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Inviato: Ven, 23 Mag 2008 17:04 Oggetto: Oltre la follia |
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Oltre la follia
Ansimava. Piccoli cristalli di sudore rigavano le sue gote scarne e sporche di liquido cremisi. Gli occhi sbarrati si posavano sul corpo esanime davanti a lui. Dalla bocca della ragazza scendeva lento un rivolo di sangue, raccogliendosi in una piega del suo vestito. Ne era convinto. Se le piccole parti, anche i più minuscoli insignificanti particolari facevano parte di un tutto, di un percorso comune ed indispensabile, di un destino universale guidato da chissà quale entità divina, se davvero era così, anche tutto ciò che aveva fatto era voluto da qualcun altro. Lui era solo uno dei tanti. Fedele a qualcosa di cui si sentiva parlare, ma di cui non si sapeva nulla. Tutto ciò che aveva fatto, che stava facendo e che avrebbe fatto era ragionevole. Giusto. Se poniamo come fine la riuscita di un progetto divino, il mezzo è più che giustificato. Ne era convinto. Non importava ciò che gli altri pensavano o dicevano. Aveva superato i confini delle capacità psichiche umane, entrando nel regno dell’ignoto. Alle sue spalle qualcosa si mosse. Sentì una voce. Si voltò. Era solo. Come sempre d’altronde. Ora la voce era più vicina. Più forte. Si destò. Il Dottore lo stava guardando e gli ripeteva “Va tutto bene, stai calmo”. La memoria poteva essere l’arma più dolorosa. Il ricordo di quella notte in cui si compì la più grande ingiustizia della storia dell’umanità. Più della crocifissione di Gesù Cristo, più dello sterminio degli Ebrei. Loro non avevano capito. E non capivano neanche ora. Lui era il braccio di Dio. La sua arma. Loki. Anche se dicevano che era solo un povero pazzo. |
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