Saw: gioco al massacro


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HorrorMagazine
«Dagon»
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MessaggioInviato: Lun, 17 Gen 2005 11:12    Oggetto: Saw: gioco al massacro   

Saw: gioco al massacro

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dhs
«Shoggoth»
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MessaggioInviato: Lun, 17 Gen 2005 11:12    Oggetto: Ci risiamo...   

Codacons.... Codacons.....
Mmmm... vediamo, quando e' stata l'ultima volta che gli ho firmato un contratto perche' salvaguardassero la mia moralità? .. ah, ecco. Mai.

Detesto la censura.
Codacons continua a dimostrarsi (per questa ed altre vicende che seguo da mesi e che non ritengo opportuno riportare qui) una associazione opportunista e sensazionalista (quando puo' farsi pubblicità).

Per quando possa essere una porcata Saw (che non ho visto e fortemente dubito di vedere), ogni tipo di censura e' comunque un abuso nei confronti dell'opera ed un insulto all'intelligenza di chi paga il biglietto.

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elvezio
«Abdul Alhazred»
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MessaggioInviato: Lun, 17 Gen 2005 12:00    Oggetto:   

A me saw è piaciuto, quel che avevo da dire l'ho scritto nella recensione e noto che si è formata una spaccatura più profonda che mai fra i critici mainstream (sinceramente non penso che Farinotti o Kezich guardino più di 3 horror all'anno) e la critica di settore (Nocturno, Fangoria, Creature Corner, molti americani) che si sono trovati tutti concordi su un giudizio buono/ottimo.

Della codacons non pèarlo nemmeno perchè non li considero facenti parte del mio stesso piano di realtà, a me preme di più il giudizio critico di persone che evidentemente hanno più di un problema a rapportarsi con la storia del cinema horror...

Kezich dimostra di non avere nemmeno più comprensione di quello che è il ritmo e l'interesse in una pellicola:se c'è un punto in cui Saw si inceppa è proprio con l'entrata in scena degli investigatori, altro che "movimenta" e l'inseguimento è uno dei peggiori della storia.

Di Adriano De Carlo mi sembra inutile anche parlare, non scrive su un quotidiano normale.

Sesti non motiva quindi inutile approfondire.

Amanda Merli, non so, io sono abituato a vedere i film di cui parlo in due versioni (qualche mese prima in versione originale) e segnalare l'esistenza di un fattore chiamato doppiaggio che spesso altera i dialoghi (migliori nella versione originale), mentre quel "cete inquadrature" è talmente vago da non poter essere discusso.

De Simone si permette addirittura di consigliare ai tizi dei "corsi di recupero", evidentemente dall'alto della sua cattedra, pazienza.

Ma il più scandaloso è il Farinotti nazionale che se ne esce in un deliro, ora ve lo riporto ma attenzione!!!! contiene alcuni


SPOILER!!!! (alcuni gravi davvero, siete avvisati!)

SPOILER!!! (indico con riga tratteggiata l'inizio e la fine del suo imbrattamento)


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Nelle sale italiane è approdato Saw - L'enigmista, thriller-horror, che stabilisce il record della violenza. Citiamo due nomi: James Wan, regista e sceneggiatore, e Leigh Whannell, sceneggiatore. Esordienti. Li citiamo perché vengano, in futuro (perché certamente avranno un futuro) evitati. Il regista ha dichiarato (ridendo): "voglio che la gente sia molto scossa, quando uscirà dal cinema, totalmente scossa. È questo il mio scopo". Le gente (non tutta certo) è uscita dalla sala non "scossa", ma animata da sentimenti "diversi", ben più intensi e peggiori. Chi scrive (che ha visto e scritto molto) è uscito soprattutto con una convinzione: il confine è stato sorpassato. Ogni autore si pone sempre un compito, che è quello di incidere su chi vedrà l'opera. Questi due, cinicamente, ridendo appunto, si sono posti quello dei record: di violenza, di delirio e tutto il resto.
Ci si mette a tavolino e si decidono i record: le budella estratte, la tortura alla bambina, come usare la sega (Saw vuol dire sega), e cento particolari come questi. Si tratta di superare quelli di prima: Tarantino, Carpenter, Craven, i maestri, erano arrivati fino lì, noi andiamo oltre. Le budella fuori dalla pancia si sono già viste, noi gliele mettiamo in mano. Ma i tre citati sopra hanno dell'altro, sono autori veri, Tarantino è il talento che sappiamo, malignetto ma ironico per lo meno, Carpenter ha "reinventato" la fantascienza, Craven, prima che regista, era stato docente di letteratura. Ma da dove viene l'educazione sentimentale di Wan e Whannell? Dai maestri della letteratura e del cinema, o piuttosto da videoclip che sono la summa e la sintesi del mucchio horror precedente e che andrebbero letti e filtrati possedendo la giusta cultura di base?
Come sempre vale il racconto più che l'astrazione. Il "pretesto" di tutto viene da due uomini che si ritrovano incatenati in una cantina (water pieno di tutto e naturalmente ci vanno messe dentro le mani, un cadavere maciullato che si rialzerà alla fine, e sempre il sangue presente come costante normale e quotidiana). Uno dei due, per salvarsi, dovrà uccidere l'altro. Per il resto la sceneggiatura è sbrindellata e incomprensibile, al servizio, episodicamente, delle invenzioni da record. Eccone alcune: un uomo nudo e grasso ( c'era già in Seven, ma qui si fa di meglio, appunto) potrà salvarsi uscendo da una gabbia di ferro, filo spinato, punte, molle e così via. Ci si butta contro fino a farsi uscire i succhi gastrici.
Una donna si sveglia con uno scafandro (studiato naturalmente per terrorizzare) che scoppierà se lei non lo aprirà con una chiave che si trova nello stomaco del cadavere lì per terra. Con un coltello la donna apre la pancia, estrae gli intestini, ma c'è la sorpresa, l'uomo non è morto, è solo narcotizzato. Uno dei due incatenati sente, al cellulare, le voci della moglie e della figlia (sette anni) torturate dal maniaco. Il telefono gli sfugge di mano. La catena, al piede, gli impedisce di raggiungere l'apparecchio, pieno di urla strazianti. Vicino c'è (ma guarda) una sega. L'uomo comincia ad amputarsi il piede. Mentre mamma e bambina continuano ad essere torturate, due individui, un altro maniaco e un ex poliziotto, sanguinolenti e urlanti si rincorrono per raggiungere e uccidere l'uomo che non finisce mai di tagliarsi il piede. E via di questo passo. Tutti record.

La sensazione è che questo film determini il punto di non ritorno. Forse, davvero, non c'è più il carburante per, diciamo con termine addolcito, salvaguardarsi.
Erica e Omar che uccidono mamma e bambino potrebbero essere una sequenza di questi film. Ed è probabile che l'educazione sentimentale dei fidanzatini di Novi venga anche da lì. Solo che la mattina dopo, l'horror, l'effetto speciale non si era esaurito, mamma e figlio erano all'obitorio, mutilati e dissanguati.
Forse è il momento che questo "problema" venga affrontato. La storica campagna contro il fumo esiste e produrrà risultati. Ma il fumo qualche superstite lo lascia. Film come questo non ne lasciano. Soprattutto fra i giovani e giovanissimi. Non è demagogia e non è censura. È salute pubblica.

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Questo, signori, non è un critico. Di cose che non funzionano, per carità, nel film ce ne sono (psicologia, falle logiche, ecc ecc).
Ma questo folle insinua la vecchia polemica dei film e dei fumetti che creano i criminali, addirittura tira in ballo Erica e Omar.. In più rivela in modo nemmeno tanto velato il finale del film! Da criminali!
E poi la scarsa, zero comprensione della storia del cinema e di ceti registi...

Craven? Ma se Craven ha girato un film ben più crudele e violento di Saw (magari però il buon Farinotti non ricorda o non ha visto Last house on the left o The hills have eyes, probabile...).

Fulci, se non sbaglio, diceva che il cinema deve rimanere bastardo, crudele e sadico per differenziarsi dalla morte televisiva e bisognerebbe accogliere con piacere l'arrivo di un film come Saw, a prescindere dalle sue ecche, perchè recupera delle morbosità anni settanta che mancavano da tempo nell'horror, ridotto, dopo l'abbuffata dawsoncreekiana dei teen slasher, a pura new age fantasminico/anemico/orientale.
Ben venga saw, ora aspettiamo qualche supernatural coi controcaxxi e avremo risaldato certa frattura durata qualche decennio....
dhs
«Shoggoth»
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MessaggioInviato: Lun, 17 Gen 2005 12:12    Oggetto:   

elvezio ha scritto:
Erica e Omar che uccidono mamma e bambino potrebbero essere una sequenza di questi film. Ed è probabile che l'educazione sentimentale dei fidanzatini di Novi venga anche da lì. Solo che la mattina dopo, l'horror, l'effetto speciale non si era esaurito, mamma e figlio erano all'obitorio, mutilati e dissanguati.
Forse è il momento che questo "problema" venga affrontato. La storica campagna contro il fumo esiste e produrrà risultati. Ma il fumo qualche superstite lo lascia. Film come questo non ne lasciano. Soprattutto fra i giovani e giovanissimi. Non è demagogia e non è censura. È salute pubblica.


Flussi e riflussi della storia.
Fumetti, heavy metal, techno, rave party, libri, film horror.
Le campagne contro cio' che devia i poveri giovani e li trasforma in drogati, criminali, assassini, non le conto piu' da anni.

E c'e' sempre lo pseudo intellettuale pronto ad avvallare.

Com'e' facile.
Com'e' comodo dare la colpa all'esplicitazione grafica di cio' che si teme, anziche' puntare il dito su se stessi.
Com'e' confortante attribuire ad altri le colpe che in realtà sono di una società composta da padri e madri non piu' capaci di educare i propri figli, di stare con loro e cercare di comprenderli e dargli una educazione morale anziche' metterli in un angolo davanti ad un televisore o a gingillarsi con il cellulare nuovo.

Queste non sono lotte per la moralità o per la salute pubblica: sono rigurgiti di ipocrisia.
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CEROSKY
«Hellboy» Hellboy
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MessaggioInviato: Lun, 17 Gen 2005 14:02    Oggetto:   

BAAAAASSTA!!!!!!Non se ne puo più del Cosacons o come diavolo si chiama.Censurano film e in tanto mostrano morti in tv mattina,pomeriggio e sera!Ma morti veri, che avevaqno una famiglia,dei cari e dei sogni,ora in pasto alla morbosita televisiva.Ma chi sene frega i pezzi di lattice a forma di piede ,pitturati,realizzati con tanta pazienza sono più osceni!

E poi tirano in ballo la solita vecchia storia che i film (horror,azione e sci-fi sià chiaro) creano killer.Questa gente colta quanto vuole , scrive cavolate sui giornali.L ' opinione d cerit genitori e ben diversa.Mia madre guarda film horror e sci-fi (anche perchè in casa guardiamo soprattutto quelli Very Happy ), legge fumetti dei medesimi generi e non si lamenta anzi, li trova belli.
Questa gente è semplicemente paranoica.

Che il Codacons e i perbenisti talebani siano nuclearizzati!!!!
elvezio
«Abdul Alhazred»
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MessaggioInviato: Lun, 17 Gen 2005 14:23    Oggetto:   

Nuclearizzare i talebani è atteggiamento talebano Wink
Scherzi a parte, ripeto, secondo me sono più gravi gli svarioni della critica o lo scritto di Farinotti rispetto all'agire del Cosacons (cosacons è bella battuta, cerosky..) o del Moige: quelli sono crociati, è naturale che l'elmo gli impedisca una visuale laterale, invece l'altro è un critico, gli danno dei grassi soldoni per scrivere le corbellerie che ha scritto e dovrebbe aiutare i lettori nel trovare vie interpretative a un film...
CEROSKY
«Hellboy» Hellboy
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MessaggioInviato: Lun, 17 Gen 2005 14:37    Oggetto:   

La recensione di Farinotti in effetti non giustifica tutto questo accanimento sul film.Critica alcune scene cruente(che nn dovrebbero influire,tenendo conto del genere) e poi va a parlare di Carpenter come se fosse soft!Ma lo ha visto La Cosa oppure ha visto solo Le avventure dell ' uomo invisibile?Cmq credo che in questi casi è meglio rivolgersi alla critica specializzata, su certi generi i quotidiani buttano giù strafalcioni,addirittura sbagliano le trame, e dovrebbero aiutare il lettore /spettatore a interpretare il film.Ma se anche un critico sbaglia!
Poi dice che si esce scossi, certo un film dell ' orrore deve fare anche
questo.Indignati per cosa?Per lo spreco del lattice?Ci si potevano fare tanti guanti!!Che spreco...
elvezio
«Abdul Alhazred»
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MessaggioInviato: Lun, 17 Gen 2005 21:31    Oggetto:   

Con il lattice ci si fa il formaggice.
Raramente mi sfogo, cerco di fare sempre un muro di spugna di comprensione e cortesia con tutti perchè non amo la pugna (i diminutivi invece li adoro) ma per Farinotti mi sbilancio e posso tranquillamente dire che non capisce un fava di nulla in questo settore...
Che vada a scrivere di commedie di natale, gli si addice di più
Amanda Merli
«Ospite»

MessaggioInviato: Gio, 20 Gen 2005 22:58    Oggetto: SAW   

Allora...Non posso che dare ragione a quanto detto da Elvezio. Sono rimasta anche io sconcertata da quanto scritto da De Carlo e soprattutto Farinotti. Certo, il film non mi ha entusiasmato, ma trovarlo così degradante, offensivo e pro azioni alla Erica e Omar (che c'azzecca poi??) mi è sembrato assurdo. Non credevo potessero esserci ancora recensioni così moraliste e non razionali. Quando devi giudicare un film, devi guardarlo nell'insieme, non solo per determinati aspetti. Mi chiedo che recensione sarebbe potuta venire fuori se il Farinotti si fosse trovato ad assistere all'anteprima di "La casa dei 1000 corpi" (capolavoro. Non mi sono mai divertita e schifata - giustamente- tanto). Bisogna rendersi conto che non si parla di cinema horror per sfizio. L'horror è..orrore appunto, paura, schifo se vuoi, sconcerto. Ma questo è il fine. Questo è quello che deve provocare nello spettatore. Ritornando a "Saw", certo, non posso dire che lo riterrò uno dei miei cult movies, ma l'idea è buona e credo che Wan riuscirà a dimostrare tutto il suo talento in futuro, sebbene ribadisca il mio giudizio sulla sceneggiatura. Poteva essere curata di più e, Elvezio, scusami, ma non credo che il testo originale sia stato stravolto a tal punto da risultare completamente diverso nella versione italiana. Non mancherò di cercare di vedere anche la versione originale la prossima volta, se possibile.

Ciao a tutti

Amanda Merli
Amanda Merli
«Ospite»

MessaggioInviato: Gio, 20 Gen 2005 23:03    Oggetto: SAW   

...Dimenticavo...

Cosa gravissima, l'anteprima del finale di Saw nella recensione di Farinotti.

Agghiacciante. E ingiusto nei confronti dei lettori e eventuali spettatori del film.

Ariciao

Amanda
sesti
«Larva»
Messaggi: 1
MessaggioInviato: Gio, 20 Gen 2005 23:47    Oggetto:   

Sesti non motiva quindi inutile approfondire.

Sesti non motiva perchè la citazione non è completa. Confused
Ecco l'intera recensione pubblicata su filmup.
"Film dall'inizio folgorante e disorientante. Buio, acqua, rumori fastidiosi. Poi la luce improvvisa, forte, accecante e due persone incatenate a due enormi tubi in un ambiente che ben potrebbe rappresentare una bolgia di un inferno dantesco post moderno. In mezzo a loro, ma irraggiungibile, un cadavere coperto da sangue rinsecchito.

Gli incatenati sono il Dott. Lawrence Gordon (Cary Elwes - "L'ombra del vampiro") e il giovane Tapp (Danny Glover, "I Tennenbaum") apparentemente sconosciuti tra di loro e catapultati in quell'incubo metropolitano senza saperne il perché. Poi, piano piano, le cose cominciano a chiarirsi, o a confondersi ulteriormente, quando l'organizzatore di quel macabro gioco inizia a porre i propri enigmi dietro i quali si celano la salvezza o la condanna dei due uomini.

Sulla scia delle opere sui serial killer, il film ha i suoi momenti migliori nella descrizione delle scene più concitate ed anche più violente. Nelle sequenze più macabre, il giovane regista James Wan - qui al suo primo lungometraggio - mostra un gusto positivamente visionario tale da valorizzare la pellicola. Il resto è pero decisamente di scarsa qualità.

Complice anche qualche debolezza in fase di scrittura - e che il montaggio non ha aiutato a correggere - i frequenti flashback mediante i quali si narrano le vicende preliminari (le vittime precedenti, le indagini di due poliziotti incalliti fino all'alienazione, le storie personali dei due protagonisti) risultano anonimi se non addirittura incoerenti in alcuni momenti. I dialoghi - in special modo con l'incedere della narrazione - sono esagerati quasi patetici tanto da diventare ridicoli in alcuni dei momenti più concitati. Anche la scelta del cast non ci è sembrata all'altezza di una prova che avrebbe necessitato di interpreti più virtuosi nell'arte del recitare.

Comunque sia, "Saw - L'enigmista" si inserisce appropriatamente nel solco dei film del genere: una buona dose di splatter, una certa tensione ed un finale decisamente a sorpresa che forse assicurerà un sequel a questa opera prima dagli esiti incerti."
elvezio
«Abdul Alhazred»
Messaggi: 4086
MessaggioInviato: Ven, 21 Gen 2005 00:13    Oggetto:   

Cose come queste mi rendono...

Contento! Succede qualcosa, un film provoca dibattito, non accade spesso...

Amanda e Daniele, prima di tutto grazie per gli interventi. Amanda, la differenza nel doppiaggio non è tanto nel senso delle frasi (più o meno ci siamo) ma nella qualità del recitato, nel ritmo e nella modernità della traduzione, in Saw molto legnosa e poco attuale, come se fosse fatta da un programma software. Il senso non viene stravolto (i dialoghi rimangono ahimè scarsini) ,ma cambia comunque molto, in originale sono sopportabili...
Grazie dell'intervento (e della menzione di House of 1000 corpses).

Daniele... La questione qui è sicuramente più spinosa: come avrai capito l'articolo che proponeva la carrellata di recensioni non l'ho scritto io e potevo solo evincere dalla lettura di quelle righe... Mi scuso pubblicamente, ho preso la parte per il tutto.

A leggere il tutto (e ti ringrazio dell'opportunità!) beh, la tua non mi sembra certo una stroncatura e anzi, segnali parecchi punti a favore e alcuni (ahimè, incontestabili) punti contro. Ora che ho potuto leggere tutto stiamo appunto approfondendo (ottima anche la tua presenza, cavoli, oggi HorrorMagazine è frequentata, ci fa onore, specie da siti importanti come i vostri!)... Penso sia solo questione di accenti, nel senso che per alcuni di noi sono più importanti questi "contro" (sceneggiatura in vacanza, dialoghi naif, montaggio stereotipato) mentre per altri i punti "a favore" (recupero di cero sadismo, basso budget, uso di stereotipi horror forti e un po' dimenticati, validità del soggetto...) sorpassano in importanza quelli contro.

Chiaro che spostando gli accenti si spostano le tragiche (e odiate) stellette finali. Che poi non importano. Importa molto di più sentire le reazioni del pubblico, importa molto di più quel (poco, ahimè il tempo è quello che è...) tentativo di discussione che abbiamo innestato e alla quale voi siete intervenuti. grazie ancora!

Non è un modo per dire che abbiamo tutti ragione e non ha ragione nessuno, ci mancherebbe, ma ritengo che eventuali lettori siano più interessati a una discussione come questa che al terrorismo mediatico organizzato dal Farinotti di turno!
Francesco Cortonesi
«Hydra»
Messaggi: 718
Località: Arezzo
MessaggioInviato: Ven, 21 Gen 2005 10:39    Oggetto:   

Il film non è male. Certo, alla fine è la storia del solito Killer seriale...( du palle!) però ci sono spunti molto interessanti. Rimane un prodotto che non ha affondato il colpo come avrebbe potuto e che non ha esplorato le tematiche aperte fino in fondo, però non è male veramente.
Riguardo ai critici che avete citato...
Beh...non ha più senso incavolarsi, ma si che dicano quello che vogliono, chi se ne frega. Il problema ahimè sta altrove ed è ben più grave, I critici di quel tipo sono solo poveri ruffiani figli di un rigurgito vecchio di migliaia di anni.
Patetici.

Sinceramente vostro
deadtoday

www.filmhorror.com
www.deadbutterflies.it
Non c'è speranza
vampyre74
«Ghoul»
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Località: Roma
MessaggioInviato: Mar, 25 Gen 2005 01:49    Oggetto:   

Saw può essere un ottimo film a basso budget, ci sono ottimi propositi ma alcuni sfruttati nel modo peggiore possibile.
Mi è piaciuto molto il dialogo e la collaborazione forzata tra i due prigionieri, che non si fidano l'uno dell'altro, bello ti costringe a seguire il dialogo ( non eccezionale) a dubitare prima dell'uno poi dell'altro ma haimè....... non può e non deve reggere per tutto il film quindi...... pessima idea il poliziotto a cui è stata rovinata la vita, brutta vecchia idea patetica, lo spettatore in questi casi deve essere tenuto sulla lama del rasoio con la paura di tagliarsi da un momento all'altro (seven) e deve avere un sentore di non redenzione deve avere paura che la storia cada ancora più in basso.... buonissima, ottima la scena del fotografo che usa come luce il flash, furbissima scena ma azz... il solito armadio.... peccato.
Detesto le scenette alla MTV in velocità, che squallore,e tutto messo in un calderone per il finale.... peccato, hanno stirato il film per riuscire a farlo durare più di un' ora, era meglio un cortrometraggio......... o forse in origine era proprio questo?
"Il cerchio si chiude.Un nuovo terrore nasce nella morte, una nuova superstizione penetra nell'inespugnabile fortezza dell'eternità.
"Io sono diventato una leggenda"

(I Am Legend - 1954 Richard Matheson)
Angelo.Rossi
«Segugio di Tindalos»
Messaggi: 103
Località: Arezzo
MessaggioInviato: Mar, 25 Gen 2005 11:24    Oggetto:   

Francesco Cortonesi ha scritto:
I critici di quel tipo sono solo poveri ruffiani figli di un rigurgito vecchio di migliaia di anni.
Patetici.



questa e' una frase da Antologia!, sono stato 5 minuti piegato in due dalle risate.
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