Goth lolite


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Autore Messaggio
Francesco Cortonesi
«Hydra»
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MessaggioInviato: Mar, 31 Ago 2004 10:26    Oggetto:   

Se c'è una cosa che non sopporto sono le lady new goth venute fuori da qualche anno e triste fenomeno di moda che ha cancellato in un soffio tutto quello che all'epoca i dark avevano(avevamo) costruito. Vestite come streghe anche per andare a scuola( venti anni fa era improponibile) hanno dimostrato una pochezza di valori assoluta, non certo superiore agli emuli di 8 mille. Mi spiace, ma sul dark sono integralista. Concordo con tutti voi quando dite che il dark è un modo di essere, quindi di gran lunga preferisco i reduci che vivono da noi rispetto a queste tristi riviste nipponiche e alle loro tristi modelle che, mi sembra evidente, cavalcano l'onda del new horror giap.
Per quello che ne so( amici giapponesi, di Tokio per giunta) i giap fino a qualche anno fa nenache sapevano che cosa era il dark( se non ovviamnete nelle nicchie come quelle che oggi sono da noi) al contrario associavano l'immagine degli "oscuri" a Mr. M. Jackson.
Ovviamnete avevano di contro un cinema violentissimo e nello stesso tempo censurato in modo quanto meno bizzarro che però nulla aveva a che vedere con il dark inteso in senso stretto.
Per quello che mi riguarda il dark nasce con i Tuxedo Moon( e gia io lo faccio nascere in USA)nell'anno di grazia 1972, quando ormai il sogno dei figli dei fiori era affogato nel mare di sangue fatto da Manson qualche anno prima e le droghe psichedeliche avavano avuto modo di fare i loro morti, senza per altro aprire nessuna mente...
E chi, se non un gruppo di San Francisco, patria dell'ondata del power Flower, poteva incarnare con al sua musica la fine di un epoca?Dell'epoca dei figli dei fiori, della luce e tutto il resto?
Certo poi tutto quanto è venuto fuori nella vecchia inghilterra, vera patria del dark, dai Joy Division, su su, fino ai primi dischi dei Cure.
E' con orgoglio e un pizzico di snobbismo che oggi posso dire...
Io c'ero.
Sinceramente vostro
deadtoday

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Non c'è speranza
MINERVA
«Tsathoggua»
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MessaggioInviato: Mar, 31 Ago 2004 19:40    Oggetto:   

Francesco,tu hai ragione,infatti ribadisco che neppure a me piace il dark nipponico,come semplice estetica alla portata di tutte le ragazzine coglione che tanto per fare spettacolo si vestono in quel modo,quella è tutta apparenza.Però neppure mi piace come il dark è visto dalle nostre parti,o meglio come NON è visto,è assurdo che bisogna fare salti mortali per trovare negozi adatti e che la maggiorparte della gente non abbia la più pallida idea di cosa sia il dark,neppure come moda.Ultimamente qualche nome dell'alta moda ha sfornato delle meravigliose creazioni gothic per donna,prima fra tutti Luisa Spagnoli,ma la gente non sa neppure quello che veste.Divertente vero?
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MINERVA
«Tsathoggua»
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MessaggioInviato: Mar, 31 Ago 2004 19:42    Oggetto:   

guarda, io me ne fregherei pure, ma è che poi m'è difficile respirare...e al primo stuzzichino che mangerei ci certo zomperebbe tutto l'ambaradan[/quote]

Basta una misura più large Wink
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Francesco Cortonesi
«Hydra»
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MessaggioInviato: Mar, 31 Ago 2004 20:15    Oggetto:   

Siamo però sinceri,avrebbe così tanto fascino per noi il "Look" dark se fosse alla portata di tutti e se in giro se ne trovassero ad ogni angolo?
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deadtoday

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MINERVA
«Tsathoggua»
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MessaggioInviato: Mer, 01 Set 2004 01:03    Oggetto:   

Infatti è quello che sto cercando di dire.No al dark che diventa commerciale,roba per tutti,che si amalgama nelle varie "tendenze"cool.Perderebbe la sua anima.E si confonderebbero i veri dark con i burini qualunque.
Però dico che qualche negozio in più non farebbe male.E neppure una bella sfilata di moda esclusivamente goth-dark,di tanto in tanto.
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luna
«Mi-Go»
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MessaggioInviato: Mer, 01 Set 2004 11:29    Oggetto:   

MINERVA ha scritto:
Infatti è quello che sto cercando di dire.No al dark che diventa commerciale,roba per tutti,che si amalgama nelle varie "tendenze"cool.Perderebbe la sua anima.E si confonderebbero i veri dark con i burini qualunque.
Però dico che qualche negozio in più non farebbe male.E neppure una bella sfilata di moda esclusivamente goth-dark,di tanto in tanto.


sono daccordo con Minerva Cool
un maggiore spazio andrebbe dato a questo particolare stile, questo non vuol dire che diventerebbe automanticamente moda comune (sempre che a lanciarlo non fosse uno stilista di grido...a quel punto, come si vede benissimo in giro, pur di vestire con i suoi modelli la gente andrebbe anche con i sacchetti neri dell'immondizia addosso Confused )
perchè comunque il dark è e rimane principalmente un modo di essere interiore che si eprime anche con l'abbigliamento, quindi alla fine rimarebbero ugualmente i veri estimatori, quelli "per moda" si perderebbero l'anno successivo con l'uscita delle nuove tendenze....
quindi in conclusione credo che, espandendo un pò il fenomeno sarebbe solo tutto di guadagnato Very Happy

Però ritengo che l'italiano medio (nel senso buono del termine) sia ancor lontano dalla rotta giusta per la diversificazione degli stili Rolling Eyes
MINERVA
«Tsathoggua»
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MessaggioInviato: Mer, 01 Set 2004 12:33    Oggetto:   

Purtroppo è vero,la gente pur di essere in si metterebbe addosso i sacchi dell'immondizia,e se Armani dicesse loro "è dark" non capendo un accidenti di dark ci crederebbero.
E comunque l'abbigliamento dark non sta bene a tutti.Non alla gente che va a letto alle nove di sera.Non a quelli che si arrostiscono sulle spiagge.Neppure a quelli che ascoltano Laura Pausini,per dirla tutta. Razz
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medea
«Henry Armitage»
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MessaggioInviato: Mer, 01 Set 2004 12:49    Oggetto:   

Si, tutti d'accordo...

Ma una cosa non capisco... sono anni che ascolto reduci quarantenni raccontare la solita filastrocca... "Ai miei tempi"... "quello che avevamo costruito..." e compagnia bella.

Ma, sarà...nessuno onestamente ha mai risposto alla seguente domanda in maniera esaustiva: che cosa esattamente avevano (avevate) costruito? Question

Qualcosa di piuttosto fragile se è bastata una generazione di ragazzette vestite da streghe per spazzare via tutta questa "cultura".

Ho incontrato troppi dark o pseudo dark che non conoscevano Camus per credere ancora che ci sia davvero una "cultura dark". Per credere che ci siano vere affinità...
Ho conosciuto troppe motivazioni diverse che spingevano alla definizione "sono un dark" (con mano sulla fronte)... Troppe davvero.

Ognuno ha la propria. Questo è quanto. E non credendo nell'omologazione e nelle etichette non credo nei movimenti (neanche le avanguardie storiche erano poi tanto omogenee...). E' sempre la stessa voglia di "fare branco" che spinge le persone a comprare un disco piuttosto che un altro, a cucirsi addosso un personaggio, a comprarsi un abito... Dietro c'è il vuoto spinto. Dietro... troppo spesso c'era e c'è il nulla. Questo lo dico sulla base di anni per locali dark e compagnie dark.
C'era e c'è una moda.
Nemmeno troppo di nicchia.

Non mi definisco "dark".
Perchè ho frequentato i dark e non avevamo quasi nulla in comune. Nei locali dark non si fa cultura, si balla con la testa bassa. Solo questo.

Parliamo di stili?
Parliamo di estetica?
Che ognuno trovi il suo stile, i suoi gusti.
Ma mi rifiuto di credere che dietro a una parola "goth-dark" ci sia davvero una cultura solida.

Un consiglio che dò a tutti e a me stessa: ascoltate quello che volete, imparate a cucirvi i vestiti, siate indipendenti.
Io non amo le etichette.
Ingabbiano la fantasia, tutto qui.

Che poi ci sia quell'inclinazione che va dal decadentismo, alle bellezze medusee ecc. ecc. non lo metto in dubbio.
E in questo credo.
Ma non credo nella moda giovanile che, diciamocela tutta, si basa su "che musica ascolti, che vestiti indossi, leggi D'Annunzio?" e poco, pochissimo altro...

Forse non vi aspettavate un intervento simile da una persona che sostiene comunque a spada tratta i Cure e un pò di illusione e speranza la mantiene sotto sotto...

Ma qui si parlava di vestiti. Di stile. E questa è la facciata.
Dietro ci sono persone.
E siamo tutti diversi...
Di tutto ciò che vive e ha intelligenza, noi donne siamo la creatura più infelice

(Euripide, Medea)
Leida80
«Segugio di Tindalos»
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MessaggioInviato: Mer, 01 Set 2004 13:07    Oggetto:   

tanto ormai siamo tutti inquadrati. Chi nel gregge di quelli che seguono la moda, chi nel gregge di chi dice "io sono diverso, sono anticonformista, non mi inquaderanno mai". Cambia solo la compagnia, non la sostanza nè il pastore
-O Douleur! O douleur! Le Temp mange la vie,
et l'obscure Ennemi qui nous ronge le couer
du sang que nous perdons croit et se fortifie!

Si muore bambini, lo sappiamo tutti. Ed è la morte peggiore.
medea
«Henry Armitage»
Messaggi: 1226
MessaggioInviato: Mer, 01 Set 2004 13:29    Oggetto:   

Bè, Leida, i veri anticonformisti è facile che alla fin fine se ne stiano più volentieri soli (o ci rimangono...). Quindi gregge e pastore... poco branco.
Non è una differenza da poco.
E nella vita ho conosciuto anticonformisti veri, che infatti non amano relazioni sociali con obbligo frequenza ma non disdegnano la compagnia, non sempre... Insomma persone bizzarre ma nel mondo... che la maggior parte delle persone giudicherebbero "fuori dal tempo". Forse lo sono... ma questo è il loro fascino (io la vedo così)

Il mio non voleva essere un discorso da "faccio la strana e la diversa", solo un discorso un pò disilluso...

Ovvio che si vive in quel concetto (a mio avviso abbastanza astratto) che è la "società" e non essendo un animo utopico... bè, so bene come girano le cose...
Infatti non vivo su un albero...

Siamo tutti inquadrati e incasellati in un modo o in un altro. Come si sopravvive altrimenti?
Ma ci sono gradi diversi, questo concedimelo... Gradi diversi di coscienza.

E c'è chi davvero va a vivere sugli alberi. Seguirà un suo personale incasellamento... Ma seguendo la sua coscienza si spera...
Di tutto ciò che vive e ha intelligenza, noi donne siamo la creatura più infelice

(Euripide, Medea)
Leida80
«Segugio di Tindalos»
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MessaggioInviato: Mer, 01 Set 2004 13:35    Oggetto:   

indubbiamente ci sono diversi gradi.
Diciamo che quel che volevo dire è che nella gran maggioranza dei casi certe forme di ribellione sono state fagocitate dal sistema e rese innocue. Finisce allora che c'è gente che crede di essere fuori dalla massa, e invece c'è dentro fino al collo. E' una categoria che purtroppo mi è molto nota.
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Ospite
«»

MessaggioInviato: Mer, 01 Set 2004 13:57    Oggetto:   

medea ha scritto:
Si, tutti d'accordo...


Mah, proprio tutti d'accordo no...
La cultura è un cantiere aperto, ma quando si parla di musica sembra sempre di avere a che fare con degli Highlander... Laughing Una volta ho persino conosciuto un tizio che sosteneva di aver stretto la mano a Jim Morrison...
Sarà che non posso dire "Io c'ero" (il primo concerto a cui la mamma m'ha lasciato andare è stato quello di Angel Dust, dei Faith No More, 1992), ma il goth nipponico mi piace assai! E poi non è vero che i giapponesi, fino a ieri, non sapevano cosa fosse il dark... vi ricordo il concerto dei The Cure, Sun Plaza di Tokyo, del 17 ottobre 1984! Very Happy
Francesco Cortonesi
«Hydra»
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Località: Arezzo
MessaggioInviato: Mer, 01 Set 2004 14:00    Oggetto:   

medea ha scritto:
Si, tutti d'accordo...

Ma una cosa non capisco... sono anni che ascolto reduci quarantenni raccontare la solita filastrocca... "Ai miei tempi"... "quello che avevamo costruito..." e compagnia bella.

Ma, sarà...nessuno onestamente ha mai risposto alla seguente domanda in maniera esaustiva: che cosa esattamente avevano (avevate) costruito? Question

Qualcosa di piuttosto fragile se è bastata una generazione di ragazzette vestite da streghe per spazzare via tutta questa "cultura".

...



Rispondo a questo, visto che sul resto concordo, più o meno.
E visto che vengo chiamato in causa in modo neanche tanto gentile...
Beh, prima di tutto la tua domanda Medea non ha mai avuto risposta perchè non ha molto senso. Nessun movimento, neppure letterario, io credo tu sappia, ha avuto vita molto lunga. Non lo ha avuto quando la distribuzione dei libri era bassisima , figuriamoci adesso. Il punto è che certi movimenti incarnano il contesto sociale, quando questo cambia, muoiono. Il dark degli anni 80 ha incarnato il cocnetto della vita vissuta all'ombra delle metropoli in crescita, della guerra fredda e del futuro incerto. Poi le cose sono cambiate come era logico che fosse. La cultura è rimasta(ne sei la prova)ma il resto è stato fagocitato nel calderone della moda.
La cultura di oggi è ben incarnata da altri movimenti che hanno basi solide, ma che sono destinati ad essere spazzati via con il mutare delle cose(il popolo no global...quanto credi possa durare prima di diventare qualcos'altro?)
No Medea, le basi c'erano, la cultura anche, ed era fragile come ogni movimento lo è.
Un ulitma ocsa...andrei piano con il dire "so bene come girano le cose"...
per quello che mi riguarda alla fine nessuno sa un cazzo di niente...
Sinceramente vostro
deadtoday
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MessaggioInviato: Mer, 01 Set 2004 14:03    Oggetto:   

Ivo ha scritto:
The Cure, Sun Plaza di Tokyo, del 17 ottobre 1984! Very Happy


Zackete! Ho trovato anche il manifestino
http://www2.gol.com/users/fusae/newday/discopix2/vj84_br.jpg
Very Happy
MINERVA
«Tsathoggua»
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MessaggioInviato: Mer, 01 Set 2004 19:32    Oggetto:   

Mi reintrometto nella discussione perchè forse sono stata poco chiara.Quando parlo di cultura dark non intendo la musica che si ascolta o quello che si legge in modo specifico,ma in un gusto generico.Per me il modello dark è quello decadente.Goth-dark è romantico-decadente.
Ora,io sono la prima che detesta le etichette,chi mi conosce lo sa benissimo.Non ascolto i Cure,nè Division,ascolto l'heavy metal che non è certo il massimo del dark Laughing ,ascolto anche un pò di gothic metal,e ascolto il rock e MM che è un mix di metal-industrial-goth,quindi che cavolo,sono la prima che non bada a queste cose.Però in molta musica che ascolto trovo il dark.se ascoltassi la musica leggera non lo troverei.Questo per dire che ci sono comunque dei canoni e che non sono solo estetici.Mi dispiace,ma uno che si veste di nero non necessariamente è dark.

In fondo cosa significa dark?BUIO. giochiamo alle parole incatenate,se dico buio mi viene in mente PROFONDO,OCCULTO,SEDUCENTE,INQUIETANTE.
Penso che il dark sia tutto questo,non solo un trucco vistoso e una gonnella nera.

Anticonformismo!Ma che vuol dire?Le vaccate di non mettersi i tacchi perchè sono "da fighetti", di non mangiare al MC Donald e non guardare la televisione?Ma per piacere.Scemenze da ragazzini.Le droghe le usano pure i colletti bianchi.E le rockstar si sposano come gli eroi della classe operaia.
Penso che stare dentro o fuori la massa sia solo una questione di scelte.Lasciare che gli altri pensino per te oppure pensare da solo,decidere da che parte stare,avere fede in ciò che vuoi TU.E lottare per affermare la TUA morale e i tuoi ideali anche se non vengono accettati.

Credere,DISOBBEDIRE,combattere.Questo è essere fuori dalla massa.
Credo che il Superuomo non sia un'utopia,sia solo uno status come tanti.
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