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Inviato: Sab, 29 Mag 2004 19:41 Oggetto: Migliore opera originale |
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Non mi sembra poi tanto scontato, se finora sono l'unico lettore "di mia conoscenza" a venerare Kadath...
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Inviato: Sab, 29 Mag 2004 22:39 Oggetto: |
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Il colore venuto dallo spazio! |
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Inviato: Dom, 30 Mag 2004 02:46 Oggetto: |
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Elvezio ha scritto: | Il colore venuto dallo spazio! |
Idem. Insieme a The Dreams in the Witch-House (La casa delle streghe). |
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nausea
«Abitatore del Profondo»
Messaggi: 246 Località : voghera
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Inviato: Dom, 30 Mag 2004 11:17 Oggetto: |
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il miglior racconto orginale... una scelta difficilissima...
il colore venuto dallo spazio è geniale, non si scappa, ma anche i classiconi come 'la maschera di innsmuth' o 'i topi nel muro' non scherzano... dura, durissima... sto leggendo un saggio di balistica terminale mentre ascolto street punk '77. pensaci prima di aprire la bocca. |
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Inviato: Dom, 30 Mag 2004 17:31 Oggetto: |
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Il colore venuto dallo spazio, inquietante, pauroso, angosciante...
La musica di Erika Zhan (vado a memoria, non ricordo se si intitola così)
Ivo Gazzarrini |
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Inviato: Lun, 31 Mag 2004 19:21 Oggetto: |
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"Il colore venuto dallo spazio" lo lessi a quindici anni, e devo dire che non mi entusiasmò. Forse era un po' troppo presto, una rilettura a questo punto è inevitabile.
Rilancio con "L'orrore di Dunwich", "Le Montagne della Follia" e "Colui che sussurrava nel buio": non mi hanno trascinato come "Kadath", ma restano a mio parere imprescindibili...
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Zeruhur
«Larva»
Messaggi: 16 Località : Milano
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Inviato: Mar, 01 Giu 2004 14:09 Oggetto: |
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Anche io "Il colore venuto dallo spazio" seguito subito da "At the mountains of madness" e "Innsmouth" |
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Inviato: Mar, 01 Giu 2004 14:23 Oggetto: |
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la casa delle streghe...
lo so che mi impiccherete per quello che sto per dire... ma le montagne della follia a me proprio non ha detto niente...
ammetto che lo stile di lovecraft è questo: ripetere la stessa cosa, aggiungere dettagli, continuare a ripetere per creare la tensione...
ma le montagne della follie l'ho trovato "freddo"... davvero freddo... Di tutto ciò che vive e ha intelligenza, noi donne siamo la creatura più infelice
(Euripide, Medea) |
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Inviato: Mer, 02 Giu 2004 01:20 Oggetto: |
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medea ha scritto: | ma le montagne della follie l'ho trovato "freddo"... davvero freddo... |
Be', sarà perché è ambientato al Polo Sud! |
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Inviato: Mer, 02 Giu 2004 09:47 Oggetto: |
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Argh, lo sapevo, lo sapevo!
Volevo scrivere io la battuta, poi mi sono detto, ma nooooo dai, è troppo cerebrale, quasi intellettuale, non la capirebbero...
Nemmeno a me piacciono molto le Montagne, sembra un trattato di biologia/storia/sociologia ecc ecc... |
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TakeTheEdge
«Larva»
Messaggi: 3 Località : Genova/Brescia/La Spezia
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Inviato: Mer, 02 Giu 2004 13:38 Oggetto: |
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Oltre ai già citati...andrò un pò controcorrente aggiungendo due letture che sto facendo in questi giorni:
Providence in 2000 A.D. e Collapsing Cosmoes. |
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Inviato: Mer, 02 Giu 2004 15:27 Oggetto: |
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Elvezio ha scritto: | Argh, lo sapevo, lo sapevo!
Volevo scrivere io la battuta, poi mi sono detto, ma nooooo dai, è troppo cerebrale, quasi intellettuale, non la capirebbero...
Nemmeno a me piacciono molto le Montagne, sembra un trattato di biologia/storia/sociologia ecc ecc... |
Le montagne è "Lovecraft a briglia sciolta", nel bene e nel male. Ci sono vette straordinarie, soprattutto all'inizio. Poi più diventa fantascienza più perde colpi. Inoltre, pur essendo un adepto convinto di Lovecraft, ho sempre notato almeno un brano veramente... demenziale. Quando fa il paragone Grande Razza-shoggoth=Cow boys-vacche. Quel giorno HPL doveva aver dormito veramente troppo poco! E poi tutti quelle sviolinate sul sistema economico, sull'ordinamento sociale... Quando attacca con la solfa, tutto il pathos crolla.
No, il "Colore" e la "Casa delle streghe" sono racconti di ben altro livello. |
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Inviato: Dom, 13 Giu 2004 13:32 Oggetto: |
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... tra i racconti brevi io voto "la musica di erich zann".
nella mia traduzione il musicista suona la viola e non il violino... dico questo perchè discutendone qualcuno aveva detto che era un "violinista". e mi era venuto il dubbio...
ma c'è una bella differenza tra una viola e un violino (la viola ha un suono meno acuto...). comunque levecraft riesce a fartela sentire questa musica infernale... è un racconto anche anomalo se volete... ambiantato a parigi (è l'unico?)
sono forse un pò OT, ma qualcuno mi spiega chi è (o cos'è) nyarlathotep?
è strano ma il nome evoca subito qualcosa... ma io leggendo non ho compreso (il caos?).
ma sono rimasta turbata (ho letto il racconto breve stanotte...) Di tutto ciò che vive e ha intelligenza, noi donne siamo la creatura più infelice
(Euripide, Medea) |
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Inviato: Mar, 15 Giu 2004 20:05 Oggetto: |
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Nyarlathotep è una delle "divinità malefiche" del pantheon lovecraftiano, presieduto da Azathoth. HPL si riferisce alla sua figura con epiteti diversi e lo cita in diversi racconti. Dovrebbe trattarsi di una sorta di Messaggero tra il mondo delle verità ultraterrene e la nostra realtà . La sua manifestazione più degna di nota è forse proprio in Kadath dove assume le forme del Caos Strisciante e si diverte a manipolare i sogni e i ricordi di Rundolph Carter, che come già detto è l'alter ego dell'autore. Qualcosa di più saprà di certo dirtela Ivo...
Ciao,
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Inviato: Mer, 16 Giu 2004 01:53 Oggetto: |
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X ha scritto: | Nyarlathotep è una delle "divinità malefiche" del pantheon lovecraftiano, presieduto da Azathoth. HPL si riferisce alla sua figura con epiteti diversi e lo cita in diversi racconti. Dovrebbe trattarsi di una sorta di Messaggero tra il mondo delle verità ultraterrene e la nostra realtà . La sua manifestazione più degna di nota è forse proprio in Kadath dove assume le forme del Caos Strisciante e si diverte a manipolare i sogni e i ricordi di Rundolph Carter, che come già detto è l'alter ego dell'autore. Qualcosa di più saprà di certo dirtela Ivo...
Ciao,
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si x, credo che tu abbia ragione... anzi, credo sia proprio così... ma io chiedevo cosa ci leggete voi, se vi ha ricordato qualcosa... non lo so, mi ha turbato... e Nyarlathotep (solo in nome fa venire i brividini) assomiglia a qualcosa di ancestrale, sempre esistito... una rielaborazione di dioniso forse, che è la creatura più inquietante di tutta il classicismo... non è il semplice caos... è multiforme, si trasforma... dioniso è stato ripreso sia come immagine di cristo che come quella di satana, è strano...
anche Nyarlathotep è un messaggero...Di tutto ciò che vive e ha intelligenza, noi donne siamo la creatura più infelice
(Euripide, Medea) |
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