Coda-Marine 475


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Autore Messaggio
Albert00
«Abitatore del Profondo»
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MessaggioInviato: Sab, 30 Lug 2005 00:40    Oggetto:   

[quote="Anonymous"]
X ha scritto:

Prendete Dick. Se ne sente parlare come di uno dei massimi scrittori di fs della storia. D'accordo, ha scritto alcune cose gradevoli (Ubik, Palmer Eldritch), ma il solo modo che c'è stato per sdoganarlo "verso l'alto" è stato di farne uno scrittore non-di-genere, una specie di fricchettone filosofo, e pubblicare un sacco di saggistica scritta da lui (o su di lui): oggi c'è persino chi nega che si tratti di uno scrittore di fs.
Spero di avere capito male: solo Ubik e Palmer Eldricht sarebbero le opere valide di Dick? E sarebbero solo "gradevoli"? Se è questo che intendevi è una tua opinione molto personale che io, inseme a qualche milone di persone, non condivido: per me l'intera opera di Dick è un immenso capolavoro. Che male cìè nel dire che patendo dalla sf è andato oltre? Un oscuro scrutare e Valis vanno oltre la sf tradizionale e magari per questo ha suscitato l'interesse della critica non di genere

Insomma: c'è una letteratura fuori dagli schemi sana e viva (Pynchon, per esempio); e un'altra che, molto più semplicemente, si dà un sacco di arie per giustificarsi e vendere. La maggior parte delle opere "contaminate", purtroppo, appartiene alla seconda categoria. L'avantpop, insomma, come clamorosa (e goffissima) mossa di mercato.
Avanti, ragazzi, non raccontiamoci balle: di Palahniuk ce n'è uno. E' un genio, punto e basta. Poi c'è un sacco di gente convinta che imitando lo stile di Palahniuk, o avvicinadosi ai suoi temi, otterrà automaticamente ottimi risultati. In questo modo Palahniuk diventa un "genere" scopiazzato malamente da tanta gente piena di velleità pseudo-artistiche, che si sente molto "post-moderna" e "futuristica". Per questo motivo, pur leggendo Palahniuk e Pynchon, rimango fedele all'horror, alla fantasy, alla fs come generi, perché mi fido di più di quegli scrittori che non fanno "letteratura" alta, ma semplicemente scrivono storie belle da leggere.
Di filosofi e intellettuali è pieno il mondo.
Ma i narratori sono rari come le proverbiali perle nel guano.


Però Vollmann non è certo uno stronzo e neanche Wright o Erckson,
Albert00
«Abitatore del Profondo»
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MessaggioInviato: Sab, 30 Lug 2005 00:52    Oggetto:   

elvezio ha scritto:

Letteratura di Genere (d'ora in poi LG): Gne, gne, piango perchè mi sento bistrattata rispetto alla letteratura mainstream.
Letteratura Mainstream (LM): "ok, va bene, dai, vieni con noi... Cominciamo ad analizzarti e giudicarti secondo i mezzi critici appropriati..."
LG: "Uh.. Beh... No, dai, però non è giusto trattarmi alla pari di Flaubert o Zola, io voglio solo intrattenere, mica sono come il mainstream!"
LM. "Beh, come vuoi tu, deciditi...Cosa vuoi essere,. Non c'è nulla di male a essere come sei tu, non fareti problemi..."
LG: "Gne gne, voglio il meglio dei due mondi, voglio tirare su palanche di soldi scrivendo male e spesso di caxxate ma voglio anche raccogliere le briciole del plauso accademico"
...
quoto



Ma, riallacciandosi al discorso del "genere" allora Greg Egan se li pappa tutti quanti a colazione, fra Axiomatic e Diaspora ha praticamente urlato al mondo quanto si possa essere bravi e saper scrivere bene partendo dalla sf ultrahard! E tentare divulgazione intrattenendo la gente...

Egan è un lucido folle un genio


Cmq l'horror avrà di sicuro rinascite e rimorti.... come ogni altro genere. Purtroppo ciò avverrà più per esigenze di mercato che per reali onde sociali (come vorrebbe il tentativo di teoria di King sull'horror come ciclica valvola di sfogo dalle crisi economiche... King è un buon scrittore ma quando teorizza alle volte lascia perplessi...)...

l'idea dell'horror come risposta alle crisi(sociali, politiche, economiche) non è tanto peregrina, solo che forse riguarda solo forme di intrattenimento popolari come il cinema
Laughing

Cmq viva Egan, è un pazzo!
Albert00
«Abitatore del Profondo»
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MessaggioInviato: Sab, 30 Lug 2005 00:53    Oggetto:   

mi sa che non imparerò mai a separare citazione e risposta spero di essere chiaro cmq
Albert00
«Abitatore del Profondo»
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MessaggioInviato: Sab, 30 Lug 2005 01:06    Oggetto:   

X ha scritto:
eri come un fiume: ci versano sopra tonnellate di liquami di sdegno e sufficienza salvo poi attingervi indiscriminatamente nel tentativo di staccarsi dalla media.

Verissimo. Egan è un grande. Dick non è inflazionato come scrittore, ma come fonte creativa. Fanucci non si è limitato a riscoprirlo, si è messo in testa di sviscerarne la produzione senza lesinarci quelli che non sono proprio i suoi libri più riusciti.


X


Secondo me Dick non si comprende appieno se non si leggono anche le opere minori: per esempio, Follia per sette clan o Mr Lars sognatore di armi pur se arraffazzonati nello stile e con contraddizioni nella trama, proprio perché scritti di getto(credo in poche settimane) senza una riscrittura, contengono le idee-paranoie-visioni-deliri di Dick nel loro stato embrionale, cariche di tutto il loro potenziale, scevre da censure, non ingabbiate in una struttura narrativa quindi più libere forti e sovversive. Uno sguardo diretto nel cervello dello scrittore. Non sono neanche libri in realtà, non è narrativa sono artefatti ancestrali porte per altre dimensioni trip acidi...non è carta e non è inchiostro...
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