Nel canile delle anime dannate - Mirko Aretini


Autore Messaggio
il_lercio
«Ghoul»
Messaggi: 29
MessaggioInviato: Mer, 21 Nov 2007 12:16    Oggetto: Nel canile delle anime dannate - Mirko Aretini   

La prima notte di prigione difficilmente si scorda.
È una cosa che resta impressa nella mente sia per chi la vive per la prima volta che per quelli che l'hanno già vissuta.
Tra i prigionieri c'é una solidarietà silenziosa. Magari ti deridono o ti sbeffeggiano chiamandoti mammoletta, ma lo fanno unicamente per esorcizzare sé stessi e dimenticare che anche loro, la prima volta, avevano paura. Ridono forte per cercare di coprire quel lamento straziante di una persona che piange, perché non vogliono sentirlo, non vogliono ricordarsi di cosa significa piangere e sentirsi soli e sperduti dietro le sbarre e quelle fredde mura di cemento. Con il tempo pure tu diventerai uno di quelli che sbraita insulti e bestemmie al nuovo arrivato, solo per cercare di non pensare.
La prigione é come una specie di purgatorio, un non luogo che isola le vite dal loro habitat naturale, tenendoti lontano dal mondo di quelli che hanno ancora una loro storia da scrivere.
In cella non hai più nulla da raccontare, condannato all'attesa resa ancora più eterna dalla consapevolezza della pena da scontare. Ognuno porta la sua croce e la storia diventa un ricordo.
Le regole del gioco le si conoscevano molto bene anche prima, chi rischia paga, ma é soltanto arrivati alla cassa che ti accorgi veramente di quello che hai comprato. E qui non c'é nessun "soddisfatti o rimborsati" a darti man forte e l'unica garanzia a cui puoi fare appello é quella della noia che presto diventerà amica anche della paura.
Ma la prima notte, i primi giorni, sei come un bambino al suo primo giorno di scuola. Non sai come muoverti, studi i compagni in cerca di quello che ti sembra più in gamba, stai attento a non pestare i piedi ai più forti e soprattutto ti impegni a obbedire ai maestri. Questi secondini del cazzo che ti pestano a sangue alla prima parola sbagliata e poi ti sbattono un paio di giorni in isolamento a leccarti le ferite, cercando di non spaccarti la testa contro il muro in un momento di pazzia solitaria.
Il problema con loro é che non sai mai come comportarti: Se fai lo spavaldo e lo sbruffone loro ti massacrano, se invece fai capire di avere paura e di non essere uno in cerca di guai, loro ti picchieranno ancora più forte e più selvaggiamente, ridendo e scherzando con i colleghi di lavoro che si sfogano per combattere la noia. Se le prendi e non reagisci, quando esci dall'isolamento sentirai dei cori da stadio intonare nei tuoi confronti "frocio mammoletta" e qualcuno verrà a picchiarti alla prima occasione. Se invece rispondi agli sputi e agli insulti, magari con qualche calcio e pugno, quando uscirai dall'isolamento i secondini te la faranno pagare in qualche modo ma inizieranno ad avere paura di te. Questo é positivo. Lo svantaggio é che qualche compagno di gabbio ti verrà aizzato contro proprio dai secondini, magari per qualche sigaretta e un pò di Marijuana, mentre altri cani rabbiosi inizieranno a scondizolarti intorno proponendoti di fare parte di un gruppo. Mettendoti alla prova come se tu glielo avessi chiesto, e questo significa andare incontro ad altre botte e altri casini. Ma con il sangue e la rabbia potrai evitare di diventare la puttanella di qualcuno, almeno fino a quando non deciderai tu di concederti o di scegliere una preda e farla diventare di tua proprietà. Dunque se finisci dentro per un reato minore finisce che ti trasformi in una bestia e diventi molto peggio di quello che eri quando sei entrato e inizi a sperare di non uscire mai.
Perché fuori ritroverai quella paura della prima volta in un mondo che non senti più tuo, accecato dalla rabbia e dalla violenza.
Tutto ciò che ti circonda ti farà sentire un estraneo e non passerà molto tempo prima che torni in quella che ormai é diventata casa tua, nel canile delle anime dannate. Tornerai ad abbaiare insieme agli altri, i tuoi fratelli, più forte di prima. Mai abbastanza forte però per far sentire il proprio latrato echeggiare oltre quelle mura in cerca di qualcuno che ascolti e colga il messaggio.
Nessuno vuole più ascoltarti dal momento esatto in cui passi il cancello di quelle mura e una volta dentro diventi parte del passato, e smetti anche di implorare aiuto e cercare speranza.
Non te ne frega più niente del passato, ti trasformi in un ricordo e il futuro diventa una fiaba da ripudiare e l'unica cosa che ti interessa é dimenticare il mondo. Sarai come uno stronzo che galleggia nel Water dopo essere stato scaricato, in attesa di venire cancellato giù nello scarico e trovare altri come te con cui condividere i momenti restanti in attesa di estinguersi.
Niente avrà più importanza, svanirà pure il tempo che sembra non passare mai.
Fino a che un giorno, quando sarai in cortile a prendere la tua ora d'aria, ti fermerai a guardare il cielo e troverai l'infinito percepito attraverso un tramonto. Un semplice raggio di sole che manda l'ultimo abbaglio prima di sparire oltre l'orizzonte.In quel preciso istante ritrovi te stesso, torni a quella tua prima notte di pianti e lamenti ma ora ti limiti soltanto a versare giusto qualche lacrima senza bisogno di farsi sentire e vedere dagli altri. E attraverso quell'ultimo barlume, nasce in te il desiderio di trasformarti in abbaglio e portare nuovamente la propria luce oltre quelle mura.
Proprio come il sole farà domani mattina, riaffacciandosi all'orizzonte senza paura di mostrarsi.
galerius
«Fantasma» Fantasma
Messaggi: 2672
Località: Luserna San Giovanni ( TO )
MessaggioInviato: Mer, 21 Nov 2007 13:01    Oggetto:   

Be', non male...
Forse limerei qualche frase qua e là, spezzando qualche periodo un po' macchinoso, ma nel complesso è interessante, anche se non siamo propriamente nel campo dell'horror.
( Solo una nota, scusa se mi permetto : abbaglio vuol sì dire "splendore intenso", ma ormai tutti lo usano - e lo intendono - metaforicamente col valore di "errore, svista clamorosa". Per evitare questo doppio senso ti suggerirei di sostituirlo con barbaglio, o luccichìo )
Grazie, ragazzi !
_______________
- "L'amore per la donna è mobile come la Luna,
l'amore del fratello è saldo come le Stelle !"
- E Caino, allora...?
- Be', Caino...che c'entra Caino ? Caino era 'n delinquente...!
fdecollibus
«Ghoul»
Messaggi: 31
Località: milano
MessaggioInviato: Dom, 25 Nov 2007 13:08    Oggetto:   

Carino! Posso solo darti un consiglio? Sporcalo un po' lessicalmente, magari con qualche espressione dialettale. Non frequento quelli ambienti, ma non credo usino la parola mammoletta.
La situazione è grave, ma non è seria.
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