Dove gli insetti vanno a dormire


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Autore Messaggio
vajmax
«Cittadino di Innsmouth»
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MessaggioInviato: Dom, 04 Ott 2009 09:14    Oggetto:   

Non saprei, su Aldebaran non ci sono calabroni, ma zecche e avvocati sì. Questi ultimi conseguono la patente per mezzi velocissimi durante l'esame di stato che conferisce loro l'abilitazione alla nobile professione che, quasi sempre, li riduce al grado dei delinquenti che difendono. È per questo che devono imparare a guidare mezzi supersonici, allo scopo di sfuggire alla grinfie del loro autogiudizio che va sempre più veloce della luce. Sui pianeti della Costellazione di Aldebaran, a carnevale, ci vestiamo tutti da avvocati e poi ci divertiamo a condannare, a una morte lenta e tortuosa, gli avvocati veri che sono gli unici a non potersi mascherare perché lo fanno già tutti i giorni della loro, iniqua, tragedia esistenziale. Mr. Green Mr. Green Mr. Green
Sergio Donato
«Ghoul»
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MessaggioInviato: Dom, 04 Ott 2009 10:36    Oggetto: Re: Dove gli insetti vanno a dormire   

La consapevolezza porta alla conoscenza. La barca della consapevolezza parte dal porto che ha sempre per nome Ignoranza, in qualsiasi città si trovi, sia essa la capitale dell'erudizione: Cultura, o la città dei sensi: Sentimento.
vajmax
«Cittadino di Innsmouth»
Messaggi: 67
MessaggioInviato: Dom, 04 Ott 2009 11:10    Oggetto:   

L'ignoranza è, invece, attitudine della cultura, quando questa è incapace di sintesi univoca non riuscendo a riunire tutti i dati dei sensi, siano questi quelli fisici che i risultati dell'intuire, sotto principi validi per tutto l'esistente e che derivano dal "Non esistente" che contiene in principio la manifestazione della realtà relativa. La consapevolezza ha bisogno, per essere, dell'azzeramento volontario dei saperi culturali. È per questo che tutti i Profeti sono illetterati.
Anche io, per citarne uno a casaccio, nel mio piccolo... ma lasciamo stare che non è il caso di spandere... Rolling Eyes
Sergio Donato
«Ghoul»
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MessaggioInviato: Dom, 04 Ott 2009 14:37    Oggetto:   

vajmax ha scritto:
L'ignoranza è, invece, attitudine della cultura


Non sono d'accordo.
La base di partenza di tutte le cose è il nulla, a meno che non si reputi che il tutto deriva da ciò che è già consolidato: l'utero per il neonato, la materia per il big bang.
Vorrebbe dire che tutto è sempre stato e sempre sarà, dunque la morte è effettivamente solo il punto di un cerchio, non il termine di una linea curva.

Devo rifletterci.
vajmax
«Cittadino di Innsmouth»
Messaggi: 67
MessaggioInviato: Dom, 04 Ott 2009 16:37    Oggetto:   

L'Assoluto non è il nulla. Il nulla, a rigore, è una concezione contraddittoria, perché se il nulla fosse... non sarebbe un nulla. L'Assoluto non è diviso, non ha limiti, non è sottomesso alla durata né all'estensione, e non ci sta nel suo riflesso come ogni contenuto non può contenere il proprio contenitore. Solo la negazione può dire dell'Assoluto, ma la realtà relativa è una negazione rispetto al "Senza limiti", quindi una negazione espressa da un'altra negazione rappresenta la migliore affermazione possibile.
L'istante atemporale che, moltiplicandosi nella molteplicità, dà origine all'illusione dello scorrere del tempo, è l'istante che denuncia l'Assoluto. Il punto privo di forma ed estensione che moltiplicandosi nella molteplicità dà i due punti che delimitano la retta che trascinata forma il piano che scorrendo comporrà il solido della tua forma denuncia l'Assoluto.
Io, che sono un grande composto da piccoli che mi costringono alle loro leggi... no, ora sto esagerando... sì okkey Padre... no, lo so che non devo dire troppo a questi terrestri... emminchiolina dai, non t'incazzare, lo sai che tanto non mi capiscono...
Mr. Green
vinxblack
«Mi-Go»
Messaggi: 444
MessaggioInviato: Dom, 04 Ott 2009 22:44    Oggetto:   

vajmax ha scritto:
Non saprei, su Aldebaran non ci sono calabroni, ma zecche e avvocati sì. Questi ultimi conseguono la patente per mezzi velocissimi durante l'esame di stato che conferisce loro l'abilitazione alla nobile professione che, quasi sempre, li riduce al grado dei delinquenti che difendono. È per questo che devono imparare a guidare mezzi supersonici, allo scopo di sfuggire alla grinfie del loro autogiudizio che va sempre più veloce della luce. Sui pianeti della Costellazione di Aldebaran, a carnevale, ci vestiamo tutti da avvocati e poi ci divertiamo a condannare, a una morte lenta e tortuosa, gli avvocati veri che sono gli unici a non potersi mascherare perché lo fanno già tutti i giorni della loro, iniqua, tragedia esistenziale. Mr. Green Mr. Green Mr. Green


Mamma mia, cose di Altri Mondi!!! Very HappyVery HappyVery Happy
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