The Village


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Autore Messaggio
CEROSKY
«Hellboy» Hellboy
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Località: Arezzo
MessaggioInviato: Mar, 02 Nov 2004 13:29    Oggetto: The Village   

Visto ieri,questo film mi ha sorpreso nn poco, un film che mia fatto venire realmente i brividi.Shyamalah costrusce un atmosfewra impareggiabile e capovolge la tipica struttura dell ' horror.il tema portante come in Signs è il dolore e la via per sfuggirne: SPOILER se in Signs il pastore diventava ateo per sfuggire alla perdita di sua moglie, qui i paesani decidono di credere in qualcosa FINE SPOILER e la fiducia in ciò che vediamo .Un film ,che sentendo ìgli spettatori uscire dalla sala "fa schifo", ma io credo che per apprezzarlo richiede una lettura profonda.Insomma nn è il solito film commerciale.
Garrett
«Francis Morgan» Francis Morgan
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MessaggioInviato: Mar, 02 Nov 2004 16:53    Oggetto:   

Io ancora devo vederlo, ma da come ne parlano è un Horror non-Horror..



"In un mondo dove i morti tornano in vita, la parola 'problemi' perde molto del suo significato..."
elvezio
«Abdul Alhazred»
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MessaggioInviato: Mar, 02 Nov 2004 17:20    Oggetto:   

Vevamente è davvevo poco Hovvov, pevò supevbo comunque, cavo.....
Wink
jena.79
«Hydra»
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MessaggioInviato: Mer, 03 Nov 2004 00:57    Oggetto:   

Bene, l'argomento è saltato fuori, sono contenta perché non mi andava di parlarne per prima.
Se un film fosse fatto di fotografie, di atmosfere e di grandi interpreti, Mr Shyamalah sarebbe degno di alcuni premi cinematografici. Purtroppo per lui un film si regge generalmente su una storia, quindi Mr Shyamalah è degno di alcuni "mavaff..." dipinti sui muri di casa.
Si prega chi ha intenzione di vedere questo film di cambiare idea... ehm, volevo dire, di non leggere oltre, perché mi riferirò alla trama.
Questa pellicola è di un'insipienza agghiacciante - IMHO naturalmente Wink... Fin da subito chiunque si chiede: "Ehm, mi scusino, per quale motivo fondare una colonia nei pressi di orride, sanguinarie e gigantesche creature innominabili?". Prima risposta: un patto di sangue tra i fondatori e le creature. Sarebbe stato un horror; scontato, d'accordo, ma se girato bene poteva venirci fuori qualcosa di terrorizzante. Secondo: le creature non esistono, ed i fondatori del villaggio nascondono un orribile segreto. Da qui, poteva partire un ottimo thriller: fatti di sangue nel passato di questi bravi guaglioni, i figli che scontano i peccati dei padri, la verità che viene a galla e porta un cambiamento ma anche una distruzione, eccetera eccetera.
Ma no, perché limitarsi a costruire una buona storia? Perché non eccellere nel manierismo, perchè non prendere per i fondelli gli spettatori?
Mi dispiace, ma "horror" non significa "una bella colonna sonora". Non significa nemmeno "spezziamo qualche ramo nei boschi". Orribile ed ingiustificato il fatto che la creatura che insegue la ragazza (sorry, non ho memoria per i nomi) sia poi Adrian Brody: che bisogno c'era di rovinare l'unico momento di vera paura per dare una spiegazione stupidamente razionalista?
Elvezio nella bella recensione che m'ha spinto a vedere questo film (colpa tua! Wink) ha sottolineato il "messaggio", la rappresentazione della pervasività della paura nella nostra società, l'inutilità di sfuggirle e la necessità di affrontarla e superarla. Sì, va bene, tutto questo c'era ma quasi incidentalmente: se il regista voleva dare questo senso alla sua pellicola, ha sbagliato mira. La banalità della messinscena (la fondazione che "copre" la comunità, la contemporaneità mascherata ecc.) è tale da offuscare qualsiasi buona intenzione.
Credo sia uno dei film più brutti che io abbia mai visto al cinema.
'notte
jena
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elvezio
«Abdul Alhazred»
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MessaggioInviato: Mer, 03 Nov 2004 08:13    Oggetto:   

100 teste 100 film, nessun problema...

Per me è una delle migliori pellicole dell'anno, quanto avevo da dire l'ho già detto nella rece, una seconda visione me lo conferma. Riguardo l'horror avevo già detto che ce n'era poco ma bisognna anche saperlo cercare al di fuori di mostri e sangue, e lo dice uno che ama gore e splatter...

Shyamalan ha sempre diviso il pubblico e la critica, il 90% dei critic americani ti sta dando ragione, jena...
Cool
Drachen
«Abitatore del Profondo»
Messaggi: 212
MessaggioInviato: Mer, 03 Nov 2004 09:43    Oggetto:   

elvezio ha scritto:
100 teste 100 film, nessun problema...

Per me è una delle migliori pellicole dell'anno, quanto avevo da dire l'ho già detto nella rece, una seconda visione me lo conferma. Riguardo l'horror avevo già detto che ce n'era poco ma bisognna anche saperlo cercare al di fuori di mostri e sangue, e lo dice uno che ama gore e splatter...

io invece mi allineo con elvezio.
pur non gridando al capolavoro mi ritrovo in quanto scritto nella recensione.
non so (non credo) che ci sia anche una lettura politica/sociale nel film ma sicuramente uno spettatore sensibile non può che cogliere delle similitudini fin troppo evidenti.
per me è un pregio che Shyalaman si sia mantenuto al di fuori dei clichè di "genere", non un difetto.
Smile
CEROSKY
«Hellboy» Hellboy
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Località: Arezzo
MessaggioInviato: Mer, 03 Nov 2004 15:13    Oggetto:   

Il vero orrore in questo film è rappresentato dallo spaesamento che provoca nello spettatore.Diciamo che è un horror inusuale, visto che spesso la paura nei film è provocata dalle cose materiali (budella,mostri, ecc...), qui invece la provoca l ' atmosfera.
OdhenMaul
«Segugio di Tindalos»
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MessaggioInviato: Mer, 03 Nov 2004 16:05    Oggetto:   

Signori, mi premerebbe una spiegazione alquanto spolilerante (occhio a non leggere oltre se non volete guastarvi la visione); io il film l'ho visto solo una volta, ma non riesco ad aspettare di vederlo una seconda per dirimere il dubbio che mi dilania: durante la festa del matrimonio qualcuno (nessuno degli anziani) ammazza gli animali e li sparpaglia per il villaggio, secondo la spegazione data alla fine dovrebbe essere il matto... ma lui non era alla festa del matrimonio con gli altri? Non so, mi pare di ricordarlo in diverse scene, e poteva davvero fare quel casino tutto da solo? E che fine fanno le pelli degli animali?
Grazie.
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jena.79
«Hydra»
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MessaggioInviato: Gio, 04 Nov 2004 12:14    Oggetto:   

OdhenMaul ha scritto:
durante la festa del matrimonio qualcuno (nessuno degli anziani) ammazza gli animali e li sparpaglia per il villaggio, secondo la spegazione data alla fine dovrebbe essere il matto... ma lui non era alla festa del matrimonio con gli altri? Non so, mi pare di ricordarlo in diverse scene, e poteva davvero fare quel casino tutto da solo? E che fine fanno le pelli degli animali?
Grazie.


No, la spiegazione che viene data dal pastore è che quel macello l'ha fatto qualcuno degli anziani che, diciamo, s'è lasciato prendere la mano. Il mattacchione solo alla fine, rinchiuso nella stanza del silenzio dopo aver pugnalato l'amico, ha trovato sotto le assi del pavimento il costume da Creatura, ed ha seguito cappuccetto rosso nel bosco. Precedentemente, tutte le manifestazioni delle Creature erano opera degli anziani.

L'idea di pensarla come il 90% di qualsiasi insieme umano mi mortifica grandemente, re Elv... Crying or Very sad Se non mi siedo dalla parte del torto mi sento scomoda, ahimé Evil or Very Mad !
jena
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OdhenMaul
«Segugio di Tindalos»
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MessaggioInviato: Gio, 04 Nov 2004 13:02    Oggetto:   

jena.79 ha scritto:
Precedentemente, tutte le manifestazioni delle Creature erano opera degli anziani.


Su questo non ci piove, ma a me pareva di aver capito diversamente circa i macelli: lo stesso capo sostiene che "probabilmente" fossero opera di qualcuno degli anziani, ma, se così era, perchè gli stessi anziani ne sembravano sconcertati... non lo so, mi sa che non torna niente in questo film, o mi sono perso più di quanto credessi... forse il colpo di sonno che mi ha assalito nel mezzo?
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elvezio
«Abdul Alhazred»
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MessaggioInviato: Gio, 04 Nov 2004 13:32    Oggetto:   

Jena, davvero preferisci essere dalla parte del torto? Io invece preferisco, di solito, trovare riscontro nel pensiero degli altri, vedere che le mie valutazioni corrispondono con quelle del pubblico, quando, come nel caso di The Village, mi trovo a pensarla come una minoranza stretta non sono convinto del tutto, penso sempre mi sia sfuggito qualcosa. Non che modifichi il mio pensiero per assecondare la gente, anzi, però non mi piace far parte di elite, minoranze, intellighenzie e altre ciurme...
Se il film non è piaciuto a tanta gente e io invece l'ho gradito può benissimo darsi che ci abbia scorto delle cose in più che in realtà sono solo nella mia testa, lo rivedrò ancora per confermare alcune opinioni...

Oltre a quanto detto in sede di recensione trovo che The Village sia anche un bel saggio sulla visione (e quindi sul cinema, come spesso, forse troppo, accade da troppo tempo, blame it on the New Hollywood), chi guarda con poca attenzione non si accorge che il mostro è in realtà solo un'impostura, chi ha invece un modo diverso di vedere (la cieca) andrà più avanti di molti altri (ma infine travisa anche lei, no?)... Il tutto perfettamente in linea con quel filo rosso che da Hitchcock conduce a Dario Argento (e i suoi specchi) fino a De Palma (teorico estremo della visione...).

Trovo anche limitativo e travisante identificare un "film" con la "storia" e anzi secondo me un film è composto da così tanti elementi che il contenuto/trama/sceneggiatura riveste la sua importanza ma limitata e di un peso "diverso" a seconda delle pellicole, degli intenti dell'autore ecc ecc... Suono, musica, costumi, trama, recitazione, regia, montaggio, scenografia... Mamma mia, davvero troppi elementi per dare importanza prevalente a uno solo nella valutazione di un film. Ci sono registi che la pensano come me (Lynch, Cronenberg, Bunuel e tanti altri). Questo non significa che siano autorizzati e santificati i buchi di sceneggiatura come modus operandi, qualche settimana fa ho visto per esempio Alien contro Predator: stabilisco con il regista il patto di credere all'alieno e ai predatori, credo anche a Raoul Bova come archeologo esperto, ok, ma quando mi piazzano una tipa fuori, nell'Antartide, di notte, col vento in MAGLIETTA per parecchi minuti mi viene da piangere... Carpenter aveva pensato bene di far indossare ai suoi dei bei giubbottoni pesanti... Ok, con il giubbotto non si vedono i capezzoli... Forse ho capito il perchè della scelta!...

Poi vedi, la cosa bellissima è che si tratta davvero di de gustibus e nell'assistere a un film, purtroppo per i vari critici che se la tirano, conta primariamente l'emozione e l'intrattenimento, quindi ogni parere vale uguale, anche se i tizi che hanno studiato cinema, hanno visto 20.000 pellicole e sanno cosè l'avid o la saturazione, mettono parole come diegesi ecc ecc vorrebbero il contrario...

Il bello dei forum e delle varie critiche, l'ho già detto, è che aiutano la visione e la decisione, dopo dieci volte che uno si trova d'accordo con le mie valutazioni di film ha un buon mezzo per decidere se un film futuro gli piacerà o meno e potrà salvare qualche euro, stessa cosa al contrario, se una persona dieci volte su dieci si trova in disaccordo con me avrà comunque un buon mezzo decisionale, si svolge comunque un servizio nel bene e nel male, e quello è la cosa a cui miro, svolgere un servizio utile, a comprendere, a fornire vie interpretative o semplicvemente ad aiutare a non spendere 7 euro. Io stesso, se sono indeciso su un film e Kezich ne parla bene mente Ffi ne parla male non ci vado perchè mi trovo in linea con Fofi piuttosto che con Kezich... Altri critici, purtroppo, usano le recensioni come mezzi per esprimere il loro narcisismo (una volta a un cineforum ho sentito un critico famosissimo, diciamo uno che scrive dizionari del cinema, dire a uno del pubblico "Lei non capisce niente, il film è così perchè lo dico io che sono XXXX". " Ti rendi conto?)...

[/quote]
jena.79
«Hydra»
Messaggi: 810
MessaggioInviato: Ven, 05 Nov 2004 00:28    Oggetto:   

elvezio ha scritto:
Jena, davvero preferisci essere dalla parte del torto? Io invece preferisco, di solito, trovare riscontro nel pensiero degli altri, vedere che le mie valutazioni corrispondono con quelle del pubblico, quando, come nel caso di The Village, mi trovo a pensarla come una minoranza stretta non sono convinto del tutto, penso sempre mi sia sfuggito qualcosa.


Non so se il mio star bene dalla parte del torto sia elitario; in un certo senso sento sempre puzza di bruciato nelle ovazioni così come nelle condanne plebiscitarie, e quando mi piace ciò che piace a tutti temo che ciò sia dovuto ad un inganno dell'artista e di conseguenza ad una mia mancanza critica.
Perciò, sono sempre un po' in ritardo sui consumi culturali, perché non mi avvicino se non raramente ad un autore, quando piace a tutti. Ciò vale indifferentemente, pensa te, per Pennac e per Palahniuk (comunque si scriva).
Comunque, la parte della ragione non è necessariamente quella della massa, quella del torto dell'intellighentzia (c'ho aggiunto una t perché fa più russo e cattivo). Spesso è il contrario: vogliamo parlare di Wu Ming?
In generale ammetto che i miei giudizi siano figli di un'inconsistenza culturale. In realtà non ne so molto di nulla, e di cinema sono tutt'altro che ferrata, e dev'essere per questo che trovo insostenibili Grandi Maestri da tutti venerati (non faccio nomi perché mi vergogno profondamente). Nel mio privilegiare la storia, la trama, la narrazione, la parte del leone la fa proprio la mia incapacità a valutare e dare il giusto peso (la fiera del sinonimo, olé) alla "tecnica": dalla ripresa alla fotografia a tutto ciò che struttura il linguaggio cinematografico.
Però, insomma, non si può mica sapere tutto.
Poi dipende. "Mulholland Drive" sono ancora lì che me lo sogno, ogni tanto. Dare importanza alla storia non significa avere bisogno di una trama lineare ed elementare alla Austen; significa aspettarsi che chi racconta abbia per lo meno la capacità di stringere con me un patto di, come si diceva, "sospensione dell'incredulità" a cui può far fede dall'inizio alla fine. Si può anche fare con un film surreale e dadaista. Non ammetto i trucchetti, le "serrate" e le scorciatoie.
Ma m'è tornata la febbre, quindi sbavo qualche bacino della buonanotte e striscio a letto.
jena
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Francesco Cortonesi
«Hydra»
Messaggi: 718
Località: Arezzo
MessaggioInviato: Mar, 16 Nov 2004 11:10    Oggetto:   

Buon film per quello che mi riguarda.
Sembra un episodio più lungo di "Ai confini della relatà", e questo gia lo torvo particolarmente interessante. L'atmosfera è ottima e l'unica scena che non ho apprezzato
SPOILER
è il rallenty in cui lui "salva" lei e si rifugiano in cantina.
FINE SPOILER
Senza dubbio è un film da vedere , le scene nel bosco fanno paura e tutto sommato nasconde più significai di quanto si possa percepire in un primo impatto.
Certo Shaylaman non è uno dei mie registi preferiti, ma se non altro è uno dei pochi che al cinema usa il colpo di scena(cosa invece abusata in letteratura)particolarmente intelligente.
Da vedere

Sinceramente vostro
deadtoday

www.filmhorror.com
www.deadbutteerflies.it
Non c'è speranza
taddeoepumaye
«Cittadino di Innsmouth»
Messaggi: 53
Località: Firenze, Italy
MessaggioInviato: Mer, 17 Nov 2004 21:34    Oggetto:   

Il vero problema è che the Village E' un episodio stile Twilight Zone allungato a dismisura e come tale alla fine stancante... Shamaylan non può fare tutti i suoi film uguali agli altri... ed è un peccato perché il film alla fin fine potrebbe anche essere una sorta di capolavoro - l'idea di fondo mi ha fatto impazzire, ma per arrivarci ho durato fatica a non addormentarmi...
"Dammi un po' di zucchero, Baby"
Toshio
«Ghoul»
Messaggi: 27
Località: Padova
MessaggioInviato: Mer, 17 Nov 2004 22:39    Oggetto:   

Ho visto The Village due volte, due sere di seguito: l'ho trovato una delle poche pellicole intelligenti dell'anno, anche se non so a che genere appartiene. I temi fanno rabbrividire, anche per l'eleganza con cui A parer mio è penalizzato dal trailer che lo fa sembrare un horror a tutti gli effetti.
(Perché hanno fondato quella comunità circondati da mostri? Ma in sala ci siete stati fino alla fine?!)
Ottima la colonna sonora. Appropriata.
Non mi dilungo nei pareri, sottoscrivo quanto già detto dal grande Elvezio.

Andatelo a vedere, questo è cinema!
Io sono tutti gli uomini, e nessuno.
Sono dappertutto, e in nessun luogo.
Io sono Darkman.
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