Visto finalmente tin tin e il segreto dell'unicorno.
Io ero già un fan del cartone animato, quindi riponevo grandi speranze in questo film. Speranze che sono state soddisfatte e anche di più: Tin tin m'è piaciuto DA MATTI!
Un mini/maxi gioiello, un capolavoro di tecnica e divertimento talmente scorrevole, divertente ed appassionante che l'unico suo difettuccio, (un finale forse un pò affrettato), è leggermente acuito dal fatto che, almeno personalmente, avrei voluto che il film durasse ore e ore all'inverosimile.
Per il resto, la fedeltà e gli omaggi alla fonte originaria ci sono tutti, Spielberg completa il lavoro egregiamente aggiungendo la sua energia cinetica nel girare certe scene, unita ad una classe che persino i suoi più grandi detrattori dell'ultim'ora non potranno negare, pena essere tacciati di pura insistenza da haters della domenica: Tin tin è un profluvio di inquadrature e giochi di camera raffinatissimi, idee e soluzioni visive geniali e virtuose fatte di specchi, rifrazioni e campi sequenza semplicemente madornali. Questo senza che Spielberg si lasci mai scappare la mano in momenti registici stucchevoli (come invece è accaduto più di una volta a Zemeckis). Ogni scena, anche la più audace e virtuosa, è puro stile registico (in un paio di momenti BADILATE di stile registico ) al servizio della storia e dello spettacolo per lo spettatore. Sempre.
Ogni fedele "subalterno" di Spielberg qui da il suo meglio insieme a lui, compreso Williams che nonostante non inventi un tema portante da "fischiettare" (come si son lamentati alcuni... ma chissene frega? io poi non so fischiare ), mixa suggestioni alla indiana jones con sonorità di armonica in sottofondo, per creare un collage musicale che richiama all'avventura e al tempo stesso omaggia con garbo e classe l'origine Belga del fumetto/cartoon.
Zeppo di scene mirabolanti e momenti slapstick divertenti e originali (il borsaiolo zelante, i poliziotti pasticcioni, l'allucinante cantante lirica italiana... per non parlare poi delle trovate rozzissime e "alcoliche" di Haddock stesso), quando non è impegnato a sbalordire e catturare la fantasia, tin tin è anche capacissimo di far ridere tranquillamente.
Inoltre lancio lodi alla ormai famigerata Weta digital, che rende questo tin tin un vero miracolo visivo, per quanto mi riguarda stupefacente tanto quanto avatar, non di meno: ogni dubbio e perplessità che aveva giustamente sollevato la performance capture usata da zemeckis viene letteralmente spazzato via dal fatto che Tin tin rende evidente una semplice presa di coscenza: la performance capture va usata ricordandosi che la recitazione di un attore anche se digitalizzato deve essere sempre in primissimo piano, (come in questo caso, o in gollum, o in Avatar), non deve assolutamente venire coperta da strati e strati di pelle e ciccia finta come gomma lucida, animata "a parte" seguendo un concetto di iper-realismo computerizzato tanto ricercato quanto freddo (Cristmas carol/beowulf docet).
In questo caso, si è trovato un connubio di stili praticamente perfetto, che mixa costantemente una costruzione di ambienti dettagliatissimi e a tratti fotorealistici con uno stile di personaggi, colori e look generale molto "morbido", pastello, arrotondato;
Ne esce così un mondo cartoonesco e al tempo stesso sbalorditivo nel suo realismo, che pare possibile toccare con mano, così come pare plausibilissimo sfiorare le espressioni emotivissime dei personaggi, tutti caratterizzati egregiamente: La recitazione di Jamie bell esiste e si vede attraverso tin tin. La recitazione di Andy serkis esiste e a sua volta è visibilissima nelle animazioni del fantastico e pasticcione Haddock, al punto che io ho riconosciuto al 100% le tipiche espressioni e il modo di recitare distintivo di Serkis osservandone gli splendidi primi piani.
La weta al momento è l'unica in grado di usare questa tecnica creando personaggi al 100% vivi.
Non c'è riuscita la compagnia di Zemeckis; ci è riuscita talvolta, ma non sempre, la ILM (che comunque in questo campo segue a ruota); non c'è ASSOLUTAMENTE riuscita la disney digital in tron legacy con il volto del flynn ringiovanito... La weta per ora è il top dell'animazione digitale/recitativa perchè ha capito dove sta il "cuore" di tale tecnica.
Ultimo appunto sul 3d che mi son dovuto sciroppare perchè la proiezione in 2d era alle 18... che dire: non malfatto, ma "leggero", e quindi un tantino superfluo. Come molti altri. Io poi continuo a trovare che il 3d nelle scene buie crei brutti "aloni" qua e là che mi fanno venire voglia di usare lo smacchiatore chanteclair sullo schermo. Fortuna vuole che questo film sia coloratissimo e solare per il 99% della sua durata, e quindi la cosa l'ho notata giusto in 2 scene 2. Comunque sia, non vedo l'ora di gustarmelo NON in 3d, posssibilmente in blu ray, per gustarmi tutta la nitidezza e la solarità che il 3d immancabilmente affievolisce.
Bòn, ho scritto troppo ma volevo sviscerare per bene un film che m'è piaciuto un sacco. Prego e spero che gli incassi permettano di continuare il progetto a 2 mani con Jackson (a proposito, qualcuno sa come sta andando a incassi?).
voto 9.

Al cinema!

Ok, parto con le sbavature: c'è qualche passaggio retorico/buonista di troppo che non lo rendono un capolavoro ma....questo é cinema puro!!
Film drammatico di guerra, con protagonista Joey, un cavallo, e lo é per davvero....a volte ti chiedi come hanno fatto, poi scopri che dietro ci sono degli effetti speciali straordinari. Spielberg mi lascia sempre basito per capacità tecnica e gestione di sequenze complesse, probabilmente é il migliore regista vivente (ok, l'ho detto), può girare quello che vuole, un cinema emozionante e pieno (di vita). Più di due ore di fila che scivolano via. Sento in giro le solite, insistenti voci sul Maestro che gira solo film x famiglie e bambini....poveretti costoro, probabilmente manco guardano i film

Me lo vado a vedere appena posso. Ieri sera ho avuto la sfortuna di incrociare lo sguardo con Cinematografo, il muffito programma del muffito Marzullo. Ho visto la fine del discorso su war horse. Inutile dire che que covo di snobismo di parte e morto dentro, l'ha tacciato di tutte le accuse di cui dtiamo parlando. Vedendo quelle anime morte e vecchie gonfie di supponenza parlarne così, mi hanno solo più invogliato ad andarlo a vedere.

Visto questo benedetto war horse che tanto sta dividendo le opinioni.
SPOILER A SEGUIRE, SEPPURE PICCOLI.
Che dire? non è nè un capolavoro né un brutto film assolutamente, personalmente mi piazzo nel mezzo: è un film decisamente gradevole, che scorre ed è ben realizzato, ma ha anche dei difetti. La storia di Joey (cavallo che "sorvola" la guerra, come dice un personaggio in uno dei dialoghi più intensi) è un viaggio che tocca tante situazioni e personaggi, non tutti adeguatamente caratterizzati ed interessanti (la parte dei fratelli disertori l'ho trovata davvero superflua). insomma, ha dei problemi di ritmo e di storia. Ma una volta preso atto di questo quello che ne esce fuori è comunque un film piacevole e ben realizzato. 100% fiaba, impossibile prenderlo diversamente, dal momento che già dalle prime scene ci viene presentato un Devonshire più favolistico della Contea del Signore degli Anelli. Il tanto criticato buonismo, per me si traduce più che altro in forte sentimentalismo, che da sempre contraddistingue la visione di certi tipi di storie per Spielberg, qui portato a livelli molto alti, ma per me non sfocia mai in vera melensaggine. Evidentemente l'occhio di un sacco di gente si è fatto più cinico che in passato, quado si tratta di certe storie. Si vede che Spielberg voleva chiaramente fare questo film per celebrare tali sentimenti, e solo lui poteva avere la sfrontatezza di proporre un film così buono, (non buonista! Buono.) così "fuori tempo massimo". Non lo condanno per questo. Anzi. Comunque è anche vero che della storia si ricordano particolari momenti e sequenze riuscite, più che la narrazione in sè. Sequenze in tal caso davvero belle (l'aratura. La carica di cavalleria fallita. Il traino del cannone. Le sequenze nella terra di nessuno). La tanto criticata scena dei 2 soldati nemici che fanno tregua per liberare joey? personalmente mi è piaciuta non poco, per la leggerezza con cui è stata resa (la scena delle tenaglie è un piccolo tocco di strammatizzazione da apprezzare). Non è assolutamente assurda come si può pensare. Nella grande guerra c'era ancora un certo tipo di rapporto tra nemci di trincea, diverso da quello delle guerre succesive. Voglio ricordare l'episodio reale di due trincee nemiche che, in mancanza di ordini d'attacco, si riunirono a festeggiare la notte di natale. Evento vero. cercatelo pure. Se l'avessero messo in un film. sarebbe stata liquidata come buonismo sfrenato anche quello. Peccato sia successo veramente. Voto 6/7

War horse visto anche io. Non è troppo buonista come critica, lo definirei anzi poco verosimile per tutte le vicende del cavallo che viene mitizzato, soprattutto in un contesto doloroso e delicato come una guerra di fanteria, di quelle di una volta. Tecnicamente, a parte questi diciamo difettucci di sceneggiatura, il film è molto valido, ben girato e alcuni protagonisti sono incisivi (soprattutto il ragazzo che ha creduto nel cavallo da subito).
Spielberg è uno dei migliori autori e registi in circolazione e la sua storia l'ha fatta e scolpita, ma questo mi sembra un suo colpo minore.

Il prossimo film del grande regista é il biopic su Abramo Lincoln, con Daniel Day-Lewis
Trailer
http://www.youtube.com/watch?v=KJVuqYkI2jQ

non riesco a non pensare al recente Abrahm Lincoln Vampire Hunter

Visto qualche giorno fa quest'ultimo film di Spielberg alla regia, con sottotitoli in italiano. Pellicola 'verbosa', intricata, piena di trattative e di dichiarazioni di valore, un lungo film politico, un ritratto di un personaggio storico del mondo, oltre che degli USA. Il cast è davvero ottimo, Daniel Day-Lewis svetta in particolare con una mimica davvero incisiva.

Voto: 6,5