Il bosco fuori (The last house in the woods)


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Krug Stillo
Cthulhu
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MessaggioInviato: Lun, 26 Nov 2007 20:08    Oggetto: Il bosco fuori (The last house in the woods)   

Chi conosce questo interessante film italiano del 2006?

Il Bosco Fuori, diretto da Gabriele Albanesi nel 2006 e distribuito in home video da poche settimane. Il film in questione è stato prima distribuito all'estero con il titolo The Last House in the Woods, un titolo che è tutto un programma...e infatti si parte da una situazione che rimanda un pò all'Ultima casa a sinistra per andare poi a finire sui territori di Non aprite quella porta & Co., il tutto diretto con buon mestiere e con una chiara voglia di omaggiare il bel cinema horror che fu (soprattutto anni '70). Sangue e crudeltà a fiumi.
La storia, in 2 parole, racconta di una coppia che viene aggredita da un trio di balordi che malmena lui e tenta di stuprare lei, ma arrivano due coniugi che prendono le difese della ragazza e, dopo aver allontanato i 3 teppisti, portano i 2 ragazzi a casa loro per curarli...il problema è che i 2 coniugi sono un pò...ehm...psicopatici!
Ho apprezzato davvero questo film, coraggioso e insolito per il panorama italiano! Da vedere!

P.S. Effetti speciali di Sergio Stivaletti. Wink
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Rodan75
Cthulhu
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MessaggioInviato: Lun, 26 Nov 2007 20:52    Oggetto:   

Brutto film. Personalmente quando l'ho visto mi sono vergognato di essere italiano, pensando a ciò che fanno francesi, inglesi, tedeschi, americani, orientali... tutti.

E, senza offesa per nessuno, trovo molto grave che lo si difenda.

Siamo indietro, inutile nasconderlo.
Krug Stillo
Cthulhu
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MessaggioInviato: Lun, 26 Nov 2007 21:18    Oggetto:   

Shocked Cacchio Rod, stroncato senza riserve!

Io l'ho trovato ben fatto sotto diversi aspetti.
La regia mi sembra ben curata e per un esordiente (in lungometraggi) questo è lodevole; mi piacevano soprattutto le zoomate "fulciane".
La storia non è certo originale, però riesce ad evadere dagli stereotipi del genere creando qualche cosa di nuovo da situazioni risapute.
Alcuni attori erano in parte e bravi, altri meno convincenti, ma in generale la recitazione mi è sembrata buona.
Inoltre, malgrado l'uso del digitale e il bassissimo budget, il film ha una resa cinematografica al 100%.
Io non ho gradito particolamnete le musiche, ma per il resto davvero mi ha soddisfatto Il bosco fuori.

Dici che siamo indietro...è vero, siamo l'ultima ruota del carro, però pian piano stiamo recuprando, su.
Solo quest'anno abbiamo avuto: Ghost son, La terza madre, Nympha, Il bosco fuori e il Nascondiglio. Poi, io ancora sto aspettando Il buio intorno. Il numero comincia ad esserci, la qualità a volte si a volte meno.
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Rodan75
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MessaggioInviato: Lun, 26 Nov 2007 22:08    Oggetto:   

Vedi Krug, il problema è che io, soprattutto in virtù dei nomi che hanno caratterizzato la nostra passata storia nel genere, mi aspetterei un prodotto con ambizioni molto più alte di questo che pesca nel già fatto e senza particolare estro.

Il punto è che un film come Alta tensione, un film come Calvaire, persino un film come The Others non sono assolutamente al di fuori della nostra portata. Ma io ti dico di più, anche REC lo avrebbe potuto fare un italiano!
Ma lo sai quante volte negli ultimi anni ho visto dei bei film e mi sono detto "ma perché in Italia un film così non lo fanno?". E' chiaro che non potremo mai fare Transformers (però se andiamo a vedere un certo Dark Resurrection penso che forse potremmo anche provarci), ma molti modelli non sono inavvicinabili.

Invece in Italia dobbiamo accontentarci di questa rimasticatura dell'Ultima casa a sinistra che ci mette lo splatter e la comicità che piace ai Manetti (produttori - e dovevate vedere al Ravenna Nightmare Film Fest con quanta prosopopea lo hanno lanciato, da salvatori del cinema italiano) senza cercare di inventare nulla di nuovo e dobbiamo dire pure grazie!

Beh, io mi sono scocciato di accontentarmi. E sta proprio qui il problema: invece ci accontentiamo perché siamo rassegnati che "tanto l'alternativa è il nulla..."

Anche perché poi vedo che c'è gente che gira Il mistero di Lovecraft e capisco che in Italia si può fare horror con gusto e intelligenza senza temere il confronto con nessuno.

Mi dispiace essere così duro, ma Il bosco fuori è un prodotto che ha ambizioni di mercato, non uno z-movie fatto da un indipendente (come può essere Beauty Full Beast, che per inciso sono pronto a difendere a spada tratta) e quindi davvero non lo posso giustificare. Voglio un cinema horror all'altezza delle sue ambizioni, perché lo possiamo fare.
Krug Stillo
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MessaggioInviato: Mar, 27 Nov 2007 14:12    Oggetto:   

Capisco la tua indignazione e, puoi credermi, la condivido quasi in pieno... non ti puoi immaginare lo sconforto che mi ha preso da un (bel) pò di anni a questa parte vedendo che scappavano fuori film horror dal più remoto buco del culo del mondo e venivano distribuiti ovunque mentre noi italiani, a mio parere maestri nel genere con pellicole che hanno fatto scuola e dalla qualità altissima, abbiamo completamente dimenticato questo genere.
La colpa non è degli artisti nostrani, ma del sistema di mercato che non funziona, nei produttori e nei distributori che non vedono convenienza nell'investire in prodotti di genere e in nuovi autori. Questo è un discorso lungo e complesso che mi pare di aver affrontato qui e altrove più volte e che anche te conosci bene. Mi fa piacere però che negli ultimi mesi qualche cosa si stia muovendo.
Ora, tornando al Bosco fuori, se mi fai nomi come The Others, Rec, Alta tensione... beh, lì c'erano un bel pò di dindini a disposizione per produzioni alte (The others), medie (Rec) e medio-basse (Alta tensione)... Il bosco fuori è una produzione proprio a basso budget! Un film girato in 2 settimane con attori non professionisti (a parte la Rocchetti e Silvestrin nel cammeo iniziale) e che ha l'unico vantaggio di avere come produttori associati i Manetti e Stivaletti! Un'operazione forse paragonabile solo a La notte del mio primo amore, nel passato più recente.
Se vogliamo parlare di originalità ok, è vero, Il bosco fuori non fa altro che scopiazzare i celebri film "R" rated degli anni 70. Probabilmente è una scelta dettata dalla passione del regista per quei film più che una mossa commerciale, però quanti ne sono usciti negli ultimi anni di film del genere? Tanti e anche prodotti indipendenti, alcuni dei quali qualitativamente davvero inconsistenti (se paragoniamo Il bosco fuori all'americano Scannati vivi, per esempio, il film di Bartalos ne esce a ossa rotte sotto tutti i punti di vista). Vedere una famiglia degenerata abitare e agire nei boschi dei dintorni romani mi ha dato una bella sensazione...di strana freschezza in un'atmosfera comunque stantia.

Sicuramente conosci anche te alcuni lungometraggi indipendenti italiani degli ultimi anni. Il bosco fuori mi sembra uno dei film più completi a riguardo (più cinematografico di altri, come dicevo, anche a livello di forma)... non so se ti è capitato di vedere, per esempio, Zona 3 di Loiacono, un film che ha avuto un iter simile a quello del film di Albanesi (forse qualche soldo in meno e non ha ancora trovato distribuzione su territorio nazionale): un polpettone pretenzioso e indigesto fatto davvero malissimo! Oppure Hell's Fever di Perrella...trash allo stato puro! O i mediocrissimi La radice del male della Zancalò e Anima Nera di Giovannoni. Sono tanti i prodotti indipendenti italiani e non sempre sono eccelsi...se me li vai a paragonare a grandi produzioni è logico che possono apparire "insalvabili" (anche se poi prodotti come Custodes Bestiae o Road To L. sono ottimi anche se paragonati a produzioni più ricche).

Non si tratta di accontentarsi, credo che un film come Il bosco fuori sia gradevole anche in un panorama più ricco di quello italiano.
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Rodan75
Cthulhu
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MessaggioInviato: Mar, 27 Nov 2007 15:15    Oggetto:   

So bene che la pensiamo per molte cose allo stesso modo e che siamo entrambi animati da sincera passione, la qual cosa non può che farmi piacere.

Però, francamente questa cosa del "è fatto con un budget molto basso" a me non convince. Il basso budget è stata sempre una realtà italiana.
Anche Deliria era fatto a basso budget, eppure è sotto gli occhi di tutti quello che ha fatto Soavi e quello che ha fatto Albanesi. Deliria aveva dietro Joe D'Amato e Albanesi aveva dietro i Manetti.

Non so se hai mai avuto occasione di leggere l'intervista a Soavi che gli fece Nocturno anni fa, dove lui spiegava che Joe D'Amato voleva un prodotto "facile", era contro l'uso di carrelli e i movimenti di macchina troppo complicati. Eppure Soavi si impuntò, montava i carrelli la mattina presto perché poi Massaccesi si trovasse di fronte al fatto compiuto. In una parola: non si accontentava e aveva un'ambizione.

Perciò, se mi si viene a dire che Il bosco fuori è un modesto prodotto che tenta con pochi mezzi e tanta passione di aprire uno spiraglio nello standardizzato sistema italiano io dico va bene. Ma siccome mi viene presentato come un coraggioso esempio di piccolo grande film che riporta il genere in Italia, beh, io dico "ma stiamo scherzando?". L'ambizione in questo caso sta nella propaganda, non nei fatti.

Ribadisco infatti che i Manetti lo presentarono con orgoglio da salvatori del cinema italiano. Che ho letto recensioni dove si dice che è uno dei migliori film italiani degli ultimi dieci anni. Cioè, ma siamo veramente ridotti così male? E allora un corto come Liver che si pappa Albanesi a colazione dove lo mettiamo? Un dignitosissimo thriller come La notte eterna del coniglio? Ma io dico, anche Nympha di Zuccon è molto più inventivo a livello di messinscena, per non parlare di Lidris Cuadrade di tre. E sono prodotti che non temono il confronto internazionale.
Anche Matrimonio in collina degli amici della filmhorror secondo me vale 100 volte Il bosco fuori, e pure quello è girato a basso budget.

Inoltre, e questo forse è un punto che non avevo toccato, Il bosco fuori è vecchio proprio a livello di idee. Dai, ma dopo trent'anni ancora la famigliola di pazzi che vive in campagna? Ancora il bambino mostruoso che si rivela facendo il verso a Phenomena?

Eppure, perché Calvaire e Wolf Creek, che sono pure loro riciclati non danno la stessa impressione? La risposta è sempre la stessa: perché si pongono l'obiettivo di non doversi limitare a una distribuzione nazionale di corto respiro, ma ambiscono a una visibilità ampia, hanno intenti universali che lo rendano buono per tutti i pubblici.

Per tornare ai miei esempi, poi, The Others era un film ad alto budget, ok, ma più che altro per il cast, in sé non è che fosse un modello irraggiungibile, sono convinto che sia alla nostra altezza nella misura in cui è possibile ottenere un risultato molto simile anche con i mezzi a nostra disposizione e un cast di sconosciuti. Peraltro so che lo stesso Stivaletti una volta ha ammesso una cosa del genere. Che basta in fondo guardarsi indietro: i film di Bava e Freda non hanno nulla da invidiargli, anzi, casomai è il contrario.
REC è girato tutto in un palazzo con una camera a mano e Alta tensione... beh, Aja ha raccontato di averlo realizzato tra grandi difficoltà. Eppure questo non gli ha impedito di raggiungere pubblici internazionali perché il film ha forza.

Secondo me ci vuole uno scatto d'orgoglio. Sappiamo bene e siamo d'accordo che i produttori non lo fanno. Ma per lo meno come pubblico pretendiamolo, altrimenti basta veramente poco per avere gli applausi...
Dandy Rotten
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MessaggioInviato: Mar, 27 Nov 2007 16:19    Oggetto:   

La storia ricorda per alcuni vrsi quella del nostro film.
A nostro favore posso dire che non sapevamo nulla di questo film, e che sicuramente abbiamo speso molto meno.

Krug Stillo
Cthulhu
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MessaggioInviato: Mar, 27 Nov 2007 19:36    Oggetto:   

x Rodan. Non sono d'accordo sul fatto che l'idea di base sia vecchia. La stessa idea, seppur nata negli anni 70 (ma anche prima...tipo Spider Baby Wink ) ed è stata riproprosta praticamnete senza interruzione da allora, ha sempre la sua attualità e il suo fascino (almeno parlo per me, la tematica della famiglia degenerata è uno di quelli che più ho approfondito negli anni) ogni decennio ha la sua famiglia di degenerati cannibali. Poi, con il boom post Texas Chianaw Massacre di Nispel il fenomeno si è rivitalizzato. Però mancava ancora la versione Made in Italy, e ora ce l'abbiamo! L'ho già detto su, l'originalità non è di certo il punto forte del film di Albanesi!

Vabbè, per tutto il resto, mi pare ovvio che a me il film è piaciuto e a te no, dunque ulteriori chilometrici interventi mi sa che non faranno altro che ribadire le posizioni già esposte! Smile

Sentiamo un pò se qualcun altro ha visto il film... anche se, come spesso accade per questi prodotti, siamo sempre troppo pochi a vederli!
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Kakihara
Ithaqua
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MessaggioInviato: Mer, 28 Nov 2007 16:56    Oggetto:   

Bene bene bene...vedo che avete aperto un topic sul film di Albanesi e vedo, per giunta, che sta già generando una discussione parecchio succulenta e corposa! Smile
Io condivido in maniera piuttosto limpida quello che è il pensiero espresso da Krug nei post precedenti. Mi dispiace davvero molto andare contro quello che è il pensiero di Rodan (che nella stra-maggioranza dei casi è sulla mia stessa lunghezza d'onda) ma questa volta devo farlo.
Sicuramente "Il Bosco Fuori" di Gabriele Albanesi non è un film imperdibile, esente da pecche e non è nemmeno la migliore produzione horror indipendente nel panorama cinematografico italiano (Bianchini continua a restare sette spanne sopra tutti) ma ciò non significa che non sia un film godibilissimo. Io l'ho apprezzato molto come film e perciò sono pronto a difenderlo.
Aggredirlo muovendoli delle accuse come la pochezza di contenuti, scene ridicole e sottoporlo a (insensati)paragoni con filmoni che hanno goduto di un budget consistente mi sembra davvero eccessivo; tutto questo non perchè voglio difenderlo a tutti i costi ma perchè dobbiamo renderci conto che abbiamo a che vedere con un film indipendente realizzato con quattro spiccioli, da un giovine esordiente per di più; non è certo facile realizzare un buon prodotto (seppur semplicemente sufficiente) quando non c'è nessuno che crede nel tuo progetto e che è disposto a mollarti qualche verdone per cavartela durante le riprese. Albanesi però, con mille difficoltà (perchè conosco quelle che sono le difficoltà che si presentano al momento del ciak), è riuscito a generare comunque un prodotto di tutto rispetto. Poi accusarlo di sfruttare delle idee vecchie mi sembra ancor più fuori luogo per due motivi: uno, come diceva anche Krug, quello della famiglia degenerata è un tema che è stato riproposto sempre in maniera costante e in diverse salse; due, è evidente che la scelta di questo tema è stata dettata dalla passione personale del regista che intende omaggiare dei capisaldi del cinema di genere (“Non aprite quella porta”; “L’Ultima casa a sinistra”). Una simil cosa io, anziché criticarla, l’apprezzo poiché dimostra che Albanesi ha una buona cultura in campo e, soprattutto, una vera passione per il genere.
Altro motivo di difesa del film è la bellissima regia: Albanesi si muove benissimo dietro la m.d.p. e riesce a conferire all’opera un certa personalità (tante le zoomate vertiginose, inquadrature strette ecc ecc), qualità questa che molti registi affermati e lodati non hanno.
Non so cos’altro aggiungere….secondo me “Il Bosco Fuori” è un prodotto estremamente valido capace di dimostrare che, a rovinare il cinema horror italiano, non è la mancanza di idee e buona volontà ma, come tutti ormai sappiamo, la schifosissima distribuzione che non crede in certi prodotti Wink .
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Rodan75
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MessaggioInviato: Mer, 28 Nov 2007 20:38    Oggetto:   

Kakihara ha scritto:
sottoporlo a (insensati)paragoni con filmoni che hanno goduto di un budget consistente


Ancora con questa storia?

Ok, Fulci e Soavi giravano dei kolossal. Alta tensione è il film più costoso della storia del cinema francese. Diffidate di chi vi dice il contrario.

EDIT: Vabbé, non mi piace buttarla sullo sfottò, però davvero trovo le vostre argomentazioni molto superficiali e, permettetemelo, tese unicamente a giustificare l'esistente.
Ma ritenete davvero che un prodotto del genere possa dirsi anche minimamente competitivo? Cioè, io questa bravura di regia non la vedo, mi pare un prodotto semi-amatoriale e, lo ribadisco, concettualmente vecchio.
Riprendere un'idea come quella di NAQP non è IN SE' un male, è il fatto che quell'idea non venga minimamente rielaborata (a meno che è rielaborazione metterci i coatti o il bubbone che viene strizzato), come ha fatto il regista di Calvaire o Rob Zombie.

Visto che ci siamo permettetemi un'altra sparata polemica: il vostro atteggiamento è pietistico perché nasce da una considerazione, "siamo un mercato del terzo mondo, dunque quello che ha fatto Albanesi è oro".
Questo atteggiamento non ci farà mai andare da nessuna parte.

A meno che voi non consideriate Il bosco fuori ai livelli di un ottimo prodotto horror. In quel caso è proprio evidente che c'è una visione delle cose troppo diversa dalla mia.

ps: ma starò mica diventando uno pseudo critico tuttologo? Razz
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MessaggioInviato: Mer, 28 Nov 2007 21:04    Oggetto:   

Rodan75 ha scritto:
Kakihara ha scritto:
sottoporlo a (insensati)paragoni con filmoni che hanno goduto di un budget consistente


Ancora con questa storia?

Ok, Fulci e Soavi giravano dei kolossal. Alta tensione è il film più costoso della storia del cinema francese. Diffidate di chi vi dice il contrario.



I tempi in cui Fulci e Soavi giravano film dell'orrore, consentimelo di dirlo, erano altri tempi; il mercato cinematografico funzionava in maniera leggermente differente ed anche i costi/spese non erano molto paragonabili ai costi/spese attuali. Per quanto riguarda il paragone con "Alta Tensione", credimi Rodan, è un paragone davvero improponibile attenendosi ad un discorso di budget. "Il Bosco Fuori" di Albanesi ha avuto a disposizione un budget di 45.000€ (che comunque ok, non è proprio pochissimo!), mentre il film di Aja, "Alta Tensione", ha usufruito di un budget pari a 2.200.000€....mi sembra na bella differenza no?! Razz
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Che ti devo dire Kaki? Il cinema è anche ottimizzare i soldi a disposizione. Se Albanesi ha tratto il meglio dal suo budget vuol dire che non ha talento (d'altronde la creatività non si misura in soldi, e qui creatività non ce n'è). Se invece è stato solamente limitato dai pochi soldi spero che in futuro possa fare qualcosa di meglio.

Io comunque preferisco puntare su altri nomi.
galerius
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OT Ecco un esempio di come dovrebbero sempre svolgersi le discussioni su argomenti che ci vedono in forte disaccordo. Confronto a muso duro, ma sempre con estrema correttezza.
L'Antico vi fa i suoi complimenti. Wink
Grazie, ragazzi !
_______________
- "L'amore per la donna è mobile come la Luna,
l'amore del fratello è saldo come le Stelle !"
- E Caino, allora...?
- Be', Caino...che c'entra Caino ? Caino era 'n delinquente...!
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MessaggioInviato: Gio, 29 Nov 2007 03:47    Oggetto:   

Rodan75 ha scritto:
EDIT: Vabbé, non mi piace buttarla sullo sfottò, però davvero trovo le vostre argomentazioni molto superficiali e, permettetemelo, tese unicamente a giustificare l'esistente.
Ma ritenete davvero che un prodotto del genere possa dirsi anche minimamente competitivo? Cioè, io questa bravura di regia non la vedo, mi pare un prodotto semi-amatoriale e, lo ribadisco, concettualmente vecchio.
Riprendere un'idea come quella di NAQP non è IN SE' un male, è il fatto che quell'idea non venga minimamente rielaborata (a meno che è rielaborazione metterci i coatti o il bubbone che viene strizzato), come ha fatto il regista di Calvaire o Rob Zombie.

Visto che ci siamo permettetemi un'altra sparata polemica: il vostro atteggiamento è pietistico perché nasce da una considerazione, "siamo un mercato del terzo mondo, dunque quello che ha fatto Albanesi è oro".
Questo atteggiamento non ci farà mai andare da nessuna parte.

A meno che voi non consideriate Il bosco fuori ai livelli di un ottimo prodotto horror. In quel caso è proprio evidente che c'è una visione delle cose troppo diversa dalla mia.

ps: ma starò mica diventando uno pseudo critico tuttologo? Razz


Non lo so...Il Bosco fuori davvero non riesco a vederlo come un prodotto tanto disastroso. Se lo prendiamo per quello che è, ovvero un film (semi) indipendente, davvero lo reputo sopra la media, come ti ho già spiegato con vari esempi prima, se lo inseriamo nel panorama "normale" mi sembra comunque un prodotto dignitoso.
Argomentazioni tese a giustificare l'esistente? Certo...e cosa altrimenti! Io posso giudicare, giustificare, argomentare l'esistenete e non l'ipotetico e l'inesistente...come potrei fare il contrario?
Siamo un mercato del 3°mondo e quello che ha fatto Albanesi è oro? No, non siamo un mercato del 3°mondo, ma in quanto a produzioni horror stiamo messi proprio male, come abbiamo anche avuto modo di sostenere su. E quello che ha fatto albanesi non è certamente oro, è puro intrattenimento citazionistico che difficilmente si vede dalle nostre parti ormai da tempo.
Vabbè, rischio di ripetermi però...
A me sta cominciando a balenare un'idea... ma non è che hai preso in antipatia questo film dalla presentazione "provvidenziale" che ne fecero i Manetti al Ravenna Nightamare? Very Happy
No, perchè a parte l'intervento di Kakihara, ho letto diverse recensioni e opinioni in giro per il web si questo film e ne parlano tutti, ma proprio tutti un gran bene! Ma molto più bene di quanto non ne parli io! E non credo che siano tutti parenti e amici di Albanesi! Shocked

P.S. Grazie Galerius! Wink
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Rodan75
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MessaggioInviato: Gio, 29 Nov 2007 12:56    Oggetto:   

Infatti è proprio questo favore che circonda il film a farmi rabbia. Diversamente avrei detto "vabbé, brutto film e amen".

E' il constatare che si ritiene questo come una delle vette a cui possiamo aspirare che mi crea una grande frustrazione, perché vuol dire che questo ci meritiamo. E che il gusto medio si è talmente imbarbarito da non distinguere che questo è un prodotto semi-amatoriale e non certo una "nuova via" all'horror italico.

ps: sostenere l'esistente... io sostengo che possiamo pretendere di più, e meglio. E' questo il concetto.
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