Jeremy


Vai a pagina 1, 2  Successivo
Autore Messaggio
HorrorMagazine
«Dagon»
Messaggi: 1020
MessaggioInviato: Lun, 31 Gen 2005 22:08    Oggetto: Jeremy   

Jeremy

Leggi la recensione.
Laura Cherri
«Larva»
Messaggi: 2
MessaggioInviato: Lun, 31 Gen 2005 22:09    Oggetto: RECENSIONE?   

Questa è una recensione? Mah, a parer mio ci sono solo una decina di righededicate alla recensione. Il che mi sarebbe andato più che bene, avrei accettato con tranquillità il giudizio. Ma no, bisognava prendere la palla al balzo (si parla di un libro di una "collega" e quindi si può sbatterci dentro ciò che si vuole) e inserire polemiche sull'editoria italiana, attacchi alla Ferrara (perchè non è stata spedita un'email dritta a Massimo? Sarebbe stato più corretto) e una serie infinita di critiche a questo e a quello, argomenti che potevano benissimo essere approfonditi in un articolo a parte e che sarebbero risultati meno confusi come invece risultano mischiati alla recensione.
Ripeto: accetto il giudizio negativo, ma non accetto che il mio libro venga usato come scudo, perchè è questo che evete fatto. Non lo trovo giusto.
Questo libro non vi piace? Okay. Volevate che lo ambientassi in Italia, nella BELLISSIMA Venezia? Okay. Dopo? Cosa devo fare? Mi date una lista dettagliata sui luoghi nei quali dovrò ambientare le mie prossime storie? Ma vogliamo scherzare? Volete incatenare un artista e costringerlo a parlare del proprio paese? Anzi, no, restringiamo il campo, facciamo il proprio quartiere, il proprio condominio. Non sia mai che mi metta a parlare di Milano, troppo lontano da Venezia, aiuto, che scandalo sarebbe. Se a Salgari avessero detto di Lasciar perdere la Malesia, non avremmo la saga di Sandokan. E, per inciso, Salgari non ha mai lasciato Torino, eppure è riuscito a descrivere luoghi che non aveva mai visto. Non voglio mettermi sullo stesso piano di Salgari. Non sono una novella Shakespeare o cose simili. So solo che con la fantasia si può volare lontano. Con i paraocchi e le catene si fa appena qualche metro. L'arte è libertà.
Il mio libro potrà fare schifo ad alcuni e piacere ad altri. Io ho scritto la mia storia. Punto. Volevo solo che fosse recensita in modo pulito, non in modo così confuso. Non chiedo favori a nessuno e NESSUNO ha scritto una recensione favorevole solo perchè gli faceva comodo, come voi velatamente (ma neanche tanto) insinuate. Quindi ora saluto tutti coloro che hanno avuto modo di apprezzare i miei articoli sul mistero. Io non tornerò più a scrivere su HM, perchè non accetto comportamenti così scorretti da parte di persone che reputo intelligenti, ma che in questo caso non hanno dimostrato un briciolo di classe. Pensate che me la sono presa per una recensione negativa? fate pure. Non è questo il motivo e chi leggerà attentamente l'articolo capirà.
Ciao da Laura Cherri
elvezio
«Abdul Alhazred»
Messaggi: 4086
MessaggioInviato: Lun, 31 Gen 2005 23:25    Oggetto:   

Io non penso che tu ti sia incavolata per la recensione.

Io penso che tu abbia frainteso delle parole e quando una persona fraintende, sono portato a pensare, la colpa può essere solo mia. Mi sono espresso male e merito quindi pubblica derisione se non sono riuscito a spiegarmi. Peccato perchè pensavo di essere stato chiaro. Non ho criticato nè te nè la Ferrara (l'ho sentito proprio oggi, Massimo, e gli ho rinnovato la mia stima e futura attenzione verso ogni sua iniziativa).

L'introduzione lunga era necessaria proprio perchè tu collabori con noi (e spero che tu voglia continuare a farlo). Ho cercato di descrivere un cattivo, pessimo modus operandi che esiste in Italia da tempo. E del quale tu NON FAI PARTE! Molti già pensano male delle varie recensioni ai collaboratori (al punto che io mi vergogno di quella al mio libro, pensa...) e una introduzione era necessaria.Anche perchè nessun libro nasce avulso e estraneo a tuto ma si innesta su un humus culturale e temporale ben preciso. Noi dobbiamo qualificarci rispetto al lettore. Il lettore deve venire qui a leggerci SAPENDO che non facciamo MAI delle distinzioni per nessuno. E' importante, si sviluppa un'integrità che alla fine ripaga tutti quanti!

Ho tenuto a ribadire che, chiaramente secondo me e solo secondo me, tu e la Ferrara Editore avete le carte in regola per fare bene nel futuro e che siete fuori dal brutto passato prossimo. Non faccio i nomi delle dark lady e dei re dell'orrore ma chiunque abbia un minimo di frequentazione nel campo avrà capito di chi stavo parlando e avrà appunto capito che non eri certamente te.

Entrando invece nel merito del tuo romanzo, io posso solo dirti che in tutta la mia vita ho sempre ignorato le (poche) recensioni buone nei miei confronti e mi sono concentrato sulle stroncature (e la mia nei tuoi confronti certo non lo è) per cercare di crescere, di capire quello che non va nei miei racconti. Fa male? Diamine sì, io guardo a robe dell'anno scorso e mi domando come diavolo possa aver scritto certo pattume, come non mi possa esser reso conto degli errori, della pretenziosità (scritte in dialetto nei miei racconti? Ma andiamo! Potessi tornare indietro...) e le persone che me li hanno fatti notare, questi errori, le reputo amiche perchè ne ho capito le motivazioni.

Io trovo la tua ambientazione fredda, questa tua Seattle non vive, non respira, non è protagonista, sembra un palcoscenico messo insieme con le quinte avanzate da altri teatri e condiziona le mosse dei personaggi. E trovo il recupero di certi stilemi kinghiani un po' meccanico, magari oliato ma sempre meccanico. So di persone che ti hanno letto senza conoscere king e che non hanno sentito questa cosa, ma rimango perplesso.

Eppure, come ho scritto (e, di nuovo, sono andato a rileggere il tutto e ho visto che ho lasciato anche spazio agli elogi), hai notevole abilità tecnica e capacità stilistica, sai scansionare le scene, amministrare azione e riflessione, tutte cose che io invidio perché non ritengo di avere al tuo livello.

Io non voglio comandare proprio nulla, non mi conosci. Se tu mi conoscessi sapresti che sono la persona più schiva e meno "comandina" del mondo, lo stesso Ivo ha faticato non poco a farmi accettare la posizione di co-curatore del sito... Ho solo detto che a me piacerebbe vederti alla prova con la tua terra, con le tue radici...

E non ho attaccato la Ferrara (ma cavoli, perché mi sento come se dovessi scusarmi? Ci tengo a dire che confermo tutto quello che ho scritto, non vorrei che sembrasse una difesa d'ufficio, non devo difendermi...), anzi! Siamo stati sempre attenti alle sue uscite, ne abbiamo sempre parlato e continueremo sempre a farlo anche se non dobbiamo nulla a nessuno, lo facciamo perché ci sembra giusto e interessante. Lo facciamo perchè vogliamo vederla crescere ai massimi livelli!

Tieni comunque conto di quanti, stimolati da questa discussione, compreranno il tuo libro per meglio comprendere le nostre parole e i nostri giudizi, tu parli di recensione negativa, io la rileggo e a partire da quel sintetico e odioso "discreto" proprio negativa non la definirei...

Chiaro che non posso suggerirti nulla perché non sono nella posizione di farlo, ma lasciando HM faresti solo contenti gli invidiosi e i pettegoli (e oggi, non mi spingo più in là perchè non posso proprio, un chiaro e lampante esempio di uno di quegli invidiosetti di HM e di Laura Cherri lo abbiamo visto in azione, clicca qui e clicca lì e vedrai che capirai cosa voglio dire...). Pensaci, Laura. Dimostri il tuo valore a ogni articolo che compare sulle nostre pagine, quello che ci fa la figura dell'isterico invidiosetto al massimo sono io e non me ne preoccupo, ho spalle larghe. Ma andandotene ti fai del male, MI fai del male, privi I LETTORI di bei pezzi , peggio ancora, fai gongolare i veri pischelli. Vuoi davvero tutto questo?

Guarda, al massimo picchiami fisicamente, mandami a casa deigli scaricatori di porto alti 2,15 m, fai quello che vuoi, ma lotta e non darla vinta agli altri, fra qualche tempo, quando uscirà qualche altro tuo volume (e ho notizie da insider) riderai di queste cose e godari della meritata attenzione...
Angelo.Rossi
«Segugio di Tindalos»
Messaggi: 103
Località: Arezzo
MessaggioInviato: Mar, 01 Feb 2005 02:52    Oggetto:   

Io sono arbitro (di un noto gioco sul quale stendiamo un velo pietoso!) e mi capita spessissimo che quando devo arbitrare persone che conosco , o cmq della mia citta' , nel timore di essere considerato parziale io sia di gran lunga piu' duro e fiscale rispetto semmai a quando arbitro chi non conosco.
Posso anche sbagliarmi ma secondo me in questo caso siate stati presi in pieno da questa sindrome.
elvezio
«Abdul Alhazred»
Messaggi: 4086
MessaggioInviato: Mar, 01 Feb 2005 08:01    Oggetto:   

Angelo, capisco il tuo punto di vista (nel senso che anch'io sono stato arbitro) e, essendo coinvolto, non posso giudicare a freddo se tu abbia ragione o meno. Vorrei sottolineare che il sottoscritto è il solo estensore della recensione in oggetto... Se ti capita leggi il libro della Cherri e poi ce ne parli qui in questo thread, altrimenti non puoi valutare appieno la questione... In fondo vorrei comunque arrivare a un effetto di questo tipo, con una recensione di qualunque tipo che spinge comunque al dibattito e alla lettura...
Alessandro
«Ospite»

MessaggioInviato: Mar, 01 Feb 2005 10:46    Oggetto: Mi dispiace dissentire...   

Mi dispiace dissentire con parte dei pareri. Ho letto Jeremy e mi ha
appassionato subito, e non ho mai toccato un libro di King. Sarà solo per
questo? Io non credo. Laura è una scrittrice fresca come poche, che sa far riflettere anche con storie che non risparmiano sangue e violenza. Non è da tutti, e soprattutto in Italia, come dite voi, non capita spesso di leggere del buon horror, del vero horror. Un libro come Jeremy dovrebbero leggerlo, allora, prima di tutto gli autori, per capire che anche da noi è possibile produrre delle storie adatte al genere, discorso
che varrebbe anche per la fantasy, ad esempio. Imitare King non è cosa
facile, ma l'imitazione o è intenzionale o non è imitazione, semmai ispirazione. Forse ciò che ha fatto Laura si avvicina di più a questo, non mi sembra però una soluzione su cui montare un'accusa di plagio o drammatizzare. Lei ha voluto ambientare una storia a Seattle e non a Venezia? Per esperienza, posso assicurarvi che ci sono autori talmente bravi che sono stati capaci di descrivere dei luoghi in cui non sono mai stati meglio di altri che in quei posti si erano recati di persona, semplicemente lavorando di fantasia. Ma siete fermamente convinti che questo non accada altrove, magari tra le pagine dei romanzi di coloro che non a torto vengono considerati maestri? Sapete meglio di me che non è così.

Alessandro
Walter Diociaiuti
«Ospite»

MessaggioInviato: Mar, 01 Feb 2005 13:22    Oggetto: Jeremy e Ferrara   

Ciao Elvezio,
sono Walter Diociaiuti, certamente ti ricorderai di me, nel passato siamo apparsi spesso nelle stesse antologie. Premetto che non conosco la Cherri, se non per aver letto qualche suo articolo ed il libro Jeremy, che a me, nonostante l'impronta kinghiana, è piaciuto. Comunque, i gusti, si sa, non vanno mai criticati. Solo accettati. E come tu dici, una recensione negativa, se costruttiva, può essere più efficace di una dove si viene incensati. Non voglio fare polemica con te, sono anch'io un tipo schivo e non è nel mio stile. Voglio però farti notare in tutta stima un paio di cose. Intanto il fatto che qualsiasi ambientazione in terra straniera non può essere criticata, così come il fatto dell'assenza di vampiri, fantasmi, mostri ecc. Questa è solo una linea molto opinabile che conducete voi. Ma, chiaramente, va rispettata. Non la sto criticando, sia ben chiaro. L'altro punto è la tua critica neanche troppo velata allo staff di Ferrara. Io sono uno degli incompetenti che conduce una collana horror. Forse Ferrara, che è ancora più schivo di me, non risponederà, ma lo farò io per lui. Credo che Massimo sia l'unico tra i piccoli editori italiani che oltre ad autori italiani si sia preso la briga di pubblicare anche antologie internazionali e autori stranieri, pagando di tasca propria le traduzioni. Ti preannuncio che presto usciranno per la Ferrara Edizioni i seguenti lavori: l'antologia femminile"Amazzoni" curata dal sottoscritto (uscirà tra una settimana anche in Germania) alla quale partecipano tra le migliori scrittrici inglesi (Sue Philips, vincitrice di un Award in GB, Sarah Crabtree, Lisa Negus e Marie O'Regan), tedesche (Eddie Monika Angerhuber, migliore autricehorror teutonica, Kathleen Weise, Petra Wilfert e Jeanine Krock) e due americane (Peggy Jo Shumate, detta Brutal Dreamer e Susanne Brydenbaugh). Seguiranno poi altre due antologie, sempre curate dal sottoscritto. Una con tutti i migliori horror tedeschi dal titolo "Amygdala" (con Michael Siefener, Boris Koch, Eddie Angerhuber, Christian Von Aster, Markus K. Korb, Thomas Wagner, Joerg Bartscher Kleudgen...) ed un'altra (la curo insieme a Paul Kane) un'antologia a tema Zombie "Incubi d'Albione" (pubblicato anche in Germania dalla Eloy Edictions) con tutti i migliori autori inglesi (Simon Clark, Chris Fowler, Tim Lebbon, Paul Finch, Paul Kane, Maynard&Sims, John B. Ford, Mark West, Tony Richards, Derek M. Fox ed altri). Dopo sarà la volta dell'antologia personale "La Danza di Dionisio" del tedesco Boris Koch, uno degli autori di punta in Germania. Quello che seguirà non ve lo voglio anticipare...
Come vedi, di carne al fuoco ne abbiamo già abbastanza.

Un saluto a te e a tutta la redazione del vostro bel sito.

Walter Diociaiuti
elvezio
«Abdul Alhazred»
Messaggi: 4086
MessaggioInviato: Mar, 01 Feb 2005 17:13    Oggetto:   

Ciao Walter. E benvenuto.

Comincio a dubitare, in tutta sincerità, del mio italiano. Ti giuro.
Dove è, nella recensione, la mia critica nemmeno tanto velata alla Ferrara?

Io ho scritto solo:

-------------------------

"Massimo si deve contornare di uno staff fidato, che non sappiamo indicargli, ahimè. Deve circondarsi di redattori e correttori di bozze, di un comitato di lettura cattivo, cattivissimo. Deve scegliere la via della qualità al posto di quella della quantità, imponendosi e distinguendosi dal resto delle piccole case editrici che ancora affogano in quel mare poco limpido di cui vi parlavo a inizio articolo. Così come con Laura, anche nel suo caso siamo sicuri che possa tranquillamente riuscirci se avrà al suo fianco persone disposte a consigliarlo per il bene del genere horror e non per il tornaconto di pochi amici.
Siamo, a nostro modo di vedere, in un periodo di cambiamenti. Alcuni autori, alcuni editori potranno guidare questi cambiamenti e mettersi in evidenza. Se sapranno scrollarsi di dosso dieci e più anni di malgoverno editoriale e terrorismo mediatico"

--------------------------------------
Giusto? (Il prologo riguardava invece, ed era specificato, i dieci anni prima e quindi non la neonata Ferrara bensì altre case editrici e altri scrittori)

In queste parole non vi è velata critica, vi è lo sprone verso una casa editrice nata da poco e della quale non ci possiamo ancora formare una idea ben precisa avendo esaminato solo due-prodotti-due. Non so, (e come potrei?) non so se Massimo stia già muovendosi in tal senso. O perlomeno, segni buoni ce ne sono un sacco: ho inviato un racconto e ho incontrato sulla mia strada il più feroce revisore di testi mai avuto. Questa persona mi ha letteralmente frantumato un racconto che già avevo fatto passare attraverso altri tre revisori. Non solo, ha anche aggiunto commenti ironici a me graditissimi. Altri, Walter, ti giuro, altri si sarebbero messi a piangere o si sarebbero incavolati: io ho passato un microsecondo di rabbiapoi ho guardato meglio i commenti di editing e... aveva ragione, aveva solo ragione e l'ironia mi ha fatto anche sorridere. Risultato? Con questo revisore (che brutta parola) si è instaurato un rapporto di simpatia e ora il racconto fila 300 volte meglio.

Quindi (e ti invito a rileggere la recensione) non ho MAI scritto critiche nemmeno tanto velate. Ho scritto: prima succedevano queste cose, se la Ferrara vuole evitarle dovrebbe (secondo me) fare così, così e così (non giudicarmi borioso, penso siano consigli che chiunque sappia dare, no? perfino banali...).

La critica, negativa o positiva, avverrà semmai a catalogo più polposo, fra, boh, un anno o giù di lì...

Riguardo alle annotazioni che fai sul romanzo non intendo tornarci sopra per non girare il coltello nella piaga, come vedi ci sono molti lettori che il romanzo l'hanno gradito proprio per i motivi per i quali a me è rimasto indigesto.

Qualche parola ancora e poi spero che la polemica possa essere definitivamente sanata (ho fra l'altro ricevuto il comunicato stampa su Amazzoni e ne faremo una news..).

In redazione, ovviamente, si è parlato a lungo di tutto questo. Con toni anche accesi. Abbiamo per fortuna avuto il buon senso (cosa straordinaria in me, direbbe qualcuno) di evitare interventi a caldo.

Rimane ora un generale senso di frustrazione, di incomprensione, di impossibilità di svolgere serenamente il proprio lavoro.

Si riceve un libro. Questo libro non piace.

Ci sono due vie.

La via della verità. Se ne fa una critica negativa cercando di spiegare i punti nei quali questo libro fallisce e evidenziando insieme anche i pregi e i possibili sviluppi positivi.

La via della falsità. Se ne parla benino. Poi ne facciamo uscire uno noi e qualcuno ne parlerà benino e via, tutti allegri lungo questo sentiero. E' la via che seguono sui vari inserti culturali dei vari quotidiani, continui scambi di favori fra recensori/scrittori/giornalisti che si scambiano i ruoli.

Il problema, scegliendo una di queste vie, è, purtroppo, oltre che di tipo deontologico anche morale in senso lato. Ai vari estremi ci sono creature viventi. C'è lo scrittore, che ci ha messo impegno, fatica, aspirazioni, sogni. Se ne parli male gli fai male. Ovvio. C'è il pubblico, i lettori. Se gli dici cose false come puoi pretendere che piano piano non si sgretoli la tua credibilità di rivista?
C'è il libro. Cretura vivente anche lui, che cambia a secondo di ogni singolo lettore, che stratifica recensioni e incassi e vita editoriale e quant'altro.

Ah, dimenticavo. C'è anche il recensore. Che da due giorni sta male per avere fatto del male (allo scrittore) e sta comunque male anche se ha fatto del bene (al lettore). Ora, in un mondo ideale, potrei anche farcela, specie se fossi pagato, ad andare avanti a dire la verità su ogni libro, su ogni film. Così, sinceramente, non ne ho le forze. Psichiche ed emotive. E se non mi diverto mentre scrivo non mi è possibile andare avanti, io gratis non soffro per nessuno all'interno dell'editoria.

E qui salta fuori la terza via, per fortuna.
Suggeritaci, fra l'altro, proprio da un editore (che ha quindi onestà intelletuale da vendere a regalarci una soluzione che potrebbe, in futuro, danneggiarlo, chiaro che non vi faccio nomi).

Non parlarne. Ovvio! Esce un libro e non ti piace? Non parlarne e basta. Più semplice di così. Non mi faccio male, non faccio male allo scrittore, faccio magari un po' di male ai lettori, questo sì, ma conto che i nostri lettori riescano in futuro a capire questa cosa: in Italia non escono molti libri di genere horror/psycho/weird (chiamatelo come volete voi). Noi riusciamo a seguirli e leggerli TUTTI, per fortuna. Se non appariranno recensioni potrete facilmente indovinarne il motivo... E' comunque un modo di fornire un servizio anche qesto. A me sarebbe piaciuta sempre la prima via, ma non posso davvero pretendere che tutti gli scrittori siano fatti come me (non nel senso che io mi ritenga uno scrittore ma nel senso emotivo) che accolgo le critiche con un sorriso, parecchia attenzione e tanta voglia di parlare/migliorare.

Questa è quindi la via che scelgo personalmente, d'ora in poi, per le recensioni di italiani: sotto le 4 stelle(= ottimo) non ne parlo.

Citando una canzone di qualche anno fa: "...Come si cambia, per non morire..."

Walter, spero tu voglia continuare a seguirci così come noi stiamo facendo con la Ferrara (e, per i maldicenti, no, non è uno scambio di favori!)

Wink
Walter Diociaiuti
«Ospite»

MessaggioInviato: Mar, 01 Feb 2005 18:35    Oggetto: Elvezio   

Ciao Elvezio, mi fa piacere che tu mi abbia risposto, chiarendo il tuo punto. Ti prego però di capire che ad un lettore sfugge il tutto, in quanto si parla chiaramente di Ferrara e non di Ghost. Quando utilizzi il termine staff, dai per scontato che non ci sia. Forse c'è solo qualcuno che ha un metro di valurazione differente dal tuo ed ha giudicato questo romanzo degno di essere pubblicato. Ma trovo tutto sommato positivo che un'opera stia suscitando un vespaio di polemiche, commercialmente parlando potrebbe paradossalmente incrementare le vendite andando a stimolare la curiosità dei lettori. E' solo una questione di punti di vista, Elvezio. Tu la pensi in un modo. e con te probabilmente altri ancora. Noi in un altro. E questo è tutto.
Il mio consiglio è quello di andare avanti per la tua strada e di non farti cadere le braccia. Mi chiedi di continuare a seguire il sito. Puoi esserne certo che lo farò. Non sono il tipo che per una simile stupidaggine, diciamo pure incomprensione, si mette a creare assurde ripicche o infantilismi vari. In gamba!

Walter Diociaiuti
astragalo
«Nightgaunt»
Messaggi: 356
MessaggioInviato: Mar, 01 Feb 2005 20:12    Oggetto:   

io ho letto qualche racconto di laura cherri in rete, ma non mi ha entusiasmato come autrice. riuscirebbe anche ad architettare buoni plot, ma lo stile mi sembra piatto e privo di un'impronta precisa Shocked
alessio valsecchi
«Thomas Carnacki»
Messaggi: 99
Località: Erba (Como)
MessaggioInviato: Mar, 01 Feb 2005 21:29    Oggetto:   

A me invece piace.

Che bella cosa i gusti...

ciao Very Happy
Bruno
«Ospite»

MessaggioInviato: Mer, 02 Feb 2005 12:14    Oggetto: Complimenti a Laura!   

Incuriosito dalla copertina e dalla trama ho acquistato e subito
letto Jeremy.
Voglio lasciare qui il mio commento per dire che sono assolutamente
contrario alla recensione di Sciallis.
Jeremy è uno di quei prodotti italiani da tenere d'occhio per la
sua bellissima trama e i suoi sconvolgenti colpi di scena.
Scritto bene, spaventosamente scorrevole, crudo al punto giusto e
con passi narrativi che danno molto da pensare. Me lo vedrei
addirittura per un soggetto cinematografico.
Il plagio a King è una stupidaggine, Jeremy al contrario è fortemente
ispirato ma con stile del tutto personale.
Infine, se fosse stato ambientato a Venezia, per quel che mi riguarda,
avrebbe perso molto del suo fascino
volutamente americano.
Brava Laura, continua così.
Alessio
«Ospite»

MessaggioInviato: Mer, 02 Feb 2005 17:36    Oggetto: Incomprensibile   

io penso che se il recensore (Elvezio Sciallis) avesse voluto essere onesto e coraggioso come va sbandierando per tutto l'articolo, sarebbe bastato dire quello che pensava del libro senza tante menate.....

.... mi piace, non mi piace... lì è bello, là non tanto... e argomentare i motivi dei suoi giudizi.

basta così.


e invece no! accuse a destra e a sinistra, critiche all'editore, un po' di autopromozione (noi non siamo come gli altri! noi siamo bravi!) e poi "tra le righe" la critica al libro.

io seguo l'attività di Ferrara da tempo, sono relativamente giovane (25 anni) e ricordo con piacere l'attivismo di Ferrara e soci....
nel bene o nel male, è uno che da anni lavora nell'ambiente....

Sciallis invece chi sarebbe?

quanti romanzi ha scritto per essere così sicuro delle sue critiche al lavoro di Laura?
che esperienza ha nel mondo dell'editoria per dare consigli e rivolgere critiche a Ferrara?
e quanta esperienza di giornalismo ha alle spalle per andare a dire che di solito sono tutti ipocriti e lui invece?

non è la prima volta che mi capita di leggere cose simili in questo sito.
ma chi siete? perchè siete così arrabbiati con tutto? cosa avete sempre da lamentarvi? non riuscite a parlare di libri e di film senza entrare in polemica con le persone che svolgono la vostra stessa attività?

va bene che di solito sui siti amatoriali si sbraita sempre e si critica sempre tutto quanto... ma almeno si dovrebbe avere la decenza poi di non ripetere ogni due post: NOI SIAMO MEGLIO PERCHE' NON FACCIOMO COSI E COSA'!

fate uguale agli altri, tranquilli.

e poi, ma quali sarebbero questi ALTRI di cui parlate sempre? chi sarebbero questi scrittori VENDUTI che nominate in questo articolo? cos'è, fate i coraggiosi e poi PER CONVENIENZA non parlate? ma se siete così duri e puri come dite, prendete il coraggio a piene mani..... che il signor Elvezio faccia nomi e cognomi...
altrimenti dove starebbe questa sua presunzione di essere migliore? non parla per opportunismo? allora è tale e quale agli altri. che ci vuole a scrivere che qualcuno si comporta in un certo modo se poi non fai altro? bell'atto di coraggio..... bella integrità morale......

il libro di Laura è un buon libro e condivido il suo sfogo. vi siete comportati in maniera davvero di cattivo gusto con lei e i motivi balzano chiari all'occhio a chi legge state tranquilli.......
Garrett
«Francis Morgan» Francis Morgan
Messaggi: 1225
MessaggioInviato: Mer, 02 Feb 2005 18:26    Oggetto:   

Brutta cosa la cattiveria...

Invito anche te a mettere nome e cognome la prossima volta che arrivi ad attaccare qualcuno.

Il romanzo puo' piacere o meno, io purtroppo non l'ho letto, ma trovo fastidioso quando qualcuno non manda giu delle critiche.
E per qualcuno non intendo Laura (è suo diritto ribattere), ma del primo che passa.
Forse "il Sciallis" (ti vengo incontro, Alessio) sarà stato cattivo, imparziale, ingiusto forse? puo' darsi.
"il Sciallis" è fatto cosi, alle recensioni gli piace aggiungere 'le menate'...
se non ti piacciono, pazienza, siamo in un paese libero e sopravviverà comunque "il Sciallis".

la prossima volta mi prendo la libertà di cancellare eventuali post poco consoni all'argomento del thread.
Non volevo intervenire e spero di non doverlo piu fare.

Saluti.



"In un mondo dove i morti tornano in vita, la parola 'problemi' perde molto del suo significato..."
Alessio
«Ospite»

MessaggioInviato: Mer, 02 Feb 2005 18:42    Oggetto: benissimo   

#Brutta cosa la cattiveria...
#Invito anche te a mettere nome e #cognome la prossima volta che #arrivi ad attaccare qualcuno.

cattiveria? attaccare? il travaso di bile lo ha avuto "il sciallis" e vieni a fare in gradasso con me?
e poi: tu chi sei? non vedo nemmeo il tuo nome di battesimo, quindi non venire a fare il minaccioso con me.
mi chiamo Alessio Bertoni.
piacere.
adesso tu dovresti dirmi chi sei e poi potrai dirmi come la pensi.


#Il romanzo puo' piacere o meno, io #purtroppo non l'ho letto, ma trovo #fastidioso quando qualcuno non #manda giu delle critiche.
#E per qualcuno non intendo Laura #(è suo diritto ribattere), ma del primo #che passa.

ma pensa te... e cosa ce lo mettete a fare allora un forum se non volete ascoltare quello che pensa "il primo che passa"? oppure preferite solo che stiano qui tutti a leccarvi i piedi e a dirvi quanto siete bravi anche quando CHIARAMENTE dite cose del tutto criticabili?
se non volete sentire l'opinione della gente, chiudete il forum.


#Forse "il Sciallis" (ti vengo incontro, #Alessio) sarà stato cattivo, #imparziale, ingiusto forse? puo' #darsi.
#"il Sciallis" è fatto cosi, alle #recensioni gli piace aggiungere 'le #menate'...
#se non ti piacciono, pazienza, #siamo in un paese libero e #sopravviverà comunque "il Sciallis".

esatto. siamo in un paese libero quindi mi pare che se non sono d'accordo col "il sciallis" io possa dire la mia opinione... potrà non piacere. Alessio è fatto così.

#la prossima volta mi prendo la #libertà di cancellare eventuali post #poco consoni all'argomento del #thread.
#Non volevo intervenire e spero di #non doverlo piu fare.

ma che bravo... dai, cancella tutte le critiche di tutti così sei contento...
forse non hai nemmeno letto il post dello Sciallis, perchè il mio post è ASSOLUTAMENTE consono al tema... sbaglio o qui si dovrebbero commentare le RECENSIONI?

come volevasi dimostrare, ci tenete a presentarvi tanto fighi e poi siete tali e quali a un qualsiasi altro ragazzino che gestisce un forum....

continuate così che siete forti!
Mostra prima i messaggi di:   
   Torna a Indice principale :: Torna a Commenti sulle recensioni Tutti i fusi orari sono GMT + 2 ore
Vai a pagina 1, 2  Successivo

Vai a:  
Non puoi inserire nuove discussioni in questo forum
Non puoi rispondere alle discussioni in questo forum
Non puoi modificare i tuoi messaggi in questo forum
Non puoi cancellare i tuoi messaggi in questo forum
Non puoi votare nei sondaggi in questo forum