E' vero? Non è vero?
Ci credo? Non ci credo?
Non so dirvi, vi racconto solo ciò che ho visto senza riuscire a darmi delle spiegazioni: nel 2001 sono stata nella zona del Mugello con alcuni amici ad assistere a una di queste messe -ci siamo aggregati a una parrocchia della provincia di Pisa che organizza periodicamente un bus per portare i suoi fedeli in questo luogo che, abbiamo poi scoperto, è frequentato da gente di tutta Italia che prenota le messe anche con largo anticipo, servendosi di un efficiente sistema di organizzazione!
Insomma, fatto sta che quando arriviamo là già nei piazzali dove i bus scaricano i fedeli iniziano ad accadere delle cose un po' strane, tipo gente che inizia a dare segni d'inquietudine, ad alzare la voce o a correre dietro ai bus in manovra per andarsene.
Cominciamo bene.
Quando è il nostro turno entriamo in chiesa.
Fila ordinata, entriamo a settori come a teatro.
Qualche urlo, di tanto in tanto, ma non si vede ancora niente di stranissimo. A parte qualcuno che ogni tanto si accascia, o appena entrato gira i tacchi e si dà alla fuga, ma è un autunno caldino, forse hanno già acceso i riscaldamenti malgrado non ce ne sia davvero bisogno, il viaggio per alcuni è stato anche molto lungo, la chiesa è gremita e alcuni sono vestiti con abiti troppo pesanti per la temperatura che c'è, quindi può darsi siano normali disturbi da caldo e sovraffollamento.
Perché il bello ha ancora da arrivare: quando entra il prete si scatena un parapiglia. Inizia a parlare, e a tratti non si sente la sua voce per le urla che arrivano dal fondo della chiesa.
Inizio a guardarmi intorno atterrita.
Il mio amico mi aveva già spiegato che i "posseduti conclamati" e quelli "sospetti" non vengono fatti sedere in mezzo alla gente ma tenuti in vicino alle uscite con dei volontari -alcuni ben piazzati- che si prendono cura di loro, fanno attenzione che non feriscano sè stessi e i vicini e nel caso in cui le cose si mettano proprio male li portano fuori e li soccorrono, ma che a volte anche fra gli altri fedeli ci sono delle "sorprese", tipo un altro ragazzo mi raccontò che la prima volta che era stato lì entrando si era messo a parlare con una signora che spingeva l'anziana madre in carrozzella e gli raccontava che la donna era malata da anni ma visto che di recente aveva avuto un peggioramento il loro parroco l'aveva convinta a farsi portare fin là . Appena varcata la soglia questa (la figlia, non la madre) iniziò a urlare come un'ossessa, mollò lì la vecchietta e partì a corsa verso l'uscita. Il mio amico stava per rimanerci secco.
Insomma, questo per dire che anche tra quelli che se ne stavano buoni buoni ogni tanto, specialmente quando il prete ha iniziato a fare il giro con l'acqua santa, qualcuno che dava di matto c'era, ma del resto non ero io quella ha pianto tutto il tempo durante la cerimonia?
Il mio amico mi sussurrava di non preoccuparmi perché era Gesù che mi stava toccando il cuore ed era una cosa bellissima che non capita certo tutti i giorni e io, che avevo superato da poco un piccolo esaurimento nervoso, mi sentivo rinascere.
Non escludo che quelle persone, anche se "semplicemente curiose", si siano fatte trascinare un po' troppo, non escludo niente.
Fatto sta che l'atmosfera era veramente densa, gente.
Al di là di quelli che urlavano offese terribili verso il prete, verso Dio e i fedeli vicini o producevano suoni terrificanti o si muovevano in modo disarticolato, c'era un'atmosfera insieme molto armoniosa (lo sguardo di quel prete non me lo scorderò mai quando si è fermato davanti a me e mi ha detto: "Non preoccuparti, è tutto a posto adesso" o ha riconosciuto il mio amico e gli ha chiesto notizie sul suo rapporto col padre e sul suo lavoro) e allo stesso tempo pesante (un po' di fifa ce l'hai per forza, quando assisti a certe cose, hai più fifa di quello che
potresti vedere che di quello che vedi, quando lo vedi... e c'era di sicuro tantissima gente che andava là da curiosa ma sotto sotto si diceva "Oddio e se scopro di essere posseduto?")
Ecco, questo è quanto.
Il racconto di una mattinata x certi versi angosciante che tuttavia mi ha lasciata serena.
Di più non so, scusatemi se mi sono dilungata, ma era tanto che volevo parlarne "per esteso" (il mio ragazzo è fifone, non ha mai voluto sapere tutti i particolari di quella giornata) e vi ringrazio per avermi dato l'occasione!