Andrew, un attorucolo tormentato e infelice, torna al suo paese natale per il funerale della madre. Lì, incontrerà gli amici d’infanzia. E forse qualcuno che gli cambierà la vita.

Opera prima di Zach Braff, la star di Scrubs, nel triplice ruolo di sceneggiatore, regista e attore principale. E se le qualità recitative erano già ampiamente dimostrate nello spassoso serial ospedaliero, è una piacevole sorpresa constatarne anche le doti eccellenti sia in fase di regia e soprattutto di scrittura.

La mia vita a Garden State è una commedia soffusa e dolce, costruita sugli sguardi e sulle personalità del manipolo di disadattati, repressi, drogati, malati e stressati che formano il gruppetto di protagonisti.

Braff scrive un intreccio piuttosto ordinario, di fondo (il ragazzo problematico che trova l’amore), ma trattato con profondità (dialoghi eccezionali) e intelligenza (comportamenti e avvenimenti semplicemente perfetti), e con innesti umoristici esilaranti.

C’è da dire che si sente molto l’influenza di Scrubs, più che altro nell’uso delle musiche e del mondo in cui diventano protagoniste e narratrici. E vedere Braff interpretare un personaggio così chiuso, insicuro e serio, dopo sei stagioni di quel J.D. folle e divertente, lascia quasi spiazzati. Ma si tratta di una pellicola davvero gradevole, agrodolce e sensibile.

Scrubs non lo guardo, ma potrebbe anche piacermi un film del genere.

Sai cosa? La prima parte è davvero carina e buffa, poi si scade nel melò a tutti i costi, come se Braff si fosse spaventato all'idea di andare fino in fondo e girare davvero un film "strano", e si fosse rintanato nelle strade solite del romanticismo e della morale alla Forrest Gump. Insomma scade quando pensa di "fare sul serio" di diventare intimista, e invece diventa solo banale.
Il personaggio di Natalie Portman è poi irritante nel suo voler fare la stramba in quel modo leziosissimo...
Ci sono però momenti topici quali il fratello della Portman e il dopo-festa...

....quoto quanto detto da silente....si tratta di un buon film ....delicato e a tratti anche sorprendente, perchè non banale e con degli ottimi dialoghi........in parte però concordo con qaunto detto da jena sul personaggio della portman...il piu debole e forse quello delineato meno bene rispetto agi altri........sicuramente si tratta di un film che merita una visione attenta e non distratta.......perchè non è il solito film romantico o agrodolce da qauttro soldi........

Naturale che a Silente piaccia il film più EMO della storia umana (dopo il protoEMO Donnie Darko).

Però Scrubs è bellissimo.

Meglio di Scrubs solo Bottom e Robot Chicken.

Film vedibile, ma un po' troppo banale e indie a tutti i costi. Sicuramente alcuni momenti sono di buona fattura (specie all'inizio del film), ma poi tutto sembra un trascinarsi verso un finale forzatamente buonista della serie "vulimmose bene". Poteva essere sicuramente migliore, ma non m'è dispiaciuto così tanto. Voto 6+

Quoto Bub, vedibile. All'epoca mi sembrò un Wes Anderson meets Sofia Coppola, ma ora come ora non ho ben presente manco un'immagine.