire proprio per dare voce alle diverse campane, e per comprendere le ragioni di tutti.
Ospite
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MessaggioInviato: Mar, 21 Dic 2004 01:49    Oggetto: Re: Vero horror cercasi!   

Volevo segnalarvi una discussione "gemella"...

http://www.latelanera.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=830

La cosa strana è che a questo punto le case editrici che chiedono horror soprannaturale diventano quattro. E tutte d'un colpo. Very Happy
Misteriose sincronicità...
Paul
«Larva»
Messaggi: 7
MessaggioInviato: Mar, 21 Dic 2004 02:47    Oggetto:   

Non sto discutendo i gusti, Gazzarini. Sto soltanto cercando di dirti che tutto quello che doveva essere scritto sul genere è stato scritto. E adesso si cercano scrittori che sappiano essere originali non tanto nelle tematiche quanto nelle ambientazioni e nelle circostanze. Non so se riesci a seguirmi. Purtroppo, in Italia di scrittori di horror puro, non ce ne sono. E parlo di scrittori veri, non delle mezze tacche che riempiono forums, bacheche e piccoli editori. Ci siamo chiesti mai il perché le grosse case editrici snobbano i tanto decantati Arona, Nerozzi e Teodorani? Forse perché scrivono horror puro? Non di certo. I primi due sono abili a fare minestroni con la penna. La terza, purtroppo, è incapace cronica a scrivere. Per carità, a me Arona e Nerozzi piacciono. Sanno scrivere e dimostrano almeno di conoscere le regole della grammatica italiana (a differenza della terza), però da qui a dire che sono dei fenomeni ce ne passa davvero. E poi sono proprio loro che hanno iniziato un cross-over con thriller e noir... che comunque, a me, come ripeto, se fatto bene, non dispiace affatto. Quello che ci manca è un autore che ci faccia gridare al miracolo, forse è questo il punto che voleva sottolineare Larcher, il quale, a mio modesto avviso, è l'ultimo che può dare consigli agli scrittori su cosa scrivere o meno. Il suo capolavoro lo abbiamo letto tutti.
Ospite
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MessaggioInviato: Mar, 21 Dic 2004 03:46    Oggetto:   

Paul ha scritto:
Non sto discutendo i gusti, Gazzarini.


Non sono Ivo Gazzarini. Sono Ivo Torello.

Su una cosa siamo perfettamente d'accordo, t'assicuro: in Italia manca, al momento, lo scrittore che faccia gridare al miracolo.

Su questo punto si potrebbero aprire infiniti dibattiti. Io sostengo da tempo che chi scrive horror spesso NON legge horror (rovescio della medaglia di un'altra evidenza: ci lamentiamo tutti che l'horror italiano, che pur si muove!, non vende, ma difficilmente compriamo libri di italiani) e, ovviamente, questo è male. E' male perché, prima di avventurarsi nell'atto voluttuoso della scrittura, bisognerebbe conoscere la materia a cui si dedicano tante notti insonni. A volte, per esempio, rimango sorpreso dal fatto che scrittori di 20-22 anni non abbiano mai sentito nominare gente come Algernon Blackwood o M. R. James.
Forse è vero che tutto è già stato scritto ma ciò, purtroppo, sgombra il campo a un fastidioso paradosso: molte delle persone che lo dicono (e non mi rivolgo assolutamente a te, Paul, sto facendo un discorso generico) non conoscono affatto ciò che è stato scritto in passato, o ne hanno una vaga infarinatura derivante, magari, da Dylan Dog. Quindi ha senso dire che l'horror è esaurito perché tutto è deja-vu? Ha senso che a dirlo siano persone che, purtroppo per loro, non hanno mai letto Arthur Machen o La casa sull'abisso di Hodgson?
Inoltre: cos'è l'oggi? Cosa può dirsi contemporaneo?
Lo splatter e i serial killer non sono per niente contemporanei (nemmeno come fenomeno sociale - già nel Seicento la letteratura di consumo popolare vibrava d'emozione per le gesta di assassini, madri infanticide e briganti assortiti). Siamo sinceri: Gilles de Rais era compagno d'armi di Giovanna d'Arco. Jack the ripper avrebbe potuto squartare una mia trisavola. Leonarda Cianciulli poteva "saponare" mia nonna. Volendo, poi, potremmo parlare di "violenza letteraria" e del marchese de Sade.
Piuttosto... leggo poco horror ispirato alla modificazione corporale, ai nuovi virus, alla fisica moderna che spalanca le porte su universi lovecraftiani. Leggo pochissimo horror capace di dire, con autorevolezza, senza piagnistei e moralette da circolo ricreativo, qualcosa sull'avanzante ondata di razzismo.
(Quindi tanti saluti anche all'antinomia horror realistico vs. horror fantastico: d'altro canto chi cerca la realtà nei libri ha solo bisogno di appigli ontologici, rinforzi di ciò che in psichiatria viene definito, senza mezzi termini, "deiezione". La narrativa parla sempre di realtà, ma può farlo solo coi simboli, che di per se stessi sono irreali. Nemmeno la fotografia può arrogarsi la definizione realistica. Il realismo è un ferrovecchio che ci portiamo appresso dall'Ottocento positivista, da Zola, Verga e Manzoni, dalle istanze pseudoscientifiche dell'epoca...).

Oggi si sventra, si stupra, ci si annega nel sangue, e tutto finisce lì. Questa non è contemporaneità. E' cieco culto per il "deteriore".
Cerchiamo di non confondere l'horror coi gladiatori che si fanno a brandelli nell'arena. Facciamolo per il nostro bene e per quello del genere che amiamo.

E' vero che mancano i "grandi" scrittori, ma è anche vero che una diffusa rassegnazione sta spingendoci tutti, messi in soffitta i gusti e le preferenze personali (nonché le diverse filosofie esistenzali, poiché taluni credono nel soprannaturale o sono, quanto meno, superstiziosi), ad abbracciare un mercato massificato, che azzera le differenze tra i generi per poter meglio raggiungere il "cittadino X" che non ha gusti, non ha preferenze, e naturalmente non crede nel soprannaturale o non tollera di sentirne parlare perché è un argomento troppo impegnativo e destabilizzante. Mi spiace doverlo dire, ma, per esempio, il thriller italiano sta diventando questo: un OGM insipido, seriale, scontato. Oggi vive di strutture ben più rigide e ripetitive della narrativa rosa.
Mancano i grandi scrittori. Okay. Tutti scrivono e, ciò nonostante, continuano a mancare (farei almeno un'eccezione, ma non è questo il punto).
Perché?

E' la rassegnazione il vero problema. La catastrofe che stiamo vivendo nasce soprattutto dall'accettazione acritica di modelli che ci vengono presentati come "vincenti" (Lucarelli e Faletti vanno in tivvù? Allora mi metto a scrivere thriller coi cereal killer che vado in tivvù pur'io) quando funzionano solo per una o due persone al massimo.
Larcher, in questo senso, ha dato un segnale forte, rigettando un modello apparentemente (solo apparentemente) vincente: quello del reality-horror. Ma il rischio, adesso, è di far scoppiare guerre tra poveri. Cioé tra editori minuscoli e scrittori emergenti, sino all'autodistruzione completa. Bello: faremmo un gran favore ai grandi gruppi editoriali. Le anomalie (cioé noi, chi scrive fantascienza, chi si dedica alla "fantasy adulta") che si uccidono tra loro e in libreria gl'immensi blob informi della narrativa fast food, promossa in tivvù, pronti a fagocitarsi quei quattro gatti spelacchiati che ancora hanno il coraggio di aprire un libro.

Larcher sta ragionando da editore. S'è guardato alle spalle, e ha visto che il reality-horror e lo splatter vengono semplicemente ignorati da pubblico e mezzi di informazione. Io stesso, quando ho occasione di parlare con qualche assessore alla cultura o cose simili, sono costretto ad evitare la parola "horror" manco fosse una bestemmia. Se dici horror... è finita. Ti sbattono la porta sul naso. Il pubblico non specializzato pensa subito a sbudellamenti e sangue a fiumi. A una pornografia sanguinolenta scritta da depravati per stuzzicare altri depravati. A una forma di sadomaso che persino chi frequenta i dungeon bdsm, di solito adulti consenzienti nel pieno delle loro facoltà mentali, detesta o - peggio ancora - ignora.

Larcher poteva benissimo dire: da domani pubblico solo romanzi mainstream sulla vita di coppia, stile "film di Muccino". Invece no. Ha detto: voglio continuare a pubblicare horror, ma lo voglio anche vendere perché non sono un martire. Quindi se amputa il fallimentare splatter (per quanto mi riguarda giustamente, nonostante io stesso consideri lo splatter ben altra cosa rispetto al reality-horror - perché NON si può far coesistere né in questo né in altri universi Barker con Cannibal Holocaust) e coltiva la tradizione gotica, i fantasmi e il timor panico - che non potrà dirsi superato o fuori moda fino a quando anche un solo essere umano proverà paura davanti al buio e all'ignoto - dimostra un coraggio che pochissimi altri editori italiani, grandi o piccoli che siano, possono vantare.

Uhm. Scusate l'inaudita lunghezza e tortuosità.
giobuzi
«Ghoul»
Messaggi: 38
MessaggioInviato: Mar, 21 Dic 2004 09:16    Oggetto: Chi sarebbe questo caro monsieur Paul (larva)...   

che si permette di dire che la Teodorani non sa scrivere e che in giro sui forum ci sono solo mezze tacche di scrittori, affibbiando di conseguenza tale appellativo anche a Ivo (Gazzarini) Torello?
Questo caro e misterioso Monsieur Paul che probabilmente non ha neanche sfiorato con il suo puro sguardo la copertina della raccolta "Sguardi oscuri", perché se veri scrittori ci sono "in fieri" in circolazione, in quella raccolta certo non mancano.
E chiudo qui, perché le polemiche a me non piacciono, ma piacciono ancora meno i presuntuosi in odor d'ignoranza...
buona giornata a tutti,
gio Laughing
Francesco Cortonesi
«Hydra»
Messaggi: 718
Località: Arezzo
MessaggioInviato: Mar, 21 Dic 2004 11:28    Oggetto: Re: Chi sarebbe questo caro monsieur Paul (larva)...   

giobuzi ha scritto:
che si permette di dire che la Teodorani non sa scrivere e che in giro sui forum ci sono solo mezze tacche di scrittori, affibbiando di conseguenza tale appellativo anche a Ivo (Gazzarini) Torello?
Questo caro e misterioso Monsieur Paul che probabilmente non ha neanche sfiorato con il suo puro sguardo la copertina della raccolta "Sguardi oscuri", perché se veri scrittori ci sono "in fieri" in circolazione, in quella raccolta certo non mancano.
E chiudo qui, perché le polemiche a me non piacciono, ma piacciono ancora meno i presuntuosi in odor d'ignoranza...
buona giornata a tutti,
gio Laughing


ti quoto, prima di tutto perchè non capico il discorso sul grande scrittore.
Sincermente a me sembra che il miracolo lo faccia gridare ormai solo la pubblictà, non certo la classe. Boh, io continuo a credere che Lovecraft oggi avrebbe scritto su internet e sarebbe stato "accusato" di essere una mezza tacca.
Non mi pongo neppure il dilemma sull'horror sanguinolento e quello non sanguinolento. A me piacciono entrambi. Tanto M.R. James che J.Skipp & C.Spector, tanto Blackwood che Laymon, insomma non mi sembra che ci sia nulla da citicare nella scelta di Larcher, al contrario ben venga una direzione del genere e una presa di posizione di questo tipo. Forse è proprio quello che ci vuole per ridar vita al genere...
Da scrittore dilettante ho scritto di tutto, dall'horror classico allo spaltter sanguinolento. Stesso dicasi per le scenggiature dei cortometraggi targati Filmhorror.com. Non mi sento colpito da quello che dice Larcher rispetto a chi, innamorato di Fulci(come me!!!!Fulci Lives) a questo si ispira, ci mancherebbe. Ovvio, quella di Larcher è una sacrosanta provocazione che centra il suo obiettivo. A me sembra interessante quello che dice e da un certo punto di vista(quello dell'editore appunto)anche qualcosa di più che sacrosanta.
Io gli manderò un racconto sui vampiri...
nessun dubbio su questo

Sinceramente vostro
deadtoday

www.filmhorror.com
www.deadbutterflies.it
Non c'è speranza
Fulvio
«Shoggoth»
Messaggi: 541
MessaggioInviato: Mar, 21 Dic 2004 13:19    Oggetto:   

Mi spiego un secondo, per chi non mi conosce l'intervento iniziale poteva sembrare di attacco a Larcher, ma era una semplice presa in giro, con lui è normale prendersi per i fondelli da quando l'ho fatto girare a vuoto per un'ora per alessandria Embarassed Very Happy

Per il resto la sua provocazione è più che legittima, e onore al merito a una delle poche voci che tenta di favorire la (ri)nascita di un vero gotico italiano. E trovo molto buono che HM sia diventata centro di discussioni così importanti!
A reality is just what we tell each other it is
Ospite
«»

MessaggioInviato: Mar, 21 Dic 2004 13:31    Oggetto: Re: Chi sarebbe questo caro monsieur Paul (larva)...   

giobuzi ha scritto:
a Ivo (Gazzarini) Torello?


Io e Gazzarini, che oltretutto non conosco, siamo due persone diverse.
Non è certo mia abitudine usare pseudonimi. Io sono sempre io (le crisi di identità non sono uno dei miei numerosi problemi): Ivo Torello, curatore di questo sito e della "fetta" horror di Delos Books.
Paul
«Larva»
Messaggi: 7
MessaggioInviato: Mar, 21 Dic 2004 13:31    Oggetto:   

Scusa, allora , Torello. Ecco, Ivo Torello è un buon esempio di scrittor giovane che a mio parere non ha nulla da invidiare agli altri italiani più celebrati. Ho letto qualche tuo racconto, e sono tutti di qualità davvero buona. I miei complimenti, Ivo! Ivo Gazzarini è, a mio avviso, un gradino al di sotto a Torello, ma è bravo anche lui. Lo seguo sin da quando scriveva per Ghost. Non mi rivolgevo manco per niente a loro due, che sono tra i più promettenti autori italiani, ma ad altri elementi che scrivono recensioni e commentano o danno giudizi senza sapere cosa sia la letteratura horror. Io tutti gli scrittori che citate li ho letti in lingua originale (sono bilingue, mia madre è inglese) e sono sempre rimasti i miei preferiti. Ma come ripeto bisogna cercare anche altre soluzioni non fermarci ai canoni, seppur sontuosi, dell'horror. Buzi, mi spiace di aver tastato il pulsantino-Teodorani, ma questo è il mio pensiero sulla sua scrittura e basta. Mi dai dell'ignorante-saccente? Beh, me lo prendo ma sappi che l'ignorante, quello vero, è quello che non rispetta le idee degli altri...
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