Ma siamo sicuri che il cinema di genere sia più ricercato?
Voglio dire: io penso di saper distinguere un film bello da una stupidaggine, ma guardo volentieri anche le stupidaggini se sono horror! E credo che questo valga per la maggior parte degli appassionati dell'Orrore o di qualsiasi altro genere cinematografico (anzi, penso che in misura minore questo avvenga anche per i libri e i fumetti, anche se il fumetto di genere forse non esiste quasi più).
Ma sono d'accordo sul fatto che le paura non vengono create ad hoc, oppure si, ma non per il cinema... casomai, vengono create per scopi politici. E' il cinema a usare le paure, sia quelle legate al nostro tempo, sia gli archetipi terrorizzanti che ci portiamo dietro dall'alba dell'umanità (il buio, il mare, il vento, i rumori improvvisi...).
In compenso, il cinema di genere ha le sue mode e i suoi
cliscè da rispettare, ma al di là di questo forse è vero che lo sceneggiatore e il regista sono più liberi di esprimersi. Probabilmente il produttore se capisce (o crede) che il film è inquietante e ci sono molti squartamenti non fa molto caso ai messaggi sociali stile Romero o alle divagazioni di genere stile Fulci, primo perchè non ha le competenze per capirle a meno che il produttore non sia Dario Argento, e secondo perchè se non incidono negativamente sulle vendite gli sono indifferenti.
Il problema serio è quando il genere crea mode che invadono il cinema e la televisione non di genere, perchè questo inciterà i produttori a focalizzarsi su un unico tema, e per quanto questo tema possa essere interessante, bello, spettacolare... riusciranno a trattarlo in una maniera superficiale, banale e noiosa, creando i peggiori film che si possano immaginare. Se non si è capito sto pensando ai vampiri
Ma probabilmente si era capito benissimo!
Poi ci sarebbe il discorso degli exploit tra due generi (le notti erotiche dei morti viventi), o le contaminazioni più serie (Argento, che da un soggetto giallo crea un horror), ma ho delirato abbastanza e soprattutto devo andare.