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Inserito nel ciclo dedicato a E.A.Poe di Roger Corman, "La città dei mostri"(1963), è in realtà una delle migliori trasposizioni su pellicola delle visioni di H.P.Lovecraft. Il racconto che viene preso in considerazione è difatti "Il caso di Charles Dexter Ward", uno dei vertici assoluti del sognatore di Providence. Nel 1765 nel villaggio di Arkham(vi dice qualcosa?
) Joseph Curwen viene accusato di stregoneria e giustiziato a bruciare vivo, non prima di lanciare una maledizione sugli abitanti della città . Circa un secolo dopo Charles Dexter Ward, discendente di Curwen al quale sembra assomigliare come una goccia d'acqua, si stabilisce ad Arkham con la moglie, in seguito ad un'eredità che lo vede nuovo proprietario del lugubre castello del villaggio. Stregoneria, Necrofilia, possessione, il passato che ritorna, libri maledetti(c'è il mitico Necronomicon), esseri mostruosi, sacrifici, maledizioni, ecc. vengono condensati ne "la città dei mostri" che ha per protagonista il grandioso Vincent Price nella doppia veste di Ward/Curwen. Da notare come il film inizi come un incrocio tra "la maschera del demonio" di bava(il rogo del "dannato") e un film sui vampiri(il villaggio gravato da una maledizione, i protagonisti che entrano nella locanda del villaggio malvisti dai locali, il castello custode di innominabili segreti, ecc.) per poi proseguire in un puro delirio lovecraftiano, ambientato in gran parte in tre luoghi: Arkham, cittadina sempre avvolta dalle nebbie, il cimitero ed il castello, ultragotico e munito di sotteranei in cui compare una sorta di altare sacrificale dedicato ai "grandi antichi". Mio azzardo personale: Bava a sua volta prenderà spunto per il suo "operazione paura"(1966), io vi ho visto molti similitudini(la cittadina maledetta, la stregoneria, la bambina dannata, ecc.). In una piccola parte compare anche Lon Chaney jr. Peccato per gli effetti speciali/trucco che a distanza di decenni appaiono ingenui, un piccolo neo che non intacca comunque lo "status" del film: un classico.