(sondaggio)I libri che vi hanno terrorizzato


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jabbafar
Larva
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MessaggioInviato: Sab, 28 Mag 2005 23:45    Oggetto: Re: i miei tre   

dyrach ha scritto:

A me il racconto di Maupassant che ha terrorizzato di più è stato il terribile La madre dei mostri...


Impressionante vero? soprattutto quando con tutta la probabilità c'è qualcosa di vero?

Jabba
motosega
Larva
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MessaggioInviato: Dom, 12 Giu 2005 11:36    Oggetto: Re: i miei tre   

Pietro Fratta ha scritto:
Le Horla di Maupassant;
L'Esorcista di Blatty;
Il Gioco di Gerald di King


quoto per l'esorcista.
ma anche la setta di ramsey campbell
Zabraxas
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MessaggioInviato: Dom, 12 Giu 2005 14:23    Oggetto:   

"Il caso di Charles Dexter Ward" di Lovecraft, senza ombra di dubbio. Quando narra della discesa nei meandri sotterranei della casa... brrr. Shocked
E comunque, direi un po' tutti i racconti del maestro di Prvidence.
“All that was magical, beautiful, will be gone”
These measures call for divine intervention

Orphaned Land – Ocean Land [dall’album “Mabool”, 2004]
R. Bolton
Abitatore del Profondo
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MessaggioInviato: Dom, 12 Giu 2005 14:29    Oggetto:   

Lovecraft in generale e The shadow over Innsmouth in particolare....
La casa sull Abisso poi mi garbò parecchio...
Strepitoso pure "Il marchio giallo", unico racconto de Il re in giallo che mi sia capitato sottomano purtroppo....

Sarà un caso che la maggior parte dei libri più belli siano proprio quelli "suggeritimi" da HPL?
Direi di no.... Wink
dyrach
Hastur
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MessaggioInviato: Dom, 12 Giu 2005 14:33    Oggetto:   

R. Bolton ha scritto:
Strepitoso pure "Il marchio giallo", unico racconto de Il re in giallo che mi sia capitato sottomano purtroppo...


Vero, verissimo, è un racconto poco noto (scritto da Robert W. Chambers) ma assolutamente terrificante!! E' anche il racconto che (si dice) ispirò a Lovecraft l'idea del Necronomicon.
Non è morto ciò che in eterno può attendere
e con il passare di strani eoni anche la morte può morire
galerius
Fantasma Fantasma
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MessaggioInviato: Dom, 12 Giu 2005 14:49    Oggetto:   

Di Machen ho dimenticato di citare espressamente "The White People", quello che più mi ha messo 'strizza' : avevo paura di voltare le pagine e andare avanti, non sto scherzando...nonostante il solito stile reticente del Nostro, o forse proprio per quello... Rolling Eyes
Grazie, ragazzi !
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R. Bolton
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MessaggioInviato: Dom, 12 Giu 2005 20:44    Oggetto:   

dyrach ha scritto:
R. Bolton ha scritto:
Strepitoso pure "Il marchio giallo", unico racconto de Il re in giallo che mi sia capitato sottomano purtroppo...


Vero, verissimo, è un racconto poco noto (scritto da Robert W. Chambers) ma assolutamente terrificante!! E' anche il racconto che (si dice) ispirò a Lovecraft l'idea del Necronomicon.


Posso andare lievemente OT?
Qualcuno sa se in qualche casa editrice imbriccata per la penisola qualcuno ha avuto la buonagrazia di pubblicare "Il re in giallo?"...
Disponibile ovviamente...
galerius
Fantasma Fantasma
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MessaggioInviato: Dom, 12 Giu 2005 21:57    Oggetto:   

Temo proprio che l'unico ad aver pubblicato Il Re in Giallo, a tutt'oggi, rimanga Fanucci, che purtroppo sembra non averlo più in catalogo... Sad
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astragalo
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MessaggioInviato: Dom, 12 Giu 2005 21:58    Oggetto: Re: i miei tre   

dyrach ha scritto:
Pietro Fratta ha scritto:
Le Horla di Maupassant


A me il racconto di Maupassant che ha terrorizzato di più è stato il terribile La madre dei mostri...


quoto. la madre dei mostri è realmente scockante. ma di maupassant ce ne sono parecchi di racconti terribili!

poi io dico
IL BARILE DI AMONTILLADO di poe
MISERY di king
un paio di racconti di gaston leroux

ma sono solo le prime cose che mi vengono in mente
Hey, non fare lo stronzo anche tu!
per una letteratura migliore....di NO alle "D" eufoniche!!!
vinxblack
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MessaggioInviato: Ven, 05 Ago 2005 17:16    Oggetto:   

Will ha scritto:
Pietro Fratta ha scritto:
Le Horla di Maupassant


Veramente ti ha terrorizzato? Se ho tempo mi piacerebbe leggerlo ma non credevo che facesse paura.


Fa paura, fa paura....

Personalmente un racconto davvero terrorizzante per me fu Metzengerstein di Poe, la scena in cui il cavallo si stacca dal parato.

Aggiugerei:

Una chiamata da lontano(Matheson)

Tra gli alberi(Campbell, in "incubi e risvegli")

Il colore venuto dal nulla, Dogon, Herbert West, il segugio, Un' illustrazione e una vecchia casa di Lovecraft

Gli abitanti di Middle Islet di W.Hope Hogdson

E una miriade che ora non ho in testa scritti da altri autori(King, Bloch, Barker)
galerius
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MessaggioInviato: Dom, 07 Ago 2005 23:34    Oggetto:   

vinxblack ha scritto:

Tra gli alberi(Campbell, in "incubi e risvegli")

Questo era uno dei racconti dell'antologia che non avevo ancora letto ; incuriosito dalla citazione di Vinx me lo sono letto ieri pomeriggio, guarda caso...in mezzo a degli alberi, nel giardino di casa di mio padre.
Devo dire che, pur trovandolo come sempre molto ben scritto, non mi ha comunicato alcun senso di inquietudine, contrariamente a quanto mi capita di solito con questo scrittore.
Riflettendo, mi è venuto fatto di pensare quanto la vita e le abitudini di ciascuno di noi contino nell'esperienza della lettura.
Io ho sempre vissuto in una valle verdissima, circondata da colline coperte di boschi molto fitti, facili da raggiungere anche a piedi. E questo ambiente non l'ho mai vissuto come estraneo o ostile, tutt'altro. Ricordo con incanto e struggente nostalgia certe passeggiate con la sola compagnia del vento tra i rami.
Per cui, trovandomi a leggere questo racconto che parla di un uomo che semplicemente si perde nel bosco, in pieno giorno, senza alcuna minaccia immediata, non ho provato l'inquietudine che potrebbe provare un cittadino, poniamo, o comunque una persona che veda nel bosco un luogo a lui estraneo e di per sè carico di minaccia.
Grazie, ragazzi !
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vinxblack
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MessaggioInviato: Lun, 08 Ago 2005 00:29    Oggetto:   

galerius ha scritto:
vinxblack ha scritto:

Tra gli alberi(Campbell, in "incubi e risvegli")

Questo era uno dei racconti dell'antologia che non avevo ancora letto ; incuriosito dalla citazione di Vinx me lo sono letto ieri pomeriggio, guarda caso...in mezzo a degli alberi, nel giardino di casa di mio padre.
Devo dire che, pur trovandolo come sempre molto ben scritto, non mi ha comunicato alcun senso di inquietudine, contrariamente a quanto mi capita di solito con questo scrittore.
Riflettendo, mi è venuto fatto di pensare quanto la vita e le abitudini di ciascuno di noi contino nell'esperienza della lettura.
Io ho sempre vissuto in una valle verdissima, circondata da colline coperte di boschi molto fitti, facili da raggiungere anche a piedi. E questo ambiente non l'ho mai vissuto come estraneo o ostile, tutt'altro. Ricordo con incanto e struggente nostalgia certe passeggiate con la sola compagnia del vento tra i rami.
Per cui, trovandomi a leggere questo racconto che parla di un uomo che semplicemente si perde nel bosco, in pieno giorno, senza alcuna minaccia immediata, non ho provato l'inquietudine che potrebbe provare un cittadino, poniamo, o comunque una persona che veda nel bosco un luogo a lui estraneo e di per sè carico di minaccia.


Beh, in effetti io vivo in una città vicino al mare, non proprio enorme, ma con una pianificazione urbanistica oscena, e pochi polmoni verdi(peraltro mal tenuti).
In realtà AMO passeggiare tra gli alberi, soprattutto in quei boschi il cui fogliame arboreo è così folto da creare un vero e proprio"soffitto" che nasconde il sole(ho molta più paura del mare).
Ciò che mi ha davvero inquietato del racconto è la scena della casa diroccata in cui lui trova tutti quei bastoni scolpiti con volti umani, e la sua corsa finale verso il camioncino.
Devi sapere che ho una sorta di paura latente verso feticci, totem e in generale verso le riproduzioni di singoli soggetti(umani e non): soprattutto manichini(in ricordo di un incubo infantile davvero terrificante) ma anche sculture, dipinti, affreschi(vedi l'effetto che mi fece Metzengerstein), arazzi, in qualche caso persino ritratti fotografici!
Comunque, questo conferma la tua idea, ed è una delle cose belle di questo genere: come in quel racconto di Barker che ho letto ultimamente, "Paura": ognuno ha i suoi demoni nascosti, e scava scava puoi tirarglieli fuori senza neanche saperlo.
galerius
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MessaggioInviato: Lun, 08 Ago 2005 03:00    Oggetto:   

vinxblack ha scritto:
Devi sapere che ho una sorta di paura latente verso feticci, totem e in generale verso le riproduzioni di singoli soggetti(umani e non)

Perbacco, allora Il dio nell'alcova è il racconto tuo... Wink
vinxblack ha scritto:
...ognuno ha i suoi demoni nascosti, e scava scava puoi tirarglieli fuori senza neanche saperlo.

E' vero anche questo.
Io per esempio sono abbastanza intimorito dai sotterranei, dalle cantine eccetera ; qualunque opera narrativa o cinematografica presenti queste ambientazioni col giusto taglio ha il potere di inquietarmi.
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vinxblack
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MessaggioInviato: Lun, 08 Ago 2005 12:28    Oggetto:   

galerius ha scritto:

Io per esempio sono abbastanza intimorito dai sotterranei, dalle cantine eccetera ; qualunque opera narrativa o cinematografica presenti queste ambientazioni col giusto taglio ha il potere di inquietarmi.



Immagino che l'Amontillado sia il tuo vino preferito. Wink
galerius
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MessaggioInviato: Lun, 08 Ago 2005 14:41    Oggetto:   

In effetti...a volte lo gustiamo col mio amico Pickman, durante i nostri giretti Wink
Grazie, ragazzi !
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