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Ian
«Shoggoth»
Messaggi: 683 Località : Milano/Venezia
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Inviato: Gio, 23 Dic 2004 13:38 Oggetto: |
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Mgari nella letteratura italiana ci fossero stati molti più Leopardi e meno... (e qui potrei metterci un sacco di nomi ). |
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Inviato: Gio, 23 Dic 2004 13:46 Oggetto: |
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Io più che altro trovo che sia un problema di insegnanti, programmi e antologie scolastiche...
Gente "come Leopardi" ne abiamo avuta ma rimane sommersa perchè si preferisce rimanere mesi e mesi su tassi e altri animali, su parini e disparini quando bisognerebbe svolgere parte del progrmma in modo meno approfondito e insistere di più su 800 e 900...Ce la smenano (scusatemi, ma siamo troppo condizionati, alcune cose dovrebberlo riservarle di più al Classico...) per 3 (TRE!) anni con Dante Alighieri e poi di uno scrittore (mi piace insistere su questo nome) come Lucio Mastronardi nemmeno una menzione... |
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Inviato: Gio, 23 Dic 2004 17:17 Oggetto: |
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e poi nelle scuole fanno leggere o le sue poesie patetiche o i promessi sposi. come può un quindicenne appassionarsi alla lettura? perchè non si può leggere un romanzo di hemingway o di italo calvino?
questa è omologazione, chiusura mentale. |
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Inviato: Gio, 23 Dic 2004 21:48 Oggetto: |
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Diciamo che a scuola qualsiasi cosa ( e meno di incappare in qualche professore in gamba, roba rara) diventa noiosa e spaccamaroni, io (e penso tutti voi) ricordo chiaramente che già al tempo avevo una biblioteca più fornita di quella dei vari prof che ripetevano lezioni a memoria...
Prova a rileggere leopardi ora, fuori da scuola e dall'interrogazione, mettici la stessa attenzione che ci metti quando leggi Lovecraft, vedrai che ci troverai qualcosa di interessante.
Naturale che se fuori c'è il sole, è maggio, manca mezz'ora alla campanella, la tipa ha organizzato una festa per domanisera e oggi devo incontrare gli amici in vasca e poi giocare a Tekken 15 e poi farmi 5 belle canne allora la prof che recita monocorde i versacci di uno che stava a cianciare che il prima della festa è chiù beddu della festa stessa sembrano un po' pallosi e menagrami... (Prima che mi travisi e poi travasi, astragalo, non sto parlando di te, uso una situazione d'esempio...) |
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nausea
«Abitatore del Profondo»
Messaggi: 246 Località : voghera
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Inviato: Ven, 24 Dic 2004 13:16 Oggetto: |
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comunque è abbasatanza tipico che i ragazzi giovani inneggino a nietzsche e schopenhauer e sparino a zero su leopardi senza rendersi conto della contraddizione implicita.
sarà effettivamente a causa della poca passione (e capacità ?) dei professori che hanno avuto... mah... speriamo che non sia semplicemente il fascino dell'esotico e del sentito dire sto leggendo un saggio di balistica terminale mentre ascolto street punk '77. pensaci prima di aprire la bocca. |
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Inviato: Mar, 28 Dic 2004 11:24 Oggetto: |
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elvezio ha scritto: | Diciamo che a scuola qualsiasi cosa ( e meno di incappare in qualche professore in gamba, roba rara) diventa noiosa e spaccamaroni, io (e penso tutti voi) ricordo chiaramente che già al tempo avevo una biblioteca più fornita di quella dei vari prof che ripetevano lezioni a memoria...
Prova a rileggere leopardi ora, fuori da scuola e dall'interrogazione, mettici la stessa attenzione che ci metti quando leggi Lovecraft, vedrai che ci troverai qualcosa di interessante.
Naturale che se fuori c'è il sole, è maggio, manca mezz'ora alla campanella, la tipa ha organizzato una festa per domanisera e oggi devo incontrare gli amici in vasca e poi giocare a Tekken 15 e poi farmi 5 belle canne allora la prof che recita monocorde i versacci di uno che stava a cianciare che il prima della festa è chiù beddu della festa stessa sembrano un po' pallosi e menagrami... (Prima che mi travisi e poi travasi, astragalo, non sto parlando di te, uso una situazione d'esempio...) |
non sono assolutamente d'accordo. o meglio quello che dici potrebbe valere solo per una fascia di studenti. |
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Inviato: Mar, 28 Dic 2004 11:32 Oggetto: |
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nausea ha scritto: | comunque è abbasatanza tipico che i ragazzi giovani inneggino a nietzsche e schopenhauer e sparino a zero su leopardi senza rendersi conto della contraddizione implicita.
sarà effettivamente a causa della poca passione (e capacità ?) dei professori che hanno avuto... mah... speriamo che non sia semplicemente il fascino dell'esotico e del sentito dire |
sicuramente c'è anche gente di questo tipo. ma anche quest'affermazione lascia il tempo che trova. vale per qualcuno, ma stai generalizzando. |
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Inviato: Mar, 28 Dic 2004 11:34 Oggetto: |
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nausea ha scritto: | comunque è abbasatanza tipico che i ragazzi giovani inneggino a nietzsche e schopenhauer e sparino a zero su leopardi senza rendersi conto della contraddizione implicita.
sarà effettivamente a causa della poca passione (e capacità ?) dei professori che hanno avuto... mah... speriamo che non sia semplicemente il fascino dell'esotico e del sentito dire |
sicuramente c'è anche gente di questo tipo. ma anche quest'affermazione lascia il tempo che trova. vale per qualcuno, ma stai generalizzando. |
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Inviato: Mar, 28 Dic 2004 18:04 Oggetto: |
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Che vi devo dire, io a scuola a volte spiego Leopardi a lume di candela e raccomando agli alunni(di iv e v...con quelli più piccoli è un casino!) di leggerlo ascoltando i Bauhaus( che spesso si sono dovuti gia "sorbire" nelle mie lezioni di recupero pomeridiane)e mi sembra di poter dire che la cosa funziona...
Voglio dire, prima o poi mi cacceranno da scuola lo so, ma conta giustamente come si presenta la cosa e le sensazioni che il prof riesce a comunicare. Parlare di un autore esclusivamente basandosi sulle sensazioni che ci ha suscitato a scuola io credo che non sia molto indicativo...
Sinceramente vostro
deadtoday
www.filmhorror.com
www.deadbutterflies.it |
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Inviato: Mer, 29 Dic 2004 12:57 Oggetto: |
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fossi il preside ti caccerei a pedate
poi prenderei io stesso la cattedra e metterei al bando manzoni e leopardi. o meglio li inserirei nel programma, ma dandogli l'importanza che meritano ed affiancandogli almeno altri 30 autori che ingiustamente vengono sopraffatti dall'impostazione bigotta del sistema culturale italiano. |
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Ian
«Shoggoth»
Messaggi: 683 Località : Milano/Venezia
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Inviato: Mer, 29 Dic 2004 14:12 Oggetto: |
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Francesco Cortonesi ha scritto: | Che vi devo dire, io a scuola a volte spiego Leopardi a lume di candela e raccomando agli alunni(di iv e v...con quelli più piccoli è un casino!) di leggerlo ascoltando i Bauhaus( che spesso si sono dovuti gia "sorbire" nelle mie lezioni di recupero pomeridiane)e mi sembra di poter dire che la cosa funziona...
Voglio dire, prima o poi mi cacceranno da scuola lo so, ma conta giustamente come si presenta la cosa e le sensazioni che il prof riesce a comunicare. Parlare di un autore esclusivamente basandosi sulle sensazioni che ci ha suscitato a scuola io credo che non sia molto indicativo...
Sinceramente vostro
deadtoday
www.filmhorror.com
www.deadbutterflies.it |
Già la mia stima nei tuoi confronti era elevata, dopo questa si accresce ancora di più.
ossequi Ian. |
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Deca
«Larva»
Messaggi: 14 Località : Liguria
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Inviato: Gio, 10 Feb 2005 18:22 Oggetto: Re: sentimento razzista |
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Darren ha scritto: | Mi sembra che l'intera opera letteraria di HPL sia percorsa da un sentimento razzista. I meticci e le razze negroidi sono sempre descritti come esseri inferiori o di cui avere paura. E' da vedere se coincideva con le idee dell'epoca e se corrispondeva ad una vera e propria ideologia razzista. Che nella vita HPL fosse più umano di quanto traspaia dalla sua narrativa non vuol dire niente. Credo che l'opera di un artista sia più rivelatoria delle sue azioni. Cmq il razzismo di HPL è un sentimento complesso, che sicuramente deriva dalla paura della propria fisicità , da una mancata armonia tra sensi e intelletto. Insomma il razzismo in HPL si rivela nella sua natura di attrazione/repulsione. Qualsiasi razzista odia una componente della propria personalità che egli giudica negativa e materializza in un soggetto socialmente debole. HPL odiava la propria incapacità di vivere. |
Nel caso di Lovecraft mi sembra una tesi abbastanza forzata e pretestuosa.
A parte il fatto che io ritengo l'uomo razzista per natura, perchè nel corso degli anni ho potuto constatare che ognuno a modo suo ha delle antipatie, o fobie per qualche razza, o popolo, o regione, eccetera.
E poi la definizione "razzista" oggi viene usata in modo erroneo e fuorviante.
Deca |
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Inviato: Gio, 10 Feb 2005 21:02 Oggetto: |
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Indubbiamente Lovecraft era razzista,inutile negarlo,nel senso che credeva nelle teorie razzistediffuse tra la fine dell'800 e la prima metà del 900,gli uomini non erano tutti uguali,gli ariani (o nordici) era intellettualmente superiori agli asiatici,mentre i negroidi era poco più che scimmie,d'altronde non è scritto solo nell'epistolario,anche nei racconti gli umani in contatto coi Grandi Antichi sono generalmente negroidi,in "the book" il libraio che vende il Necronomicon è ebreo,il propietario della casa diroccata di Boston dove Pickman dipinge i ghoul è italiano (esattamente siciliano).E possiamo andare avanti...
Ricordiamoci però l'ambiente culturale in cui Lovecraft era cresciuto:nel New England della prima metà del XX secolo questi pregiudizi erano vissuti "naturalmente" da quelle persone che si ritenevano una specie di aristocrazia americana.Ricordiamo che gli stessi pregiudizi erano condivisi da Howard ed altri,che il nazismo aveva molti sostenitori anche negli States.Importante è anche ricordare che il pregiudizio razzista colpiva anche Lovecraft stesso,in quanto più volte ha mostrato disagio per la sua condizione di inglese "spurio","non della stirpe di Hengest e Horsa" mi pare abbia scritto nel suo epistolario.
Lovecraft non odiava solo i negri,gli ebrei e gli italiani,odiava anche se stesso...almeno un po'. |
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