Cos'è il cinema e cos'è l'orrore?


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Mormegil Darkblade
«Dark Samurai» Dark Samurai
Messaggi: 333
MessaggioInviato: Mar, 29 Apr 2008 11:14    Oggetto: Cos'è il cinema e cos'è l'orrore?   

Apro questo topic dal quesito che a prima vista può sembrare banale.
Dall'esperienza di confronto splendida che internet ha saputo e sa ancora offrirmi, ho scoperto come ognuno di noi cerchi qualcosa di diverso in un film. Molto spesso mi è capitato di parlare con persone che da un film chiedono del puro e semplice intrattenimento, altri cercano delle emozioni, come la paura almeno per quanto riguarda i più che frequentano questo sito, altri cercano l'arte... più raramente ho incontrato persone che, come me, in un film cercassero qualcosa di diverso, ovvero che chiedessero al film di contenere in qualche modo una riflessione filosofica o introspettiva, elementi di critica sociale o, per ridurla meglio in un'unica espressione, che vedessero nel cinema una forma d'arte che facesse da lente per osservare il mondo.

E' ovvio che ciò che ognuno di noi chiede al cinema influenza profondamente il suo gusto e il suo giudizio su un determinato film. La mia domanda è: voi cosa chiedete a un film? Intrattenimento puro, arte, filosofia, effetti speciali... e chi più ne ha più ne metta.

P.S.: E' un forum di metafisica dell'orrore, mi raccomando argomentate le risposte. Very Happy
Alberto Alamia

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Nosferatu
«Cthulhu»
Messaggi: 6602
Località: Sunnydale
MessaggioInviato: Mar, 29 Apr 2008 11:41    Oggetto:   

allora: per me dipende molto dal film che vado a vedere, cioè se è un film in stile Detective Stone non è che mi aspetto il capolavoro assoluto ma so che mi divertirò durante la visione tra battutacce e azione. Non posso dire che rientri nel mio filone di film preferiti ma ogni tanto ci vuole. Per tornare alla domanda principale io da un horror voglio la paura! Quella che ti fa drizzare i peli sulle braccia e che la notte ti mette ansia al solo pensiero di attraversare una stanza buia... Il solo film che fino ad oggi è riuscito in questo intento è stato L' Esorcista; lo so, sarò scontato ma è così. Poi se si varia di un pò di genere non disdegno trame che si svolgono in un posto isolato e con determinato gruppo di persone (La Casa e La Cosa su tutti). Altro filone che mi interessa molto è quello animalesco, sarà che Lo Squalo è tuttora il mio film preferito e quindi amo molto i film che scontrano uomo e natura (anche se per la verità ce ne sono pochissimi validi). Per ora è tutto. Wink
Ci Serve Una Barca Più Grossa.

Phenomena
«Larva»
Messaggi: 21
Località: Roma
MessaggioInviato: Mar, 29 Apr 2008 13:58    Oggetto:   

Un film horror che mi interessi deve aprire una porta sulle mie paure, deve far sì che quello che immagino si materializzi sullo schermo.
Io sono terrorizzata dalle case/ville/casali anni 70 ad esempio.
Però credo che il discorso si possa applicare a tutti, basta che un regista riesca ad oltrepassare lo specchio dell'immaginazione e porti davanti ai miei occhi .................
Non è poi così difficile! Wink
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galerius
«Fantasma» Fantasma
Messaggi: 2672
Località: Luserna San Giovanni ( TO )
MessaggioInviato: Mar, 29 Apr 2008 19:43    Oggetto:   

Vedo un film - ma anche un libro, non c'è differenza quanto a questo - come un modo di ampliare la mia esperienza, entrare in altri mondi, vivere vite diverse, e avventure che non mi capiteranno mai. Tutto ciò porta con sè, non è quasi necessario aggiungere, divertimento ed emozioni, che nel nostro caso specifico consistono nella paura e nell'inquietudine ( ma a volte possono essere anche una pura esperienza estetica, come nel caso di Shining, o Ju-On ).
In più c'è in me una parte che ha sempre avuto sete di soprannaturale, che non si rassegna all'idea che quello che ci circonda sia solo un cozzare insensato di atomi ed elettroni, e che vede nella narrativa e nel cinema horror una sorta di risposta fantastica a questa sete ( di qui anche la mia indifferenza/insofferenza verso l'horror privo di elementi soprannaturali ).

Non ho mai cercato invece messaggi, metafore, sguardi critici sulla realtà eccetera. So bene che per certi autori e per certe opere quelli sono criteri importanti, quasi irrinunciabili. Ma non c'è nulla da fare ; la cosa non mi interessa, non mi prende. Mi fermo alla superficie della 'fiaba', in questo molto diverso da Mormegil.
Grazie, ragazzi !
_______________
- "L'amore per la donna è mobile come la Luna,
l'amore del fratello è saldo come le Stelle !"
- E Caino, allora...?
- Be', Caino...che c'entra Caino ? Caino era 'n delinquente...!
Mormegil Darkblade
«Dark Samurai» Dark Samurai
Messaggi: 333
MessaggioInviato: Mer, 30 Apr 2008 12:19    Oggetto:   

Beh, certo, non c'è nulla di male a cercare solo la fiaba.

Io trovo che il cinema (e l'arte in generale) sia per forza di cose un riflesso della realtà che li partorisce, che sia inesorabilmente e inevitabilmente la manifestazione più pura dell'inconscio di una società. Ad esempio, non è un caso che questo sia il periodo di boom dei film catastrofici o con alla base il terrorismo... questo perché la paura del terrorismo è una delle più forti oggi presenti nella popolazione degli stati uniti e dell'occidente in generale, la quale non può che esprimersi attraverso canali come il cinema. Questo è l'esempio più banale, ma penso che tutto il mondo cinematografico poggi le sue fondamenta su questo, sull'essere l'espressione dell'inconscio della società. Ora, la differenza tra il cinema di mainstream e quello più ricercato è che uno rappresenta le paure più superficiali, l'altro paure e sentimenti molto più profondi e intimi. A me piace sia leggere il cinema attraverso la realtà, sia leggere la realtà attraverso il cinema. Questo non in maniera puramente razionale e analitica, ma cercando prima di tutto di assaporarne le emozioni cercando di capire da dove queste provengono... un po' come un cane che fiuta il tartufo (che paragone triste).
Alberto Alamia

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