Quel giorno sul vesuvio


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Autore Messaggio
Enea
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MessaggioInviato: Lun, 20 Mar 2006 11:00    Oggetto:   

Puah! Come si è ridotta la community horror.
La faccenda si conclude a tarallucci e vino, anziché un bel bagno di sangue.
E poi che ci lamentiamo degli happy end al cinema Twisted Evil

Grazie, ragazzi, davvero. Le vostre risposte mi hanno rincuorato. Wink
In girum imus nocte et consumimur igni.
elvezio
«Abdul Alhazred»
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MessaggioInviato: Lun, 20 Mar 2006 11:02    Oggetto:   

Ti discuoro io quando vuoi e con bisturi non sterilizzati.

Pensa piuttosto a bastonare quello sporcaccione di darkie che parla di mangiare cose che nemmeno conosce...
Asterione
«Buono Legnani» Buono Legnani
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Località: Crema
MessaggioInviato: Lun, 20 Mar 2006 11:38    Oggetto:   

elvezio ha scritto:

Pensa piuttosto a bastonare quello sporcaccione di darkie che parla di mangiare cose che nemmeno conosce...


Laughing Laughing Elv, che bestia che sei... Laughing
Univers
«Cthulhu»
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Località: Los Angeles dei precari
MessaggioInviato: Lun, 20 Mar 2006 12:35    Oggetto:   

Asterione ha scritto:
elvezio ha scritto:

Pensa piuttosto a bastonare quello sporcaccione di darkie che parla di mangiare cose che nemmeno conosce...


Laughing Laughing Elv, che bestia che sei... Laughing


Uhm... ma non era un umanoide?
Rolling Eyes
Il sovrannaturale comprende il colore generale e l'accento, vale a dire intensità, sonorità, limpidezza, capacità di vibrazione, profondità e risonanza nello spazio e nel tempo.
elvezio
«Abdul Alhazred»
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MessaggioInviato: Lun, 20 Mar 2006 12:37    Oggetto:   

Sono un Creepozoid!

(Anche se la mia ragaza dice che sono solo un povero co***one...)
Polifemo
«Ospite»

MessaggioInviato: Lun, 20 Mar 2006 20:40    Oggetto: W i ciclopi venusiani   

Sono tornato.

Altre riflessioni.

In questo racconto non c’è dosaggio del climax, la drammaticità è perfino stucchevole, coloriti i particolari dell’orrido, tanto da esulare dalla sfera dell’horror ed entrare di diritto nel caravanserraglio tragicomico circense, con la donna barbuta e il nano gravido.

Il lessico è usato in maniera arbitraria e inarticolata, le parole a volte sono accostate alla rinfusa (es: "i muscoli delle gambe cominciano a protestare per quell’inconsueta sfacchinata" – E’ forzatamente corretto, come lo è anche: gli adduttori delle cosce partono a reclamare per quell’insolita sgobbata – non si può escludere, però, che sia invariabilmente kitsch). Vorrei ricordare che nella Metafora e nella Sinestesia ci sono dei canoni codificati, che non si offrono alla mercé del cattivo gusto. Per questo, quando sentiamo qualcuno parlare di "luce fredda" "colori caldi" e "parole dolci" non ci meravigliamo, non ci meravigliamo anche se gli accostamenti appartengono a domini sensoriali diversi. Se tuttavia uno dicesse "colore salato" e "parole a temperatura ambiente" ci faremmo una gran risata.

L’uso di una metafora quando diventa comune si definisce Catacrési. Anche quest’aspetto della lingua non s’improvvisa. Se io dico: "Mi perdo nei tuoi occhi" ha senso, ma se io dico "Mi perdo nei tuoi organi della vista" non ne ha molto.

Tornando ancora una volta alla prima pagina. L’autrice scrive: "Chissà poi perché la donna ha scelto proprio il Vesuvio, così vicino eppure così lontano da Napoli, specie se hai una vecchia scassarola per automobile. Così in alto, per una che fuma due pacchetti di sigarette al giorno". Chiediamoci che senso ha questo passo in sé e che senso ha nell’economia del racconto. Presumo sia stato inserito per suscitare curiosità e suspense, ma espresso in questo modo non assolve al suo compito. Tanto più che a questo passo ne segue immediatamente un altro di questa portata: "Nonostante i suoi pensieri siano tutti convogliati e induriti dall’obiettivo di quell’escursione forzata, la donna non può non accorgersi del meraviglioso panorama: Monte Somma, e la Valle del Gigante inondata di grigio vomito lavico dal lontano 1944". Perché vedere il panorama attraverso gli occhi della donna? Perché non descriverlo e basta? Attribuendolo allo sguardo della donna, le informazioni del paesaggio sono, in un certo senso, filtrate dall’interiorità della donna e a mio avviso non è credibile che i pensieri della donna "siano tutti convogliati" e poi lei si soffermi sul paesaggio ripensando al "vomito lavico" del lontano 1944. Tanto più che, in base a quanto si scoprirà in seguito, la donna sta salendo per un "obbiettivo" abominevole. Questo denota una scarsa padronanza degli espedienti narrativi.

Solitamente i giornalisti hanno l’ordine di scrivere in modo comprensibile anche per una persona che non abbia studiato oltre la terza media. Pur trovando avvallabile questo principio, non trovo avvallabile che questa signora "che ha superato da un pezzo l’età scolastica" applichi in modo così maldestro questo principio alla narrativa, se pur di genere.

Inoltre, grammatica e linguistica a parte, leggere un racconto è un po’ come ascoltare un brano musicale. Non occorre conoscere le regole su cui è costruito per sentire che è stonato. E questo racconto, permettetemi di dirlo, è cacofonico.

Siamo dunque giunti alla fine. Il signor Franco Clun dopo aver dimostrato cosa significhi "avere la coda di paglia" è passato dapprima ad ignorarmi, poi ad impedirmi l’accesso al forum, dimostrando in tal modo che certe pratiche antidemocratiche vanno a braccetto con la demagogia di chi promulga slogan quali "la qualità è opinabile". Perché sciacquarsi la bocca con una parola come "opinabile" se poi s’interviene a mettere un bavaglio a chi dissente? Il signor Franco Clun si nasconderà dietro al suo ruolo di moderatore e dirà che i miei interventi erano volti a provocare e ad offendere. Forse a provocare, ma se ho offeso qualcuno non era nelle mie intenzioni. Ho posto alcune domande maliziose, lo concedo, ma il signor Franco Clun non ha ancora risposto. Non ha risposto sui criteri di valutazione del Lovecraft e non ha portato le ragioni del suo apprezzamento per questo racconto.

Quanti sono intervenuti dopo il mio primo post, tranne alcune eccezioni lodevoli, hanno indirizzato le loro premure più che al racconto, al caro Bret. Non ho ancora letto, però, nessuna critica che analizzi e giudichi favorevolmente gli aspetti di questo brano, portando valide motivazioni. Se non erro, moltissimi post esordiscono con l’esplicita o implicita considerazione: "premesso che neanche a me il racconto è piaciuto". Sono stato piacevolmente canzonato, additato, messo al bando, sempre con grande ironia, nonostante fossi irriguardoso. Onore al merito a chi accetta lo scontro e il confronto per quanto aspro, senza farsi eccessivo cruccio.

Sono grato all’autrice per avermi rivolto parole così aspre… sincere, cazzo. Questo non toglie che non solo il suo racconto a me non piaccia, ma che il suo racconto sia di bassa qualità.

In quanto al Lovecraft vorrei, con il permesso dei rispettivi autori, che si pubblicassero sul sito di Horrormagazine i racconti classificatisi quarto o quinto.

Ed ora torno da Patrick Bateman, al nostro inferno, perché, come qualcuno sosteneva, ho altro di meglio di cui occuparmi.

Bret Easton Ellis
ranx
«Vrcolac»
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Località: Brasov e Venezia
MessaggioInviato: Lun, 20 Mar 2006 21:12    Oggetto:   

Certo Polifemo, che questo anonimato non ti giova affatto..alla fine che ti frega... dicci chi sei e basta. Il racconto purtroppo non lo ho ancora letto, lo leggerò...però quello che cerchi di fare tu, non rende onore alle tue critiche.
Parlare di Franco C. in questi toni così aspri non fa altro che attirare nei tuoi confronti un certo fastidio, sopratutto da parte di quelli che non c'entrano nulla con il Lovercraft perchè seplicemente non scrittori(ci sono anche io tra questi), ma che apprezzano le indiscusse qualità di Franco C. nell'ambito di un forum di così grande importanza.
Cerca di risolvere la cosa privatamente...senza tirare in ballo persone, le quali nella loro correttezza, ti garantiscono un'anonimato pur conoscendo il tuo nome e cognome.
Un saluto.
"I know you gentlemen have been through a lot, but when you find the time, I'd rather not spend the rest of this winter TIED TO THIS FUCKING COUCH!"
Enea
«Suppliziante»
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Località: Milano
MessaggioInviato: Lun, 20 Mar 2006 21:27    Oggetto: Re: W i ciclopi venusiani   

Mi piacerebbe ignorare il ciclope, ma urge un chiarimento.

Polifemo ha scritto:

Il signor Franco Clun si nasconderà dietro al suo ruolo di moderatore e dirà che i miei interventi erano volti a provocare e ad offendere. Forse a provocare, ma se ho offeso qualcuno non era nelle mie intenzioni.


Io, che non sono Nessuno, mi sono messo contro Polifemo. Sono stato io a ritenere che i tuoi interventi maliziosi e sono stato io a ritenere giusto bloccarti l'accesso. E questo indipendentemente dalla tua identità. Ribadisco che franz non c'entra nulla con la questione del ban.

Non mi piace, inoltre, che venga tirata in ballo la presunta volontà di evitare il confronto. Qui l'unico ad averlo voluto evitare sei stato proprio tu: hai già il tuo account delos (che puoi sempre continuare a utilizzare) e potevi dire la tua facendoti riconoscere, senza alcun problema. Di più: sono sicuro che qualche utente sarebbe stato molto contento di leggere un post con la tua vera identità.

Adesso è inutile fare la vittima. Hai fatto casino e mi hai irritato. Hai cercato il ban. L'hai ottenuto. E ora te ne prendi la responsabilità.
E non farmi passare per censore. Sono così dispotico che ti ho lasciato un account funzionante, guarda un po'.
E siccome mi piace evitare il confronto ti sto pure a rispondere, anziché ignorarti.

Polifemo ha scritto:

In quanto al Lovecraft vorrei, con il permesso dei rispettivi autori, che si pubblicassero sul sito di Horrormagazine i racconti classificatisi quarto o quinto.


Vedi? secondo me volevi chiedere questo fin da subito.
Abbiamo scritto pagine e pagine di post, smaltito incazzature e versato litri di acido cianidrico per nulla. Tu volevi solo chiedere questo.

Non potevi farlo fin da subito?

Shocked
In girum imus nocte et consumimur igni.
elvezio
«Abdul Alhazred»
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MessaggioInviato: Lun, 20 Mar 2006 21:28    Oggetto:   

Date retta a me... Vi prego... Funziona, davvero. D'ora in poi non rispondete ai monocoli. C'è puzza di ospedale psichiatrico, regalategli sto pezzettino di democrazia...
elvezio
«Abdul Alhazred»
Messaggi: 4086
MessaggioInviato: Lun, 20 Mar 2006 21:33    Oggetto: Re: W i ciclopi venusiani   

Enea ha scritto:
...versato litri di acido cianidrico per nulla...


L'acido cianidrico (o acido prussico) è un acido debole di formula HCN. I suoi sali sono chiamati cianuri.

A temperatura ambiente è un liquido volatile incolore i cui vapori hanno un tipico odore di mandorle amare. È un composto estremamente tossico: 300 ppm di vapori di acido cianidrico nell'aria possono uccidere una persona nell'arco di pochi minuti. La tossicità è dovuta allo ione cianuro che legandosi all'atomo di ferro contenuto nell'emoglobina del sangue blocca il trasporto dell'ossigeno ai tessuti del corpo.

Supporti solidi quali piccole palline o dischetti, di polpa di legno o farina fossile impregnati di acido cianidrico costituivano lo Zyklon B, il pesticida usato nei campi di sterminio della Germania nazista per condurre esecuzioni di massa.

L'acido cianidrico è prodotto industrialmente e impiegato come reagente intermedio nella sintesi di numerosi composti chimici quali materie plastiche, coloranti, esplosivi, farmaci.

Viene prodotto o per reazione tra un cianuro ed un acido forte o per sintesi diretta a partire da ammoniaca e ossido di carbonio.



Lo faccio per Darkie che altrimenti non capisce nulla...
Asterione
«Buono Legnani» Buono Legnani
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Località: Crema
MessaggioInviato: Lun, 20 Mar 2006 21:55    Oggetto:   

Sarò breve perché fra poco c'è Lost che non posso perdermi e non voglio rovinarmi la serata...
Quoto al cento per cento Ranx ed Enea...
Ora la finiamo qui?!
jena.79
«Hydra»
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MessaggioInviato: Lun, 20 Mar 2006 22:09    Oggetto: Re: W i ciclopi venusiani   

elvezio ha scritto:
L'acido cianidrico (o acido prussico) è un acido debole di formula HCN. I suoi sali sono chiamati cianuri.

A temperatura ambiente è un liquido volatile incolore i cui vapori hanno un tipico odore di mandorle amare. È un composto estremamente tossico: 300 ppm di vapori di acido cianidrico nell'aria possono uccidere una persona nell'arco di pochi minuti. La tossicità è dovuta allo ione cianuro che legandosi all'atomo di ferro contenuto nell'emoglobina del sangue blocca il trasporto dell'ossigeno ai tessuti del corpo.

Supporti solidi quali piccole palline o dischetti, di polpa di legno o farina fossile impregnati di acido cianidrico costituivano lo Zyklon B, il pesticida usato nei campi di sterminio della Germania nazista per condurre esecuzioni di massa.

L'acido cianidrico è prodotto industrialmente e impiegato come reagente intermedio nella sintesi di numerosi composti chimici quali materie plastiche, coloranti, esplosivi, farmaci.

Viene prodotto o per reazione tra un cianuro ed un acido forte o per sintesi diretta a partire da ammoniaca e ossido di carbonio.

Lo faccio per Darkie che altrimenti non capisce nulla...

Wikipedia, vero?
Rolling Eyes
You could have it all
My empire of dirt
I will let you down
I will make you hurt
If I could start again
A million miles away
I would keep myself
I would find a way
elvezio
«Abdul Alhazred»
Messaggi: 4086
MessaggioInviato: Lun, 20 Mar 2006 22:13    Oggetto:   

Jenetta, questo non è www.rompiballefordummies.com, te lo dovevo dire...
Falier
«Larva»
Messaggi: 4
MessaggioInviato: Mar, 21 Mar 2006 08:48    Oggetto:   

Buon giorno.
Credo che con quest'ultimo intervento il buon Bret, che avevo sostenuto dal punto di vista intellettuale, abbia nuovamente esagerato cercando lo scontro col sig. Clun. Spiace. Credo che il confronto sul valore di un testo, che pareva poter prendere l'abbrivio da questa discussione,non sia più recuperabile; sarebbe stato interessante.
jena.79
«Hydra»
Messaggi: 810
MessaggioInviato: Mar, 21 Mar 2006 10:27    Oggetto:   

Più che altro inizia a sembrarmi www.schizofreniafordummies.com ... Shocked
Laughing
You could have it all
My empire of dirt
I will let you down
I will make you hurt
If I could start again
A million miles away
I would keep myself
I would find a way
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