Quando il cinema crea la paura


Autore Messaggio
Mormegil Darkblade
«Dark Samurai» Dark Samurai
Messaggi: 333
MessaggioInviato: Mer, 30 Apr 2008 12:33    Oggetto: Quando il cinema crea la paura   

Sull'onda della discussione su cosa cercate in un film, mi dirotto verso un altro quesito (invitandovi comunque a partecipare a entrambe le discussioni).

Ho accennato alla differenza tra cinema mainstream e cinema di nicchia, e su come questi due gruppi siano espressioni di emozioni fondamentalmente diverse. Vorrei che qui ci si concentrasse su questo punto.

Prendiamola alla larga. La logica di mercato è, secondo alcuni, quella di creare bisogni e aspettative da soddisfare, o meglio, creare e allo stesso tempo soddisfare un desiderio nella popolazione. Dal mio punto di vista il cinema da blockbuster non si discosta da questa logica, cioè punta sulla creazione e sulla contemporanea rappresentazione (che corrisponde alla soddisfazione di un desiderio secondo le ormai assodate teorie Freudiane) nel grande pubblico. Questo per il semplice fatto che un grande investimento in un film ha bisogno di un grande ritorno finanziario e quindi di pubblico, e la logica di mercato rappresenta il metodo più semplice per conseguire questo risultato. Il cinema di nicchia è meno influenzato da questa logica, ed è per questo che trovo rappresenti le paure più intime di chi vive in una certa realtà.

I quesiti a questo punto sono:
-quanto vi trovate d'accordo con quanto ho esposto?
-facendo una riflessione profonda, quanto pensate influisca il cinema nella creazione (non nella rappresentazione) delle paure vostre e della nostra società?
Alberto Alamia

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Thanatosso
«Larva»
Messaggi: 4
MessaggioInviato: Dom, 05 Lug 2009 16:54    Oggetto:   

Ciao, interessante il tuo punto di vista. Sulla logica del mercato mi trovo abbastanza d'accordo, anche se non l'avevo mai relazionata sinceramente al cinema horror. In generale credo che la creazione di paure 'collettive' avvenga a livelli più radicali e profondi, grazie a meccanismi più complessi.
E' chiaro, questo è vero, che il cinema ci marcia sopra (come tutti i media), perchè probabilmente si serve di stereotipi per comunicare in modo diretto ed al maggior numero di pubblico possibile il messaggio.
Quindi se nella civiltà occidentale uno che lascia una valigia in una stazione è un terrorista, in un film il tipo losco dai caratteri mediorientali con la valigia in mano e con la luce puntata dal basso non avrà certo buone intenzioni.
E' chiaro che in un cinema più ricercato avremo a che fare con registi o sceneggiatori che si sono anche un po rotti di questi meccanismi un po' squallidi...
Per quanto mi riguarda un buon film horror non è di queste paure che parla... ma di qualcosa di più radicato nell'animo umano...
Spero che la paura del buio non me l'abbia inculcata nessuna logica di mercato, insomma!
Abdull all has read
«Larva»
Messaggi: 21
Località: Iram
MessaggioInviato: Ven, 13 Mag 2011 08:43    Oggetto:   

Ma siamo sicuri che il cinema di genere sia più ricercato?
Voglio dire: io penso di saper distinguere un film bello da una stupidaggine, ma guardo volentieri anche le stupidaggini se sono horror! E credo che questo valga per la maggior parte degli appassionati dell'Orrore o di qualsiasi altro genere cinematografico (anzi, penso che in misura minore questo avvenga anche per i libri e i fumetti, anche se il fumetto di genere forse non esiste quasi più).
Ma sono d'accordo sul fatto che le paura non vengono create ad hoc, oppure si, ma non per il cinema... casomai, vengono create per scopi politici. E' il cinema a usare le paure, sia quelle legate al nostro tempo, sia gli archetipi terrorizzanti che ci portiamo dietro dall'alba dell'umanità (il buio, il mare, il vento, i rumori improvvisi...).
In compenso, il cinema di genere ha le sue mode e i suoi cliscè da rispettare, ma al di là di questo forse è vero che lo sceneggiatore e il regista sono più liberi di esprimersi. Probabilmente il produttore se capisce (o crede) che il film è inquietante e ci sono molti squartamenti non fa molto caso ai messaggi sociali stile Romero o alle divagazioni di genere stile Fulci, primo perchè non ha le competenze per capirle a meno che il produttore non sia Dario Argento, e secondo perchè se non incidono negativamente sulle vendite gli sono indifferenti.
Il problema serio è quando il genere crea mode che invadono il cinema e la televisione non di genere, perchè questo inciterà i produttori a focalizzarsi su un unico tema, e per quanto questo tema possa essere interessante, bello, spettacolare... riusciranno a trattarlo in una maniera superficiale, banale e noiosa, creando i peggiori film che si possano immaginare. Se non si è capito sto pensando ai vampiri Laughing Ma probabilmente si era capito benissimo!
Poi ci sarebbe il discorso degli exploit tra due generi (le notti erotiche dei morti viventi), o le contaminazioni più serie (Argento, che da un soggetto giallo crea un horror), ma ho delirato abbastanza e soprattutto devo andare. Smile
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