Il 3 settembre suonano al Rolling Stone gli Wolfmother, bel gruppetto australiano. Visto che l'album mi è piaciuto davvero molto e che fanno una sola data italiana a MIlano, pensavo di andare a sentirli. Qualcuno di HM dalle parti di Milano si unisce? Mi ricordo che ne avevano parlato anche Sciamano ed Elv. Si potrebbe anticipare il concerto con un aperitivo colmo di orrore e paura. Chi c'è?
In attesa di un aperitivo o di una occasione di incontro più allargata, magari in un'altra zona di Italia, per incontrare altri utenti di HM!

Io ho intenzione di andare, ma non ho ancora il biglietto ....
Vediamo un pò, al rientro dalle vacanze

anche se non ascolto molto il genere, sono un ottimo gruppo e se fossi vicino a Milano ci andrei....

ma suonano fiancheggiati da altri "gruppi spalla"?

Hello, Sciamano, allora che fai, vai a sentirli? Hai già preso i biglietti?

Io vado. Se qualcuno viene ci becchiamo al Rolling

Mi sa che non riesco....Sabato e domenica sono via per un addio al celibato e non so quando, come o se torno...
Divertiti, facci sapere!

Dall'altra parte del mondo viene un sound d'altri tempi
Potrei esserci anch'io, ma non garantisco. Sciamano, nel caso ti faccio uno squillo.

Ok

Peccato Asterione....buon addio al celibato( girls-girls-girls ??? )

L'hanno programmata proprio per questo week...Peccato. Se dovessi farcela faccio un salto ma la vedo dura.
Conoscendo i miei soci...sì

Vi siete persi un gran bel concerto
Aprono gli italiani "the Mojomatics", un duo che comprende solo chitarra e batteria. Due ragazzi vestiti in grigio scuro e camicia nera che amano il blues-punk, che ti sparano in faccia con pezzi che durano al massimo 2-3 minuti. Tra John Spencer e Oblivians. Bravi..li avevo già notati di spalla al concerto dei Lords Of Altamont. I Wolfmother iniziano con "Dimension" la canzone d'apertura del loro primo, e per ora unico, album che eseguono praticamente per intero. Il suono è denso e drammatico al punto giusto, come su disco, le sensazioni sono le stesse, la facilità con cui eseguono i pezzi li rende già artisti "consumati" e ti dimentichi per un attimo che sono una band agli inizi. Le canzoni, sospese magnificamente tra Black Sabbath e Led Zeppelin, hanno già un incedere da classici: sono personali, scritte alla grande, e c'è gente tra il pubblico che darebbe un braccio per avere composto una sola di queste gemme...la famigerata "woman" è la penultima nella scaletta. Buona la presenza scenica del gruppo. Rolling Stone pieno ma non esaurito. Pubblico abbastanza maturo: over 25. Bella serata.