Uh, volevo intervenire in questo topic ma non mi ricordavo di averlo già fatto.
Tanto meglio, dato che sto modificando la mia opinione su questo autore.
Ho da poco finito di leggere "Soffocare" come mi ero riproposto di fare (Gal, Danse macabre di King continua a non decollare, nonostante sia arrivato già a meno 100 pagine dalla conclusione..
). A parte la cosa buffa di dire di leggere e soffocare che sembra un'azione svolta in contemporanea e mi fa un po' ridere. Il punto è che non mi è piaciuto per niente e, dopo tre suoi libri, mi sembra di notare una monotonia di fondo in Palaniucco.
Contrariamente a quanto detto da altri lo stile mi piace, è scorrevole e si fa seguire bene. Per quel poco che leggo è uno dei pochi che non mi fa sbadigliare durante la lettura (ok, non sono un grande appassionato di letteratura, si capisce, eh?
), anche se trovo forzate inserire parolacce ogni 5 secondi. Sto iniziando a capire il disgusto che provano le persone che si trovano di fronte la mia figura, tanto per darvi un'idea.
Però il problema principale è che mi trasmette la sensazione, alle volte, di giocare un po' troppo con questo suo stile e perdere di vista il nocciolo della situazione. Come in Soffocare, dove appunto non si parte né si arriva da alcuna parte.
Non che mi faccia schifo il surrealismo (per quanto poco ce ne sia in questo caso specifico, eh), però dopo questa delusione ho tirato le somme nelle altre cose lette e devo ammettere che sembra essere un suo difetto in generale.
Boh, lascio lo spazio a persone più esperte, ritorno all'almanacco di topolino, vah.