Impiccali più in alto!


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Autore Messaggio
HorrorMagazine
«Dagon»
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MessaggioInviato: Mer, 19 Mag 2004 21:20    Oggetto: Impiccali più in alto!   

Impiccali più in alto!

Leggi l'articolo.
faXio paXio
«Ospite»

MessaggioInviato: Mer, 19 Mag 2004 21:20    Oggetto: allora?   

ma come ci si scandalizza ancora? proprio in questi giorni i giornale e le TV ci propinano immagini vere e assai crude e esiste ancora qualcuno che si scandalizza per una rappresentazione così finta (io l´ho vista dal vivo)!! ma quanta ipocrisia in questo mondo! a me l´opera non dice nulla, l´artista ha fatto cose molto più belle, ma almeno imparate a rispettare l´arte!
Ospite
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MessaggioInviato: Mer, 19 Mag 2004 21:31    Oggetto: Re: allora?   

faXio paXio ha scritto:
ma come ci si scandalizza ancora? proprio in questi giorni i giornale e le TV ci propinano immagini vere e assai crude e esiste ancora qualcuno che si scandalizza per una rappresentazione così finta (io l´ho vista dal vivo)!! ma quanta ipocrisia in questo mondo! a me l´opera non dice nulla, l´artista ha fatto cose molto più belle, ma almeno imparate a rispettare l´arte!


La pensiamo allo stesso modo. Ma... ti ha dato fastidio qualcosa dell'articolo?
luna
«Mi-Go»
Messaggi: 419
MessaggioInviato: Gio, 20 Mag 2004 02:03    Oggetto:   

Sono favorevole a questa arte estrema,sicuramente la rappresentazione in questione è parecchio scioccante ,ma,proprio per questa sua crudezza porta a riflettere chi la guarda,insomma non credo che la vista di 3 bambini impiccati susciti indifferenza,come purtroppo invece accade verso situazioni reali,e non artisticamente rappresentate.
Ospite
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MessaggioInviato: Gio, 20 Mag 2004 07:28    Oggetto:   

luna ha scritto:
Sono favorevole a questa arte estrema,sicuramente la rappresentazione in questione è parecchio scioccante ,ma,proprio per questa sua crudezza porta a riflettere chi la guarda,insomma non credo che la vista di 3 bambini impiccati susciti indifferenza,come purtroppo invece accade verso situazioni reali,e non artisticamente rappresentate.


Giusto! Si è sempre preferito censurare la rappresentazione piuttosto che affrontare l'evento reale. Il perché è semplicissimo: ce lo ricorda, ce lo mostra, ci spinge a riflettere. E non sia mai! Oggi nessuno deve ricordare, vedere, pensare! Tutti in riga! Un-due, un-due, a vedere Natale sul Nilo e il Grande Fratello!
Scusate il mio massimalismo, ma talvolta non posso trattenermi.
medea
«Henry Armitage»
Messaggi: 1226
MessaggioInviato: Gio, 20 Mag 2004 16:29    Oggetto:   

CONCORDO!!!! (c'è già stata una discussione in questione Question ...e ho già detto fin troppo)... Wink
Di tutto ciò che vive e ha intelligenza, noi donne siamo la creatura più infelice

(Euripide, Medea)
X
«Segugio di Tindalos»
Messaggi: 173
MessaggioInviato: Ven, 21 Mag 2004 17:17    Oggetto:   

Mah, io l'installazione (con annessa dis-installazione) l'ho vista in tv, e devo dire che per quanto mi ritenga aperto a ogni nuova istanza artistica, quell'abominio tutto era fuorché arte. Mi sembra che tutto, oggi, ricada nella distinzione tra conformismo e anticonformismo. Personalmente vedo troppi volti schierati (infiltrati) sotto le bandiere di quest'ultima schiera per il gusto di provocare, certo, ma anche e soprattutto per ricavarne il maggior ritorno di immagine possibile. Mi sembra che sia il senso dell'operazione inscenata da questo sedicente artista.

Non dico che l'arte dovrebbe essere bella, ma se non è bella un'opera d'arte deve essere come minimo sublime. Si prenda il caso delle folli sculture gigeriane. Sfido chiunque a giudicarle belle, ma dubito che un solo "spettatore" non avverta un brivido di inquetudine percorrergli le ossa, mentre si immerge in quelle assurde fusioni di carne e metallo, in una rappresentazione assoluta della transustanziazione (con relativa spersonalizzazione, in una efficace esibizione della minaccia alienante dei nostri tempi). Questo perchè Giger è un artista, e le sue visioni da incubo sono opere d'arte e hanno il potere di attingere direttamente al serbatoio dell'inconscio collettivo, lo stesso non può dirsi per tre fantocci impiccati davanti ad una scuola.

Personalmente condivido pienamente lo slancio del disoccupato che s'è pure fracassato la faccia per smontare un tale scempio, un'offesa non all'arte - o almeno non solo - bensì alle facoltà critiche del cittadino. Se vogliamo, la vera d'opera d'arte è stata proprio lo smantellamento di questo insulso baraccone degli pseudo-orrori...

X


Ultima modifica di X il Ven, 21 Mag 2004 18:32, modificato 1 volta in totale
Ospite
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MessaggioInviato: Ven, 21 Mag 2004 17:54    Oggetto:   

X ha scritto:
Personalmente condivido pienamente lo slancio del disoccupato che s'è pure fracassato la faccia per smontare un tale scempio, un'offesa non all'arte - o almeno non solo - bensì alle facoltà critiche del cittadino.


Credo che Cattelan intendesse proprio sollecitare le facoltà critiche del cittadino (anche per averne un ritorno di immagine, questo è ovvio), che tanto per cambiare ha reagito "distruggendo" (e lo dico credendo, ormai, che facesse tutto parte di un piano accordato in precedenza).
Ho sottolineato nell'articolo il divario che oggi esiste tra arte e pubblico; purtroppo, ancora troppo spesso, quel che ci aspettiamo dall'arte è bellezza e, in proposito, ho già detto la mia in un altra discussione. Che l'arte sia sempre stata provocatoria non lo scopro certo io, e che ogni provocazione sia fatta su misura per la "pubblica opinione" a cui si rivolge nemmeno. Oggi consideriamo i quadri di Otto Dix arte e nessuno sogna di mettere in discussione la cosa: eppure, quanto Dix era in vita, prendeva pedate nel deretano da tutti, e numerose sue opere sono state bruciate sul rogo del "benpensare" perché giudicate "degeneri". Stesso discorso per tanta body art e performance art degli anni 70. E tante pedate sono state date anche a Giger, che in troppi - ancora - si rifiutano di considerare un artista e definiscono un illustratore (come se una frase del genere avesse il benché minimo senso, boh! Shocked ).
Insomma: anche volendo non potrei prendere una posizione "a caldo". Ma non mi sento di condividere lo scandalo perché di scandalo, secondo me, non si può nemmeno parlare. Penso infatti che Cattelan non abbia insultato nessuno, né vilipeso oppure oltraggiato alcunché. Non ha usato nudità, messaggi volgari, gretta e insultante "ruttoneria e scoreggeria". Ciò che un po' mi fa paura è un paese che distrugge un'opera con tre bambini dal volto impassibile impiccati a un albero e accetta supinamente la "ruttoneria e scoreggeria" quotidiana propinata coi vari Grandi Fratelli o film d Vanzina. E (ancora) scusate se suono un po' banalotto.
X
«Segugio di Tindalos»
Messaggi: 173
MessaggioInviato: Ven, 21 Mag 2004 18:07    Oggetto:   

La "ruttoneria e scoreggeria" è la cifra stilistica di questo paese. Nella sua sfera gravitazionale ricadono le boiate propinateci puntualmente ogni anno da Vanzina, Parenti & Co., il Grande Bordello Televisivo, il salotto confederato di Vespa e la variegata casistica umana assemblata ad hoc del Costanzo Show, la gran stupideria mediatica della De Filippi e la mostra delle pretenziosità di Bonolis, la bagarre politica fomentata da una Maggioranza (caso più unico che raro) che invece di governare una nazione si accontenta di screditare un'opposizione già di suo improponibile, le canzonette che non fanno male a nessuno e i decaduti vip che per assaporare ancora una sera l'adrenalina di uno pseudo-successo si lasciano allegramente torturare davanti agli occhi increduli di milioni di spettatori. Per tornare ad un'altra discussione, questa secondo me è pornografia. Qualcosa di sporco, di insulso e banale, che però non fa male a nessuno.

L'arte vera dovrebbe far parlare di sè per quello che rappresenta, e non per il semplice capriccio dell'autore. Un artista è davvero tale quando scopre le debolezze della realtà, e spietatamente le mette a nudo. Arte è anche un reportage sulla guerra. Di recente RaiTre ha trasmesso tre minuti di un bombardamento al napalm sulle risaie del Vietnam, con la musica dei Papas and Mamas in sottofondo... quella secondo me è arte: brucia i nervi, scuote le viscere. Vedi donne e bambine scappare tra le fiamme che si mangiano un villaggio, ma tu non puoi smetterla di sentire l'adrenalina scorrerti a fiotti nelle vene. Quel documentario metteva l'uomo di fronte alla sua vera natura.

Tre fantocci impiccati davanti a una scuola servono solo a fornire un palliativo per la coscienza sporca di un popolo.

X
Ospite
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MessaggioInviato: Ven, 21 Mag 2004 18:15    Oggetto:   

X ha scritto:
Tre fantocci impiccati davanti a una scuola servono solo a fornire un palliativo per la coscienza sporca di un popolo.


Forse hai ragione. Forse era quanto desiderava comunicare Cattelan. Forse il vero palliativo è stato offerto dalla distruzione dell'opera. Forse è stato solo un rito apotropaico, in cui tutti erano d'accordo: Cattelan nel mostrare un fantoccio del male e l'uomo comune nel distruggere tale fantoccio. Eliminata l'effigie del Diavolo, il Diavolo è stato allontanato, e tutti possono tornare al Grande Fratello pensando che tre bambini sono stati salvati, e se altrove si impicca davvero... poco importa. Rolling Eyes
La cosa si fa interessante. Che ne dici, X?
X
«Segugio di Tindalos»
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MessaggioInviato: Ven, 21 Mag 2004 18:25    Oggetto:   

E' diventata interessante solo dopo che l'operaio l'ha tirata giù, spalmandosi sul catrame. Il suo sangue essiccato sull'asfalto, i lembi di pelle spazzati via dal vento mi hanno affascinato molto più dell'opera rimossa. Come ho già detto, la rimozione - il gesto sublime di un "uomo comune" esasperato - è stata l'autentica espressione dell'arte.

Se non altro, l'installazione del pubblicitario veneto ha assolto a una non indifferente funzione mitopoietica (catartica, mi spiace, direi proprio di no...).

In amicizia,
X
Ospite
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MessaggioInviato: Ven, 21 Mag 2004 18:45    Oggetto:   

X ha scritto:
Se non altro, l'installazione del pubblicitario veneto ha assolto a una non indifferente funzione mitopoietica (catartica, mi spiace, direi proprio di no...).


Infatti si potrebbe considerare catartica solo la somma "installazione + disinstallazione". SE Cattelan e l'Uomo Comune avessero agito in comune accordo (e non dico che l'abbiano fatto) allora ci troveremmo di fronte a un esempio di rito tribale per l'uomo moderno (quindi mitopoietico) con chiarissima funzione apotropaica: in fondo tutti gli attori sono al posto giusto, dal Cattelan-Diavolo-ricco-emigrante che abbatte il Papa sotto un meteorite e impicca poveri fanciulli, al Sano Uomo di Tutti i Giorni, l'italiano "bravagente" disoccupato, che libera i bambini impiccati dal Diavolo. Ecco servita in diretta su "Verissimo" la panacea tutta italiana per lo shock causato da Abu Ghraib. Rolling Eyes
X
«Segugio di Tindalos»
Messaggi: 173
MessaggioInviato: Ven, 21 Mag 2004 18:50    Oggetto:   

Sarebbe bello, davvero.

Ma insisto che a mio parere quell'installazione NON ERA arte.

X
Ospite
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MessaggioInviato: Ven, 21 Mag 2004 18:55    Oggetto:   

X ha scritto:
Ma insisto che a mio parere quell'installazione NON ERA arte.


Quindi, anche a te la domanda di rito:
cos'è l'arte?
Wink

(non leggerla come una provocazione, è solo che trovo i tuoi interventi decisamente interessanti, e sono curioso).
X
«Segugio di Tindalos»
Messaggi: 173
MessaggioInviato: Ven, 21 Mag 2004 22:31    Oggetto:   

Ci ho pensato su (non che abbia trascorso tutte queste ore a sbrogliare la matassa dei miei pensieri, intendiamoci...) e dopo l'ennesima variazione sono giunto alla seguente conclusione.

L'arte è qualcosa che:

a) veicola un messaggio, a prescindere dai canoni estetici del momento (forse un tempo la forma giocava un ruolo centrale, al momento forma e sostanza sono del tutto svincolate)

b) non si pone fine, perché essa stessa è un fine.

L'illuminazione mi ha colto sulla strada per casa... Adesso sono in vena di rivelazioni...

Cordialmente,
X

PS: Da notare che, guarda caso, secondo la mia illustrissima definizione, i tre fantocci impiccati non sono arte (il fine dell'opera era far parlare dell'artista...)
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