L'unica autrice che, ogni tanto, scrive una storia bella di DD è la Barbato, per il resto buio più totale.
Condivido quanto detto da alcuni, le storie più belle erano quelle più oniriche, più metafisiche, quelle che alla fine non avevano una spiegazione logica... esempio "l'ultimo uomo sulla terra".
Quando hanno smesso di fare questo tipo di storie la qualità del fumetto è caduta di tanto, ora con il film che uscirà gli daranno la mazzata finale.

Lo leggo dal primo numero, speciali, giganti ed i restanti fuoriserie inclusi.

Ovvio che i passaggi di mano delle sceneggiature negli anni si sono sentiti, così come l'assenza del suo creatore, Sclavi.

Altrettanto ovvio che non si possa mantenere sempre lo stesso livello qualitativo dopo tanti anni e convengo che la Barbato è davvero in gamba (ne è la riprova la bella storia di questo dicembre).

Per il resto non sono per natura per le stroncature e confido sempre che nel tempo, tra i su ed i giù, s vada avani... del resto adeguarsi ai tempi ed ai gusti dei lettori non è mica facile.

anke io li sto leggendo e anke se ho cominciato dal n281 mi ha appassionato moltissimo

Dal 281? Meglio tardi che mai...
Se riesci, prova a rileggere storie vecchie di Dylan tipo Johnny Freak, poi mi dici se vale o no la pena scavare nel passato.

ho iniziato la collezione normale dal n.281 ma sto collezionando anche ristempe e grandi ristampe alle ristampe sto al n.258

URKA!!!
Così rischi un'indigestione (nel senso di valanga di roba da leggere) emorragica (nel senso di sbandamenti del portafogli).
Ma se penso a quel che compro io da una vita...

Buon giorno a tutti. MI sono iscritto da poco. Quindi spero possiate perdonare la mia poca affinità al forum .
Ho iniziato a leggere Dylan Dog all'età di 10 anni con il numero 80 della serie originale e un pò alla volta ho rimediato i numeri che mi mancavano Ammetto che fino ad oggi non ne ho perso più uno.
Certo , rispetto alle storie scritte dal mitico Tiziano Sclavi risulta ovvio il confronto con altri sceneggiatori.....Ma ricordiamoci che in realtà ( dato ovviamente per certo il talento di Sclavi sia per quanto riguarda i fumetti che per i libri che ha scritto) Dylan Dog e il suo creatore risultano essere praticamente la stessa persona . Attraverso la sua creatura Tiziano parla di paure e angosce come se fossero sue. Anzi sembra quasi che Sclavi esponga , mediato dai clienti che l'indagatore dell'incubo aiuta di volta in volta , tutte le sue fobie come se Dylan fosse uno psicologo e non un detective. In effetti i mostri peggiori da cacciare non sono forse quelli che abitano la nostra psiche?
Ovvia quindi che risultino più sentite le prime storie. Sono praticamente le autobiografie delle angosce dello stesso scrittore che ne è anche il creatore.
Ma questo non deve sminuire l'apporto che altri sceneggiatori ( tutti validissimi ) hanno dato alla serie. Come non citare tra i tanti Claudio Chiaverotti , Paola Barbato o ultimamente il mitico Roberto Recchioni?
Insomma secondo me la serie si sta tenendo su dei livelli sempre alti. Lo dimostra il fatto che solo a livello di vendite questa si dimostri seconda solo a Tex. Sperando sempre che non si acquisti Dylan Dog solo per abitudine......

Approfitto per ribadire, visto che sono un pò più grandicello di Silvio e leggo Dylan (e non per abitudine ) dal primo numero che avevo i miei 20 anni, o giù di lì, che è impensabile mantenere sempre uno standard elevato delle storie.
Per contro un fumetto per mantenersi longevo deve adeguarsi al mercato ed ai gusti dei lettori, ovvio che le storie abbiano i loro alti e bassi, altrettanto ovvio che ogni parere è soggettivo e, pertanto, che ci sia chi condivida e chi no sulla cosa.
Di sicuro, per quanto mi riguarda, meglio che il fumetto non resti sempre nelle mani del suo creatore perchè sennò fa la fine di Magico Vento, che, monopolizzato dal suo bravissimo autore Manfredi, ha chiuso i battenti perchè si è ritenuta conclusa la sua avventura e non perchè fosse una testata in perdita.
Anche questo resta un giudizio personale.

Sono assolutamente daccordo con Cecco. Mantenere uno standard sempre elevato è impensabile....va bene. Ma da qui a criticare il lavoro che molti sceneggiatori fanno tutt'oggi per Dylan Dog mi pare un pò eccessivo. Certo l'eredità di Sclavi è sicuramente un fardello pesante da portare...e poi ci sono i gusti personali che ritengo siano inviolabili. Ma da qui a dire che le storie proposte nell'ultimo ciclo di Dylan Dog non siano comunque di buon livello mi pare un pò esagerato. Poi ripeto..i gusti sono gusti. Comunque il fatto che io abbia ritenuto Sclavi e il suo personaggio la stessa persona doveva essere solo un parere. Una mia impressione formatasi leggendo le prime storie. Non mi ero informato bene su ciò che effettivamente aveva detto in proposito l'interessato (mea culpa ).

Ho letto l'ultimo, "Tra moglie e marito" e devo dire che mi è piaciuto.
Certo, non è neanche questo ai livelli degli albi che uscivano una volta, però carino...

Una volta lo compravo ma ho abbandonato presto l’idea di collezionarlo, e in seguito ho smesso di leggerlo perché, in genere, preferisco storie non legate a personaggi seriali.

Di recente, però, mi è capitato d’imbattermi in un Dylan Dog d’epoca e devo dire mi ha fatto una buona impressione. Mi è un po’ dispiaciuto di aver venduto le copie che avevo acquistato a suo tempo, ma penso che in ogni caso siano abbastanza reperibili ristampe e raccolte se volessi rileggere qualcosa.

Sulle uscite più attuali non sono informato, ma concordo con chi parla degli inevitabili alti e bassi di una serie che va comunque avanti da tanti anni. L’ho ricordato volentieri e mi sembra che Dylan Dog possa sempre contare su un buon seguito di lettori.

Ci sono novità, il nuovo curatore della serie (Recchioni) ha annunciato che viste le vendite basse inizieranno a rinnovare il personaggio.
Per maggiori dettagli vi rimando al blog di Recchioni dove spiega tutto :
http://prontoallaresa.blogspot.it/2013/05/cominciando-parlare-di-dylan-dog.html

Io l'ho "scoperto" da meno di un anno (ho 31 anni) e ne ho letti circa una decina, alcuni mi sono piaciuti moltissimo, altri meno...

Non sono ancora un grande fan di Dylan Dog ma penso che sia un fumetto che non deve essere perso se si è appassionati del genere, anche perchè 100 pagine di un fumetto sono molto meno di 100 pagine di un libro.

L'unica cosa che trovo stancante è che Dylan si tromba una ragazza ad ogni puntata...