Il fatto che i due film siano usciti separati ha completamente annullato l'idea di double feature caratteristica dei grindhouse...

Comunque entrambi hanno elementi caratteristici dei grindhouse (anche se neanche io, per ovvi motivi, non sono mai stato in un grindhouse...ma sono informato! ). Planet Terror ne conserva lo spirito quasi in toto: è un film esagerato, con una trama da puro b-movie ed effettacci splatter proprio come i film da cui trae ispirazione (che sono maggiormente gli zombie movie degli anni 80, direi Incubo sulla città contaminata e Il ritorno dei morti viventi in primis).
Death Proof ha la trama, i personaggi e alcune situazioni caratteristiche dei film da grindhouse, ma ha in se anche lo stile di particolarissimo di Tarantino (che non a tutti piace, per esempio ho fatto vedere Death Proof ad un mio amico che non ha mai visto un film di Tarantino e ha odiato Death Proof, ciò che non ha gradito sono proprio gli inserti tarantiniani). In Death Proof si prendono a modello gli slasher e i film d'azione anni 70. Ci sono musiche anni 70, riferimenti a film degli anni 70, personaggi vestiti in stile anni 70, alcuni con capigliature afro alla Foxy Brown. 2 delle cose su criticate sono proprio caratteristiche dei film da grindhouse! L'incidente così dannatamente pulp lo è e così anche la seconda parte con il girl power, caratteristico dei film di Russ Meyer e di tanti film d'exploitation di quel periodo, in cui la rivoluzione sessuale e il femminismo creavano nuovi miti e personaggi femminili "tosti" anche nell'immaginario cinematografico.

"Grindhouse" è grindhouse al 100%. "Grindhouse" è un film geniale e, per quel che mi riguarda, un piccolo capolavoro.

Auguri al grandissimo, che oggi compie 57 anni!

Auguri, Kurt!

Auguroni Kurt!!!

auguroni al mitico Kurt !

Happy Birthday Snake!

Auguri in ritardo al mio mito personale, Kurt Russell.

Finalmente!

Come al solito non catalogabile in un genere...
Come sempre ispirato.
Tarantino, fa parte di quella cerchia di registi che dona a se stesso almeno quanto vorrebbe regalare ai fan dei suoi film e agli "occasionali". Nel senso che se non inserisse citazioni, sue comparsate/ruoli, ecc..., farebbe film (magari) ben riusciti, ma simili a tutto quello che ci vediamo anno dopo anno. Insomma sarebbe uno dei bravi, che fa il suo compitino, e via verso la prossima sceneggiatura clone...
Invece abbiamo la fortuna di avere UNO che poco si preoccupa di quel che gli accade intorno; o forse ne è talmente consapevole da potersi fare una risata e correre avanti e indietro nel tempo, tra stili diversi e citazioni; rinnovandosi, copiandosi (addirittura), tornando su suoi passi.
Detto ciò, mi sembra che Death Proof rispecchi in modo maniacale il "Tarantino style". A parte, forse, alcune lungaggini sui dialoghi, tutto funziona a dovere.
Mi son fatto anche una domanda (ebbeni sì, non sono del tutto fuso ):

-Avresti voluto vedere/capire meglio la vita di Kurt/Stuntman Mike a discapito delle scene dell'inseguimento o dei dialoghi fra pulzelle?

Mi son risposto di no. Perché i dialoghi servono a introdurre elementi, quali il carattere e le doti delle ragazze, "il ferro", ecc...; e l'inseguimento è una goduria in cui i ruoli e le emozioni si mischiano, elementi di uno scecheraggio continuo, urto dopo urto.
Il non visto, alla fine, viene surclassato da quanto Tarantino ha offerto: per me, ancora una volta, molto. Grande Quentin!

E finalmente anche per me!

Prologo innegabile: 'Grindhouse' come progetto è qualcosa che rasenta il capolavoro di cinema, se l'idea sacrosanta di trasmettere un unico film con le parti girate dai due compari Tarantino & Rodriguez fosse stata reale anzichè uno scoop nelle intenzioni e basta, probabilmente ci ritroveremmo tutti qui (nessuno escluso, penso) a parlare di un tesoro inestimabile e forse lo stesso 'Death proof' (preferisco il titolo originale in inglese, suona molto cool, ) ne avrebbe guadagnato, questo per rispondere a chi ha scritto in proposito qualche pagina fa.

Preso in effetti singolarmente, 'Death proof' perde tanto se consideriamo che è il primo film di Tarantino (a me così sembra) senza uno straccio di trama convincente. Paradossalmente è uno dei film di Tarantino più immerso nel suo inconfondibile stile, impregnato di citazioni, di musica, di gusto di evadere dal girare il compitino, di atmosfere '70s senza calare la vicenda in quel periodo storico, dei soliti attori giostrati molto bene e di cui non ti aspetteresti (Eli Roth? ... ma se la cava benissimo).
Se consideriamo i risvolti dell'arte proposta da un regista come Tarantino, allora questo suo film è fatto esclusivamente per divertire, per stupire, per puntare sull'atmosfera, sulla tara e non sul peso netto.
Questo è il Tarantino che conosciamo, che viene amato e apprezzato dal mondo del cinema, che si è fatto strada in questo tortuoso universo e che è giunto alla ribalta dagli inizi degli anni '90.
Il Tarantino meno autore e più giocherellone, ma diamine... il risultato finale concreto è sempre quello: non si può fare altro che applaudire con un sorriso beato sulle labbra.
Ieri sera la mia ragazza, tarantiniana anche lei, ha storto il naso nel vederlo mentre io, a caldo, non ho potuto fare altro che difenderlo bruscamente. Poi ho capito... proprio per il fatto che è un film troppo pieno delle doti di Quentin, fatto per ridere, per divertissement, può anche deludere. Certo per me rimane un film che resta saldo ai piani alti nella sua cinematografia.
E' il tipico regista (forse unico proprio in questo) che ti prepara un piatto arcinoto in cui conosci gli ingredienti, un piatto semplice e veloce, spaghetti aglio, olio e peperoncino... ma te li prepara in maniera sapiente, intelligente, spiazzante... unica. E sei lì a gustare la solita minestra pensando che te l'abbia preparata il miglior chef del mondo.
Scusate l'improbabile metafora, ma non riesco a spiegarmi meglio di così.

Dopo questi preamboli, questo film spacca e non annoia mai, una prima parte un po' lunga ma piena zeppa di rimandi e omaggi (che Tarantino sarebbe sennò? Lui è il re degli omaggi), con degli splendidi esemplari femminili (tutte fascinose a loro modo, brave a reggere le situazioni), la seconda parte più decisa, una sterzata verso il finale assolutamente trash.
Pollice su: la figura eccelsa di Stuntman Mike (l'ingrigito Russell resta il mio mito, è inutile, un grande attore caratterista rimane al top anche se gli anni avanzano inesorabili) che è un personaggio davvero notevole, Tarantino ai fini della storia (forse volutamente, forse no) lo fa comparire davvero poche volte, poche ma ottime volte e tu sei lì che hai sempre fame di quel piatto, che ti esalti quando Mike uccide con la sua macchina infernale o che non resisti a ridere quando Mike ferito dalla pallottola e incredulo di fronte all'improvvisa vendetta del girl power si mette a frignare come un agnellino e cambia registro... mitico.
Poi ci sono le musiche (altro marchio di fabbrica tarantiniano), la musichetta di 'Twisted nerve' al cellulare (io l'ho messa come suonaria dei messaggi e, giuro, ho convertito persino una mia collega al lavoro ), le inquadrature dei piedi, scene notevoli di sensualità & musica come la lap dance al bar, Eli Roth che cerca di far ubriacare le donzelle per poi spassarsela, Mike che filosofeggia sulla funzione degli alcolici nei bar, le macchine mostrate, l'azione impareggiabile nella seconda parte del film (più viva in quel senso) dell'inseguimento finale alla macchina stunt (qui Tarantino atteso al varco risponde da grande campione e fa gol), l'incidente in qui muoiono le prime 4 ragazze, con tutte le riprese annesse e connesse: semplicemente magistrale.

Pollice verso: i dialoghi (e sarebbe una spiacevole novità stavolta) in alcuni punti (non tutti, chiariamo) sono davvero inutili (non mi sono piaciuti affatto quelli della seconda parte, tra il secondo gruppo di ragazze che poi faranno vedere i sorci verdi a Mike), ingigantiscono il film e lo appesantiscono, spezzano troppo, preamboli che non conducono da nessuna parte (ok) ma nemmeno affascinano, qui diciamo che Quentin ha perso lo smalto di qualche anno fa, la mancanza dei fake trailers (e qui sarebbe meglio chiudere un occhio, torneremmo al tema di come la produzione infausta ha permesso di dimezzare lo spirito genuino da grindhouse ).

Ora ci vorrebbe un bel cofanetto all inclusive.
Per il momento mi sono già saziato abbastanza.

Grande ancora Quentin, non mi tradisce mai, ora posso guardare al cinema con rinnovata fiducia. Aspettando il suo prossimo colpo, la sua prossima mossa, la sua prossima prova magari da autore.

Voto: 9,5

P.S. Tra le donne immortalate e i loro piedi, scelgo senza dubbio Vanessa Ferlito. Due occhi latini che ammaliano.

Anzichè continuare ad affollare il topic di "Jackie Brown" (gettandolo mostruosamente nell'ot) su discorsi riguardanti "Death Proof", credo sia più opportuno riesumare l'apposito topic e continuare la discussione qui.

Chucky ha detto: Death Proof parte benissimo, fino a metà film è spettacolre, personaggi, situazioni, dialoghi, poi tutto si appiattisce, il secondo tempo ci regale delle macchiette a dir poco patetiche, il gruppo di ochette che spadroneggia da metà film in poi è irritante, dialoghi, lunghi, noiosi e per nulla geniali, la scena delle ragazze a colazione dovrebbe essere un'autocitazione alla scena iniziale de Le iene, metti a paragone le due cose, ne Le Iene dopo i primi secondi di quei dialoghi capisci che sei difronte ad un CULT, inizi subito a simpatizzare per i protagonisti, in Death Proof non vedevo l'ora che quella scena insulsa finisse.
Poi vabbè stendiamo un pietoso velo sul finale.
Non concordo nemmeno su una virgola, logicamente.
"Death Proof" è un dispositivo perfetto, che funziona alla grande in ogni sua componente. Non c'è un primo tempo bello, un secondo brutto. Tutto è funzionale alla storia, tutto è pensato a modino per rendere l'opera intelligente e sensazionale. Il film pretende di essere (e ci riesce a perfezione) una riflessione sul cinema, sul modo di concepire quest'arte, su come quest'arte veniva concepita un tempo e su come la si concepisce oggi nell'era tecnologica del digitale (ecco dunque il funzionale contrasto tra il primo tempo old style ed un secondo al passo con i tempi).
Parli di "personaggi macchiette" nel secondo tempo? Cosa ti spinge a dire una cosa del genere? A me il secondo lotto di ragazze non mi è parso assolutamente macchiettistico, tutt'altro. Le ragazze sono state studiate e pensate in una maniera completamente opposta a quelle apparse nel primo tempo: le prime erano ragazze superficiali, annoiate dalla vita e completamente ignoranti in fatto di cinema (vedere su tutti il personaggio di Pam); il secondo gruppo di ragazze, invece, è completamente l'opposto: ragazze sveglie, autonome, mascolinizzate e direttamente provenienti dal mondo del cinema (action, non a caso). Insomma, quella che può essere considerata la controparte "positiva" di Stuntman Mike.
I dialoghi non mi sono parsi assolutamente noiosi, ne tanto meno troppo lunghi. A mio modo di vedere le cose sono eccezionali, spassosi, soprattutto quello da te citato tra le ragazze che fanno colazione (citazione a "Il Padrino" nonchè autocitazione a "Le Iene").
Per quanto riguarda il finale, bhè, non posso che dissentire nella maniera più assoluta perchè si impone su due piedi come la vera ed autentica ciliegina sulla torta. Non solo perchè avviene un ribaltamento dei ruoli spaventosamente affascinante, ma soprattutto poichè in perfetta sintonia con quei "filacci di serie z" a cui il progetto Grindhouse vuole fare chiaramente appello.
Più ne parlo e più mi accorgo di amare questo film!

che ti devo dire amico mio, son felice per te che ti sia piaciuto , a me ha deluso.

Il gruppo di ragazze della seconda parte mi han dato non poco sui nervi.

L'ho visto anch'io solo recentemente (mentre Planet Terror lo vidi al cinema), e devo dire che mi è piaciuto. Non è tra i migliori del regista, ma resta un bel film, molto adrenalinico con dialoghi stra-eccessivi, e personaggi stereotipati con un Kurt Russel quasi ridicolo! Però mi è piaciuto moltissimo, mi ha gasato di brutto.
Diciamo che il confronto con Planet Terror è quasi uguale, forse il film di Rodriguez la spunta perchè è più violento/scatenato/ironico ecc.. ma lo scontro è quasi alla pari.