grazie mille, il dylan partita con la morte è "pesantemente" ispirato da quel film ?

No, solo l'idea della partita a scacchi è stata ripresa.
Il Settimo SIgillo non è horror, narra dell'angosciante viaggio spirituale intrapreso da un cavaliere di ritorno dalle crociate, che sfida la morte a scacchi per tentare di capire la natura di DIo. Comunque è un capolavoro!

vedrò di recuperarlo al più presto, poi posterò un parere sul film.

Letto il nuovo Almanacco della Paura, tranne la storia di Dylan. Mi tocca ribadire che sono anni che dovrebbero ormai abolire le rubriche su uscite cinematografiche e in libreria che con l'avvento di internet ormai sono obsolete. Meglio qualche rubrica-dossier più corposa invece che le poche pagine dedicate a Fulci (va giusto bene per chi non l'ha mai sentito nominare, non per chi mastica pane e horror) e al Babau.

Noooo, perchè????
Certo l'almanacco non è + quello di un tempo, forse perchè come dici tu con l'avvento di internet è tutto obsoleto, ma a me a fatto piacere leggere su carta stampata un dossier su Fulci (uno dei miei preferiti) e non sul monitor........e lo so che sono una nostalgica!!

Infatti io la eliminerei la storia a fumetti!

Io lo leggo dal primo numero (per la verità leggo tutta la pubblicazione Bonelli).
Come tutte le cose a lungo andare ci sono i momenti di calo fisiologico nelle storie, calo senz'altro dovuto, come qualcuno di voi ha accennato, al cambio degli sceneggiatori.
Probabilmente ci sono fumetti che risentono della mancanza del loro "papà" artistico e di sicuro Dylan Dog risente dell'assenza di Sclavi.
C'è stato il periodo in cui l'ottimo Chiaverotti lo aveva sostituito sfornando storie a getto continuo, molte delle quali per nulla banali e che, anzi, introducevano altri personaggi e tasselli nella vita dell'indagatore dell'incubo.
Quando poi Chiaverotti si è dedicato anima e corpo alla sua creatura, Brendon, sono arrivati diversi sceneggiatori/trici che comunque stanno facendo un discreto lavoro.
Il problema che affligge Dylan, secondo me è legato al fatto che, in generale, il fumetto italiano non ha gli stessi lettori che aveva dieci o venti anni fa.
I gusti cambiano come gli interessi, ma in sostanza penso che (al di là delle formule extra testata quali almanacchi, giganti, extra e color fest) la serie mensile sta facendo il possibile per adattarsi a questi cambiamenti.
Certo, tanto per fare un esempio, per me che sono un lettore della prim'ora è difficile trovare storie belle come quelle dei primi cinquanta numeri, viceversa un lettore più recente (e generalmente più giovane, beato lui) può pensarla diversamente.
Io dico solo, da malato cronico del genere fantastico, che è sempre un piacere ritrovare ogni mese in edicola, tra gli altri, il buon Indagatore dell'Incubo.

Visto che siamo in tema... letto il numero di questo mese "Anime prigioniere"???
Personalmente faccio i complimenti alla Barbato perchè ha scritto una storia che richiama molto da vicino, per le tematiche affrontate e decisamente contrastanti, vecchie storie come "Johnny Freak" (che resta in assoluto una delle migliori... almeno per me )

Non l'ho ancora preso. Comunque se c'è qualche interessato dall'anno prossimo potremmo commentare ogni uscita mensile.

Se non mi sbaglio il 300 non dovrebbe essere molto distante....

Mancano 8 numeri Perez.
Alla sceneggiatura ci sarà Pasquale Ruju, mai particolarmente apprezzato dal sottoscritto. Vedremo che ne verrà fuori, i numeri celebrativi mi hanno sempre un po' lasciato l'amaro in bocca.

Ben venga uno spazio per il commento all'albo mensile!

Riguardo il n. 300... beh, che dire... se son rose fioriranno (in un giardino insaguinato)...

Non fateci caso sarà l'effetto collaterale del troppo mangiare in questi giorni...