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CEROSKY
«Hellboy»
Messaggi: 2143 Località : Arezzo
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Inviato: Mar, 16 Nov 2004 22:53 Oggetto: L ' Arte e (di) Il Genere |
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Qualche settimana fa affrontai in classe un discorso riguardo i libri di genere, il mio professore disse che i libri di genere "vanno bene per rilassarsi , ma nn lasciano nulla di profondo".Ho obiettato dimostrando che un libro di genere come 1984 sià considerato un capolavoro,ma a ribattutto che questo libro rompe l ' orizzonte d ' attesa e diventa un opera d ' arte.Quindi ne dovreì dedurre che tutto ciò che sta al di fuori del genere è arte e solo le opere di genere innovative possono essere artistiche.Allora il 90% del ' Horror è da indirizzare nel cassonetto perchè nn è innovativo?Tutte le opere sono innovative , anche se pur marginalmente, ma c 'è un capolavoro ogni mille opere, inoltre potreì aggiungere che pure Tarantino essendo citazionista nn innova e quindi e un registino che fa film di samurai.
Ma se parliamo di innovazione, al di fuori dei generi questa scarseggia.
Ma poi cosa è di genere oggettivamente? |
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Inviato: Mar, 16 Nov 2004 23:55 Oggetto: |
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Cos'è l'orizzonte di attesa? |
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Inviato: Mer, 17 Nov 2004 00:46 Oggetto: |
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Scusate l'ignoranza, ma in che genere è catalogato 1984? -O Douleur! O douleur! Le Temp mange la vie,
et l'obscure Ennemi qui nous ronge le couer
du sang que nous perdons croit et se fortifie!
Si muore bambini, lo sappiamo tutti. Ed è la morte peggiore. |
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Inviato: Mer, 17 Nov 2004 00:59 Oggetto: |
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Leida80 ha scritto: | Scusate l'ignoranza, ma in che genere è catalogato 1984? |
Credo fantascienza. |
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Hieronymus
«Shoggoth»
Messaggi: 536 Località : Chiavari
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Inviato: Mer, 17 Nov 2004 07:57 Oggetto: |
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1984 è Fantascienza. Però curiosamente alcuni insegnanti di inglese lo adottano come lettura. Forse è uno dei rari casi in cui la squola italiana si "apre" a influenze non ministeriali... Hieronymus
"Gli occhi di un gatto sono finestre che ci permettono di vedere dentro un altro mondo"
Leggenda irlandese |
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Inviato: Mer, 17 Nov 2004 10:43 Oggetto: |
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Da prefessore di italiano e storia quale volente o nolente sono, a me sembra che :
1) alcuni mie colleghi non capiscano un cazzo ( e si ostinano a far leggere Svevo ai ragazzi, convinti che possa avvicinarli alla lettura e non(come è ovvio che sia) allontanarli per sempre. Cito Svevo, ma potrei citare molti altri autori. Questo la dice lunga su ciò che considerano arte & letteratura.
2) L'idea che ci sia una lettura di piacere e una lettura "colta" non sta ne in cielo e ne in terra. Personalmente ho studiato un mucchio di autori al cesso...
3)Il 70% dei romanzi horror che vengono pubblicati è veramente spazzatura, ma se è per questo anche il 70% dei libri che ho letto ai miei tempi a scuola era una spaccatura di palle, perciò considero la cosa pari e patta.
4) Cerosky, sinceramente mi sembra che tu e il tuo prof vi siate intrippati in una "sega mentale". Roba da canna della buona notte dico io...
Detto questo, ovviamente il mio è solo un parere di un prof di provincia...prendetelo per quello che è...
Sinceramente vostro
deadtoday
www.filmhorror.com
www.deadbutterflies.it |
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Inviato: Mer, 17 Nov 2004 12:41 Oggetto: |
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Di solito non lo faccio mai, questa volta permettetemelo: QUOTO in pieno quello che ha detto Cortonesi (penso sia lui l'ospite, a giudicare da idee e firma ). Io avrei alzato quel 70% fino a probabilmente un 80% ma sono limature...
Cerosky, non guardare mai a prof e critici (e te lo dice un critico dilettante) come a sorta di entità : sono di solito tipi frustrati che hanno mandato a memoria una pila di informazioni e da quel momento le considerano immutabili e inconfutabili. I pochi prof/critici validi sono quelli umili e che hanno l'abilità di offrirti nuove vie di lettura, interpretazione, valutazione... Non quelli che si considerano superiori e ti spacciano 4 cazzate come Verbo. Facile riconoscerli: i primi se li contrasti scendono a discutere e alle volte cambiano persino idea o sono comunque felici di mettere in discussione le proprie convinzioni, i secondi se contrastati frignano oppure si incazzano e ti dicono che loro hanno ragione perchè hanno 20 anni più di te e una intera carriera alle spalle.
E, certo, l'80% dell'horror fa venire la diarrea. Ma quando scopri le perle in mezzo al mare di m... è uno spasso! |
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CEROSKY
«Hellboy»
Messaggi: 2143 Località : Arezzo
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Inviato: Mer, 17 Nov 2004 14:15 Oggetto: |
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1984, come Fahreneit 451 e Cronache Marziane, e più di recente Neuromante, è stato inserito tra i "Classici moderni".
Già , perché il termine fantascienza fa calare le vendite... A reality is just what we tell each other it is |
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CEROSKY
«Hellboy»
Messaggi: 2143 Località : Arezzo
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Inviato: Mer, 17 Nov 2004 14:17 Oggetto: |
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Anonymous ha scritto: | Da prefessore di italiano e storia quale volente o nolente sono, a me sembra che :
1) alcuni mie colleghi non capiscano un cazzo ( e si ostinano a far leggere Svevo ai ragazzi, convinti che possa avvicinarli alla lettura e non(come è ovvio che sia) allontanarli per sempre. Cito Svevo, ma potrei citare molti altri autori. Questo la dice lunga su ciò che considerano arte & letteratura.
2) L'idea che ci sia una lettura di piacere e una lettura "colta" non sta ne in cielo e ne in terra. Personalmente ho studiato un mucchio di autori al cesso...
3)Il 70% dei romanzi horror che vengono pubblicati è veramente spazzatura, ma se è per questo anche il 70% dei libri che ho letto ai miei tempi a scuola era una spaccatura di palle, perciò considero la cosa pari e patta.
4) Cerosky, sinceramente mi sembra che tu e il tuo prof vi siate intrippati in una "sega mentale". Roba da canna della buona notte dico io...
Detto questo, ovviamente il mio è solo un parere di un prof di provincia...prendetelo per quello che è...
Sinceramente vostro
deadtoday
www.filmhorror.com
www.deadbutterflies.it |
Concordo, anche sul 4° punto.Cmq vorreì sapere cosa si intende di genere? |
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CEROSKY
«Hellboy»
Messaggi: 2143 Località : Arezzo
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Inviato: Mer, 17 Nov 2004 14:24 Oggetto: |
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Fulvio ha scritto: |
Già , perché il termine fantascienza fa calare le vendite... |
Molte persone, anche giovani appena sentono questo termine ,pensano subito a star wars o simili, quindi roba per bambini.. |
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Hieronymus
«Shoggoth»
Messaggi: 536 Località : Chiavari
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Inviato: Mer, 17 Nov 2004 15:22 Oggetto: |
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Miracooooooloooooo. L'Elvezio, il Cortonesi e io concordiamo , che sia un segno dei tempi? La Fine del Mondo è dunque vicina???
Fulvio, domani all'alba grande cerimonia propiziatoria, Non so ancoira secondo quale credo, ma tu stai pronto vestito da chierichetto... Hieronymus
"Gli occhi di un gatto sono finestre che ci permettono di vedere dentro un altro mondo"
Leggenda irlandese |
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Inviato: Mer, 17 Nov 2004 15:25 Oggetto: |
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Che cos'è il genere? Bella domanda.
A perer mio si tratta di una sorta di accordo tra scrittore e lettore. Come lettore ho dei gusti e degli argomenti preferiti (mettiamo X, Y e Z) e prima di spendere i miei sporchi 15 euri per comprare il libro dello scrittore, mi sincero che questi elementi siano presenti in buona quantità nelle sue 250 pagine.
Quindi? Quindi non esiste la letteratura non-di-genere, facile. Anche Svevo (pippe mentali freudiane, sfiga, storia d'amore) è letteratura di genere. Anche il "colto" è un genere. Scelgo di leggere il libro spacciatomi come "colto" al costanzosciò o sul tuttolibri della Stampa (che sono la medesima cosa), perché voglio sentirmi figo e al passo coi tempi e radical chic come Barricco.
Ma ci sono pure le truffe. Personalmente ho sviluppato una fortissima allergia alla parola "noir" dopo l'acquisto di un discreto numero di libri che con Julien Duvivier o Jacques Becker non c'entrano una mazza. Non solo: ho già detto più volte che questo atteggiamento "anti-genere" è un patetico tentativo di sdoganarsi agli occhi della critica colta (che è, appunto, ostile all'idea di genere) oltre che un mezzuccio per conquistare qualche lettore in più. Le case editrici ragionano in modo strano: pubblicano sempre più pseudo-mainstream (o thriller e noir, definizioni un tempo ben precise e oggi svuotate di ogni significato e usate per indicare la letteratura d'intrattenimento in senso lato) perché, secondo loro, un'offerta vaga e indefinita avrà un maggior target di pubblico. Stupidaggini: i generi rimasti forti e precisi (giallo, rosa, erotica) sono sempre quelli che vendono di più.
E questo perché c'è tutta una generazione di scrittori americani che ha fatto della contamizione (postmoderna fuori tempo massimo) un bieco sistema per colpire sia il cerchio che la botte ed essere gradita sia nei salotti bene dell'intellighenzia newyorkese sia nei supermercati. E la letteratura italiana, che alle mode americane lecca le suole, s'è adeguata.
Naturalmente s'è trattato di una contaminazione a senso unico che ha metodicamente eliminato tutte le letterature devianti (horror soprannaturale, pornografia, space opera, etc.) a favore di un'entropico livellamento verso il thriller impegnato socialmente.
Insomma, questa sarà la mia personale sega mentale, ma ci tengo alla definizione di "genere" perché mi serve come "guida" nella biblioteca di Babele e mi serve ad evitare i thriller impegnati socialmente (e pure le nostrane variazioni sul tema, che hanno in più l'elemento del minimalismo provinciale). |
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CEROSKY
«Hellboy»
Messaggi: 2143 Località : Arezzo
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