sentimento razzista


Vai a pagina Precedente  1, 2, 3, 4, 5  Successivo
Autore Messaggio
Ospite
«»

MessaggioInviato: Gio, 16 Dic 2004 01:41    Oggetto: Re: razzismo e sesso   

jena.79 ha scritto:
Poi, Ivo, se passi di qui mi dovresti spiegare cosa significa esattamente "interpretazione antropocentrica",


Lovecraft è una cattedrale gotica. Giudicare una cattedrale gotica secondo le misure "antropocentriche" di Le Corbusier e dire che "è sbagliata" fa solo sorridere. Semmai, secondo molti, sono i moduli di Le Corbusier a essere sbagliati.

O, per usare un altro esempio, antropocentrico è il sistema tolemaico.
Secondo il sistema tolemaico, Copernico era un pazzo e un eretico.

Domandiamoci chi sono gli autori di riferimento di chi insiste col dire che Lovecraft è un "degenerato" della letteratura. Costoro leggono forse Tabucchi e Baricco? Allora chi è il pazzo? Laughing
elvezio
«Abdul Alhazred»
Messaggi: 4086
MessaggioInviato: Gio, 16 Dic 2004 08:59    Oggetto:   

Ivo ha ragione, fra l'altro il paragone con Copernico è ottimo, anche Fritz Leiber aveva parlato di rivoluzione copernicana nei confronti dell'opera di HPL (che è poi il suo dato più interessante, a prescindere da una scrittura che in sè trovo, a tratti, un po' pesante).

E non c'è nemmeno bisogno di scomodare Barricco and veterocompany, basterebe riferisrsi ad autori (peraltro grandi) come Brabdury o Matheson per non riuscire poi a inquadrare HPL...
Albert00
«Abitatore del Profondo»
Messaggi: 249
MessaggioInviato: Gio, 16 Dic 2004 17:44    Oggetto:   

Ivo ha scritto: "I grossi problemi di Lovecraft si chiamavano Soldi.
O meglio: i soldi che non c'erano.

Persino i massimi sistemi storici c'entrano relativamente, davanti a quest'evidenza.

C'erano poi i "problemi" psicologici, è vero. Li aveva lui, li abbiamo tutti (io, per esempio, condivido la sua antropofobia"

D'accordo però i problemi psicologici di HPL erano di una certa complessità. E i suoi problemi di soldi erano forse anche una conseguenza. Insomma non è riuscito ad adattarsi ad una vita "normale" e soprattutto ad un "lavoro normale", neanche fare il direttore di Weird Tales, e se sua madre fosse campata cent'anni? Sarebbe rimasto a Providence? Senza i suoi viaggi intrapresi in età più che adulta anche la sua opera letteraria non sarebbe stata la stessa. Sicuramnete Lovecraft ha attuato un processo di autoguarigione, attraverso le amicizie epistolari e i suoi vasti interessi culturali, e infine i viaggi, ma i suoi problemi sono rimasti. Non dico questo per denigrarlo - lo ribadisco - né come artista né come uomo. La sua opera letteraria rimane grande e per me ha avuto una funzione di shock rivelatore. Però questo voler normalizzare la sua personalità mi lascia perplesso. E' un po' come dire che - consentitemi il paragone extraletterario - Morrison, Vicious o Cobain o altri rockers maledetti erano persone comuni, magari dei "bravi ragazzi" e che l'abuso di droghe, le paranoie, insomma tutti i loro lati negativi non abbiano avuto un'influenza sulla loro arte e che se avessero frequentato parrocchie e dedicato il loro tempo alle opere di carità avrebbero scritto le stesse canzoni.
Ospite
«»

MessaggioInviato: Gio, 16 Dic 2004 18:09    Oggetto:   

darren ha scritto:
Insomma non è riuscito ad adattarsi ad una vita "normale" e soprattutto ad un "lavoro normale", neanche fare il direttore di Weird Tales, e se sua madre fosse campata cent'anni? Sarebbe rimasto a Providence?.


Secondo me ha fatto benissimo a non accettare l'incarico di direttore di Weird Tales. Non lo vedo come un sintomo di "follia", francamente. Come certamente sai Lovecraft considerava molti degli scrittori di WT delle catastrofi complete, gente buona solo a scrivere spazzatura di consumo. Oggi noi abbiamo il "mito" di WT grazie a quegli scrittori "eretici" come lo stesso HPL, C.A. Smith, Howard e pochi altri. Certo, se Lovecraft fosse riuscito a conformare la qualità degli altri scrittori alla sua, avrebbe fatto della narrativa dell'orrore cosmico, probabilmente, il movimento letterario più importante del XX secolo. Ma era utopia, e lui lo sapeva.


darren ha scritto:
Però questo voler normalizzare la sua personalità mi lascia perplesso.


Io non voglio normalizzarlo. Anzi! Trovo che la vera operazione "normalizzatrice" venga operata da chi fa risalire la sua ispirazione ai vari "disturbi", al padre morto, o alla madre pazza, o alle zie, o alla Grande Depressione, etc (come se davvero la Storia predominasse sulle Idee).
Per me Lovecraft era un genio, punto e basta. Ha visto ben più lontano della maggior parte degli esseri umani, al pari di un Leopardi, di un Schopenhauer, di un Nietzsche.
Il resto (lavoro, sessualità, rapporti sociali, credo politico) sono fenomeni accidentali e trascurabili, manifestazione "umane troppo umane" che lasciano il tempo che trovano.
Ian
«Shoggoth»
Messaggi: 683
Località: Milano/Venezia
MessaggioInviato: Gio, 16 Dic 2004 19:05    Oggetto:   

Ivo ha scritto:



darren ha scritto:
Però questo voler normalizzare la sua personalità mi lascia perplesso.


Io non voglio normalizzarlo. Anzi! Trovo che la vera operazione "normalizzatrice" venga operata da chi fa risalire la sua ispirazione ai vari "disturbi", al padre morto, o alla madre pazza, o alle zie, o alla Grande Depressione, etc (come se davvero la Storia predominasse sulle Idee).
Per me Lovecraft era un genio, punto e basta. Ha visto ben più lontano della maggior parte degli esseri umani, al pari di un Leopardi, di un Schopenhauer, di un Nietzsche.
Il resto (lavoro, sessualità, rapporti sociali, credo politico) sono fenomeni accidentali e trascurabili, manifestazione "umane troppo umane" che lasciano il tempo che trovano.


Ti posso dare un bacio?

(no dai te lo faccio dare dalla mia sorella immaginaria..)
astragalo
«Nightgaunt»
Messaggi: 356
MessaggioInviato: Gio, 16 Dic 2004 20:14    Oggetto:   

in particolare ho sentito parlare di misoginia , con riferimento a lovecraft
elvezio
«Abdul Alhazred»
Messaggi: 4086
MessaggioInviato: Gio, 16 Dic 2004 22:59    Oggetto:   

La considerazione generale su Weird Tales è quantomai azzeccata: non so voi ma io mi sono sorbito delle intere annate della rivista e, a costo di essere linciato dai puristi, ci sono ben pochi scrittori sopra la mediocrità, molte cose erano noiosi polpettoni scritti come con un programma di computer, tanto per citare altri forumisti, un "generatore casuale di racconto weird" con una fracconata di aggettivi e avverbi che schiacciavano e appiattivano il tutto.. Mamma mia, ho venduto tutto quel che avevo al riguardo da molto tempo...

Nessuno di loro riuscirebbe a essere pubblicato ora su HM, penso...
Francesco Cortonesi
«Hydra»
Messaggi: 718
Località: Arezzo
MessaggioInviato: Ven, 17 Dic 2004 11:20    Oggetto:   

[/quote]Io non voglio normalizzarlo. Anzi! Trovo che la vera operazione "normalizzatrice" venga operata da chi fa risalire la sua ispirazione ai vari "disturbi", al padre morto, o alla madre pazza, o alle zie, o alla Grande Depressione, etc (come se davvero la Storia predominasse sulle Idee).
Per me Lovecraft era un genio, punto e basta. Ha visto ben più lontano della maggior parte degli esseri umani, al pari di un Leopardi, di un Schopenhauer, di un Nietzsche.
Il resto (lavoro, sessualità, rapporti sociali, credo politico) sono fenomeni accidentali e trascurabili, manifestazione "umane troppo umane" che lasciano il tempo che trovano.[/quote]

Su questo gente mi trovo meno in sintonia.
Certo, non c'è nessun dubbio che la Storia non predomini sulle idee, altrimenti con la marea di disperati che c'è nel mondo questo pianeta sarebbe pieno di Geni.
Però, però...è presumibile che un certo contesto storico e sociale spingano un potenziale a rendersi effettivo. In fondo il mondo è anche pieno di possibili geni che non dimostreranno mai le loro capacità se non a pochi fortunati o casuali. Sinceramente non mi sembra verosimile che il telento o il genio alla fine vengano per forza fuori.
Le componenti storiche e sociali per forza influenzano gli eventi. Se, per assurdo( lo sottolineo perchè l'ipotesi è cmq stupida) Lovecraft all'inzio della sua carrierà avesse , che so, vinto una lotteria o fosse riuscito ad arruolarsi nell'esercito, avrebbe comunque scritto le stesse cose?
Diffcile crederlo.
Come è folle perciò credere che tutto si possa far risalire al contesto sociale, così mi sembra poco reliastico diemnticarlo.
Forse è bene considerare tutto quanto e forse le manifestazioni "umane" non lasciano poi semplicemente il tempo che trovano...
Io credo

Sinceramente vostro
deadtoday

www.filmhorror.com
www.deadbutterflies.it
Non c'è speranza
Albert00
«Abitatore del Profondo»
Messaggi: 249
MessaggioInviato: Ven, 17 Dic 2004 12:29    Oggetto:   

Caro Ivo, io non ho mai detto che l'ispirazione di Lovecraft deriva solo dai suoi problemi, ma anche da questi. Che poi la sua genialità letteraria avesse ben altre radici mi sembra più che ovvio. Semplificare le idee degli altri per sostenere meglio le proprie non è molto corretto, caro Ivo. Per quanto riguarda Weird Tales, la maggior parte dei biografi concorda nel sostenere che il suo rifiuto di ricoprire la carica di direttore fosse dovuta non solo alla sua scarsa considerazione della rivista ma anche alle sue difficoltà ad adattarsi alla vita in una grande città e alle regole di una vita normale. Un quarantenne che vive in povertà per non affrontare dei minimi compromessi sociali e perché non è capace di risolvere le proprie fobie qualche problema deve averlo. E si badi che io non ho mai usato espressioni come "follia" o "pazzo" perché le ritengo troppo banali e sterili. Io non normalizzo la personalità di Lovecraft cerco piuttosto di capirne la complessità. Poi trovo francamente assurda la tua idea secondo cui "lavoro, sessualità, rapporti sociali, credo politico sono fenomeni accidentali e trascurabili, manifestazione "umane troppo umane" che lasciano il tempo che trovano." L'opera di un artista va studiata tenendo conto della sua biografia e del suo contesto sociale e storico. Qualsiasi critico te lo direbbe. Forse HPL era un genio ma biologicamente rimaneva un uomo, quindi non si può proprio prescindere da un'analisi antropocentrica.
Ospite
«»

MessaggioInviato: Ven, 17 Dic 2004 15:11    Oggetto:   

Suvvia, chiamiamo Storia una concatenazione caotica di eventi senza alcuna connessione tra loro. Gli attribuiamo un senso solo a cose fatte. Diciamo che X deriva da Y che a sua volta deriva da Z solo a distanza di anni. Durante l'evento nessuno ci capisce un tubo; gli infussi che l'evento ha sulle singole vite sono tra loro diversissimi, talvolta contraddittori.
Ormai stiamo scivolando inesorabilmente OT. Continuando questa discussione si finirà, ovviamente, col parlare di politica. Diciamo che non sono mai stato un fan del "realismo storico", né attribuisco al cosiddetto "positivismo" grande valore logico, e la chiudo qui. Wink
galerius
«Fantasma» Fantasma
Messaggi: 2672
Località: Luserna San Giovanni ( TO )
MessaggioInviato: Ven, 17 Dic 2004 15:32    Oggetto:   

Politica ?! No !
Almeno qui, vi prego... Laughing

Lovecraft, come uomo, visse sulla difensiva per tutta la vita...amava la sua terra natale di un amore che racchiudeva anche sensazioni estetiche ( o addirittura estatiche, a testimonianza di molti ), oltre che affettive. Come si può pensare che non dovesse provare una sorta di "razzismo" per nuovi venuti, per i quali il New England, Providence erano una terra come un'altra ?
O chiamiamola diffidenza, se preferite...
Credo anche che i suoi sfoghi 'razzisti' nell'epistolario siano dovuti più che altro alla costruzione di un personaggio sprezzantemente altero, il che si ricollega al discorso della vita ' in difesa'.

Comunque stiano le cose, niente di tutto questo influisce sulla mia considerazione di Lovecraft uomo e scrittore.

Qualcuno ricorda un film degli anni '70, con Walter Matthau nella parte di un vecchio nonno trascurato ?
Ad un certo momento viene chiesto a Matthau, nel corso di un test, se gli piace Alice nel paese delle meraviglie.
Risposta di nonno Matthau : "Non mi piacerebbe, se non l'avesse scritto Lewis Carroll"...
Be', per quanto mi riguarda, se HPL non fosse stato l'uomo che è stato, la sua produzione letteraria avrebbe molto minor fascino. Anche perchè, forse, non sarebbe mai nata !
Grazie, ragazzi !
_______________
- "L'amore per la donna è mobile come la Luna,
l'amore del fratello è saldo come le Stelle !"
- E Caino, allora...?
- Be', Caino...che c'entra Caino ? Caino era 'n delinquente...!
Albert00
«Abitatore del Profondo»
Messaggi: 249
MessaggioInviato: Ven, 17 Dic 2004 21:05    Oggetto:   

Secondo me non stiamo scivolando affato OT, anzi. Della politica non me ne può fregare di meno, di "positivismo" e "realismo storico" non ne so niente. La storia è "solo una concatenazione causale di eventi"? Mah, non ho le consocenze sufficienti per confutare o approvare, ma credo che gli eventi storici abbiano una logica che li colleghi e che può essere intravista anche mentre questi accadono. Inoltre ribadisco che non si può analizzare l'opera di un artista isolandolo dal suo contesto. Neanche se l'artista vive completamente fuori dal mondo e non è questo il caso di HPL.
astragalo
«Nightgaunt»
Messaggi: 356
MessaggioInviato: Mar, 21 Dic 2004 18:26    Oggetto:   

Ivo ha scritto:
. Ha visto ben più lontano della maggior parte degli esseri umani, al pari di un Leopardi,


leopardi ?!?Shocked leopardi uno che vedeva più lontano degli altri esseri umani?!?!!??

per me era un frustrato complessato reo di aver contaminato l'insegnamento della letteratura nelle scuole e di aver conseguentemente abbassato la soglia di sopportazione degli studenti alle lezioni di italiano.

shppenauer e nietsche erano filosofi-pensatori. leopardi lasciamolo in un altro girone che è meglio Rolling Eyes
Ospite
«»

MessaggioInviato: Mar, 21 Dic 2004 20:30    Oggetto:   

astragalo ha scritto:
shppenauer e nietsche erano filosofi-pensatori. leopardi lasciamolo in un altro girone che è meglio Rolling Eyes


I gusti e la affinità sono ciò che rende così bello il mondo perché vario. Inutile aggiungere che, per me, lo Zibaldone e le Operette Morali sono una delle vette della cultura europea di tutto l'Ottocento. Wink

Comunque le connessioni tra Leopardi e Schopenhauer sono un fatto noto. Raramente sento parlare di uno senza sentir citare anche l'altro.
Francesco Cortonesi
«Hydra»
Messaggi: 718
Località: Arezzo
MessaggioInviato: Mer, 22 Dic 2004 12:12    Oggetto:   

astragalo ha scritto:
Ivo ha scritto:
. Ha visto ben più lontano della maggior parte degli esseri umani, al pari di un Leopardi,


leopardi ?!?Shocked leopardi uno che vedeva più lontano degli altri esseri umani?!?!!??

per me era un frustrato complessato reo di aver contaminato l'insegnamento della letteratura nelle scuole e di aver conseguentemente abbassato la soglia di sopportazione degli studenti alle lezioni di italiano.

shppenauer e nietsche erano filosofi-pensatori. leopardi lasciamolo in un altro girone che è meglio Rolling Eyes


A me Leopardi piace.
Dark, molto dark...
Sinceramente vostro
deadtoday

www.filmhorror.com
www.deadbutterflies.it
Non c'è speranza
Mostra prima i messaggi di:   
   Torna a Indice principale :: Torna a H.P. Lovecraft Tutti i fusi orari sono GMT + 2 ore
Vai a pagina Precedente  1, 2, 3, 4, 5  Successivo

Vai a:  
Non puoi inserire nuove discussioni in questo forum
Non puoi rispondere alle discussioni in questo forum
Non puoi modificare i tuoi messaggi in questo forum
Non puoi cancellare i tuoi messaggi in questo forum
Non puoi votare nei sondaggi in questo forum