The fog (1980)


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Sciamano
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MessaggioInviato: Sab, 17 Set 2005 19:49    Oggetto: The fog (1980)   

Prima che l'imminente remake rovini tutto (intendiamoci, non sono contro questa pratica a priori...ma in questo caso ho dei terribili presentimenti....una cosa mi fa male:l'operazione è benedetta dallo stesso John Carpenter Sad ), ed incrini in qualche modo il ricordo con tonnellate di compuetr grafica e attori dementi...sfoghiamoci Very Happy
Uno dei Carpenter migliori.
A posteriori, per quanto mi riguarda, anche con un'interpretazione politica fortissima(che in passato manco mi era passata per la testa): la rimozione dei peccati, del senso di colpa di una nazione.....racchiusi nella tragedia ingiusta consumata nelle acque di Antonio Bay.
Colonna sonora, come al solito, di altissimo livello. Tensione alle stelle, atmosfera stupenda e inquietante come non mai. Probabilmente ispirato anche ai racconti dei pirati fantasma di W.H.Hodgson. Curiosità, ormai nota ai più penso: il capo dei ritornanti altro non è che il celebre creatore di effetti speciali Rob Bottin.
La nebbia avanza.


Ultima modifica di Sciamano il Dom, 18 Set 2005 13:56, modificato 1 volta in totale
Snake Plissken
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MessaggioInviato: Sab, 17 Set 2005 19:56    Oggetto: Re: The fog   

Sciamano ha scritto:

A posteriori, per quanto mi riguarda, anche con un'interpretazione politica fortissima(che in passato manco mi era passata per la testa):


Question Question Question Question Question

iio il film lo ho visto piu' volte, e francamente non ho mai visto una chiave "politica" a questo film...sicuri che non stiamo vedendo il 1980 con la lente del 2005? Idea
"questo film ha imposto il suo regista come l'erede diretto di Frankestein e Dario Argento..."

Retrocopertina della VHS di "Il Bosco 1"

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www.gundamuniverse.it
Sciamano
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MessaggioInviato: Sab, 17 Set 2005 20:58    Oggetto: Re: The fog   

cuthbert ha scritto:


Question Question Question Question Question

iio il film lo ho visto piu' volte, e francamente non ho mai visto una chiave "politica" a questo film...sicuri che non stiamo vedendo il 1980 con la lente del 2005? Idea


può darsi. Ma non ci vedo niente di male. Carpenter sotto, sotto ha sempre voluto comunicare "altre" cose....ma è qui la grandezza dei maestri: i loro film possono avere diversi piani di lettura.
Snake Plissken
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MessaggioInviato: Sab, 17 Set 2005 22:39    Oggetto: Re: The fog   

Sciamano ha scritto:
cuthbert ha scritto:


Question Question Question Question Question

iio il film lo ho visto piu' volte, e francamente non ho mai visto una chiave "politica" a questo film...sicuri che non stiamo vedendo il 1980 con la lente del 2005? Idea


può darsi. Ma non ci vedo niente di male. Carpenter sotto, sotto ha sempre voluto comunicare "altre" cose....ma è qui la grandezza dei maestri: i loro film possono avere diversi piani di lettura.


Sì...ma in questo film? Shocked

Per esempio...in Essi vivono, la chiave politica è evidente, come in Phantoms from Mars e le due fughe, ma in altri film, tipo Fog,il seme della follia, il signore del male e vampires, non vedo lettura politica...

Ciò non toglie che nella sua semplicità sia per me uno dei migliori ghost movies della storia...
"questo film ha imposto il suo regista come l'erede diretto di Frankestein e Dario Argento..."

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Sciamano
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MessaggioInviato: Dom, 18 Set 2005 14:09    Oggetto: Re: The fog   

cuthbert ha scritto:

Sì...ma in questo film? Shocked

Per esempio...in Essi vivono, la chiave politica è evidente, come in Phantoms from Mars e le due fughe, ma in altri film, tipo Fog,il seme della follia, il signore del male e vampires, non vedo lettura politica...

Ciò non toglie che nella sua semplicità sia per me uno dei migliori ghost movies della storia...


Gli abitanti(fondatori) di Antonio Bay fecero schiantare, volutamente, la "Elizabeth Dane" contro gli scogli attirandola con dei falò. Sul veliero erano presenti dei lebbrosi ed un carico d'oro che fu trafugato. Il capitano Blake giurò vendetta e morte contro la cittadina.
Appare abbastanza chiaro che Carpenter punti il dito verso l'origine delle comunità(puritane??), all'apparenza civili e solide, in realtà basate su crimini e misfatti del passato. Discorso che, in effetti, si può allargare agli interi U.s.a.(il massacro degli indiani d'America per es.). Ma non solo...c'è anche il tema dell'espiazione: il male non si può cancellare e prima o poi ritorna.
Certo uno si può godere(alla grande Cool ) il film come semplice ghost-story...
pick
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MessaggioInviato: Mar, 20 Set 2005 08:06    Oggetto:   

Concordo in pieno con Sciamano. Pare che Carpenter sperasse di far uscire The Fog almeno tre anni prima, a ridosso delle celebrazioni per il Bicentenario, rendendo in tal modo ancora più evidente il messaggio politico.
A tale proposito, perdonatemi se vado totalmente OT, credo sia lecito offrire una chiave di lettura politica (o socio-politica, se si preferisce) anche a film non di Carpenter, primo tra tutti, a mio giudizio, Le colline hanno gli occhi, di Wes Craven... Sempre senza nulla togliere al puro divertimento.
Il cuore di Pick è momentaneamente emigrato su Tralfamadore, insieme a Kurt Vonnegut.
Asterione
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MessaggioInviato: Mar, 20 Set 2005 09:50    Oggetto:   

Bellissimo The Fog, se ne è già parlato altre volte. Un capolavoro. Film fatto con poco ma che da tante sensazioni e tanta angoscia. Uno dei film di Carpenter dove la fotografia è più curata...I paesaggi della costa dove sorge il faro sono fantastici.
Per il messaggio politico e sociale, secondo me c'è...E' sotteso in tutti i suoi film. Messaggi sociali secondo me sono presenti in quasi tutti gli horror, specialmente degli anni settanta o di autori che si sono formati in questa decade. Il discorso sarebbe più ampio e meriterebbe un topic apposito: secondo me la chiave sociale e politica è propria del genere horror, perché è un genere libero, anarchico, dove si possono veicolare più facilmente alcuni messaggi, mascherati e proposti sotto altre vesti. Che ne dite?
pick
«Shoggoth»
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MessaggioInviato: Mar, 20 Set 2005 10:37    Oggetto:   

Tornando IT, e ricordando The Fog, direi che è uno dei primi casi (o quantomeno dei più lampanti) in cui il pubblico si schierò nettamente dalla parte degli spettri, che mostravano un forte senso di giustizia nella loro vendetta... Quanto ad altre considerazioni, peccato che sia finito il sodalizio di Carpenter con Adrienne Barbeau. E che gli attori "has been" non vengano più, IMO, utilizzati così felicemente.
Il cuore di Pick è momentaneamente emigrato su Tralfamadore, insieme a Kurt Vonnegut.
dhs
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MessaggioInviato: Mar, 20 Set 2005 12:05    Oggetto:   

Interessante.

The Fog e' un film del quale avevo un bel ricordo, rovinato in parte dall'averlo rivisto un paio di mesi fa (ora purtroppo noto lacune che al periodo della prima visione non avvertivo).

Contenuto politico:

In attesa del primo che evidenzierà (meglio di me) ben bene la incisiva critica sociologica/politica dei puffi (gargamella e' chiaramente una specie di berlusca/bush, i puffi dei liberi pensatori che vivono felici nella loro comune), do' ragione a tutti, tanto oramai e' abitudine dare una interpretazione politica a qualsiasi cosa.
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A.L.T.
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MessaggioInviato: Mar, 20 Set 2005 13:23    Oggetto:   

ottimo il film di Carpenter, e per molti aspetti memorabile, con delle soluzioni sceniche che rimandano a ristroso alla saga dei resuscitati ciechi di De Ossorio
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pick
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MessaggioInviato: Mar, 20 Set 2005 13:38    Oggetto:   

dhs ha scritto:
tanto oramai e' abitudine dare una interpretazione politica a qualsiasi cosa.

Scusami se, per risponderti, vado OT, e invito il Mod a cancellare il mio post se si rivelasse inadatto.
La chiave di lettura "politica" (o forse socio-politica) tanto di The Fog quanto di altri film coevi, anteriori o posteriori, non mi sembra sia una moda attuale. Quando il film uscì, venticinque anni fa (io c'ero ed ero anche già grandicello, non so tu Wink ), fu sottolineata, secondo me a ragion veduta, da tutta la critica, incluso Tullio Kezich cui il film piacque molto e non solo per il "messaggio sottinteso" (lui di solito non è proprio condiscendente nei confronti dell'horror). Evidentemente il film si prestava, in qualche modo, all'interpretazione, poi magari Carpenter si sarà divertito a vedersi interpretato al di là delle sue stesse intenzioni... Non mi sarei mai sognato di leggere, o farmi leggere in chiave politica, tanto per restare più o meno in quei tempi, il Dracula (pestifero, ma è comunque un'opinione soggettiva) di John Badham. Ripeto, l'importante, IMO, è che l'eventuale chiave politica (o sociologica, o antropologica o un miscuglio di tutte queste) non sia preminente, almeno non in un buon horror. Tanto per restare OT, Wink uno di questi casi potrebbe essere The Creeping Flesh, di Freddie Francis, dove secondo me lo spaccato d'epoca funziona benissimo, ma la trama horror fa acqua (in alcune sequenze è addirittura comica...) da tutte le parti, e scusa il mio infame gioco di parole, se per caso conosci il film in questione...
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dhs
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MessaggioInviato: Mar, 20 Set 2005 14:38    Oggetto:   

pick ha scritto:
La chiave di lettura "politica" (o forse socio-politica) tanto di The Fog quanto di altri film coevi, anteriori o posteriori, non mi sembra sia una moda attuale.


No, e' l'attitudine (attuale? a me pare ci sia da una cinquantina d'anni a questa parte) di dare a tutto una connotazione e/o valenza politica (chiunque sia il critico: se poi e' uno che lavora per un giornale, peggio ancora).

Al Signore degli Anelli (il libro) e' stato detto che e' di destra, di sinistra, clericale, anticlericale, anarchico, monarchico (guarda, puoi metterci qualsiasi altro termine; e' comunque già stato detto).

Il problema non e' tanto l'individuare chi ha ragione: il problema e' che oramai non c'e' nessuno che sia piu' in grado di godersi un'opera per quello che e', senza doverla reinterpretare secondo il suo credo (e spiegarlo al resto del mondo).

Per quel che mi riguarda The Fog e' un simpatico (e, me ne scampi se detraggo dal Maestro) e tranquillo film horror, dove a fare la figura dei bastardi sono i pionieri di Antonio Bay. Questo senza poi dover per forza andare a fare retorica su [colonialismo|espansionismo|capitalismo|mettiquellochevuoicontrolamentalitàamericana] perche' conforla la fede politica/sociologica di chi lo vuole interpretare nella sua maniera.

Ancora mi viene il mal di pancia se penso a cio' che e' stato scritto nel thread di Land of The Dead (e cioe', che il fatto che big daddy faccia fuori il cattivone con la benzina e' una critica alla guerra in iraq).

Ma per favore.

PS: i "critici cinematografici" per mestiere proprio non mi vanno giù. Altra genia che parla bene di un film se questo conforta/segue la propria (o del giornale) fede politica, se va contro ne parla male. La cosa più clamorosa è che, se non ha nulla a che fare con beghe riconducibili al nostro panorama politico/sociale, non se ne parla proprio. Prime vittime, i film horror, di fantascienza (a meno che non siano targati lucas o spielberg) o fantasy (unica eccezione [e vorrei vedere] Jackson).

Un esempio? A venezia e' stato proiettato il film Final Fantasy 7 - Advent Children (che ho visto con la mascella a terra per tutto il tempo). Non riga e' stata scritta. Ma che dico "riga": non una parola. Tutti a parlare dei problemi esistenziali della Mezzogiorno o delle beghe coniugali della Buy (perche' un "certo" cinema italiano e' da sostenere, non sia mai), a film sui gay (non che abbia nulla contro, ma mi pare un po' troppo di tendenza oggi esibire l'omosessualità propria e/o altrui, farne spettacolo). Il resto, buio totale.
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CEROSKY
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MessaggioInviato: Mar, 20 Set 2005 17:21    Oggetto:   

DHS, sono obbligato a quotarti in tutto per tutto... Wink
pick
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MessaggioInviato: Mar, 20 Set 2005 17:25    Oggetto:   

OT: dhs, ti dispiace se, come appartenente alla categoria che detesti, mi dissocio (sono anzi piuttosto "controcorrente" nel senso che intendi)? Wink
Il cuore di Pick è momentaneamente emigrato su Tralfamadore, insieme a Kurt Vonnegut.
dhs
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MessaggioInviato: Mar, 20 Set 2005 18:34    Oggetto:   

Pick, spero di non averti offeso. So che tendo ad essere dogmatico (e' chiaro che non tutti i critici che lavorano per i giornali sono così, fattostà che se devo tirare una media... Sad), è solo che sono un pò stufo.

Tutto il giorno vengo bombardato (chi da destra, chi da sinistra) da informazione politicizzata, quando almeno curo i miei interessi privati (cioe', film horror in questo caso) gradirei che mi venisse evitata l'archeologia relativa a eventuali reconditi messaggi politici nascosti con estrema abilità in film di puro intrattenimento.

Inoltre, senza prendere parti politiche (parlare di destra, centro o sinistra oggi è ridicolo, tanto sono tutti della stessa pasta [e ora datemi del qualinquista...]) devo rilevare che l'antiamericanismo tout-court che risulta da molte di queste continue operazioni di "scavo" è veramente petulante e fine a se stesso.

ciao.
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Ultima modifica di dhs il Mar, 20 Set 2005 18:42, modificato 3 volte in totale
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