Agghiacciante ed erotico. Una scrittura sensoriale, che si sposa benissimo con un horror situazionale come questo. Mi è piaciuto parecchio l'utilizzo della figura del serpente. Serpente che ho interpretato anche come un simbolo dell'uroboro in cui La Signora e le prossime Elette sono imprigionate, della indefinita ripetitività del rito. Il prezzo della via del Piacere è il raggiungimento del piacere ultimo, il culmine, quel limite dopo il quale non ci sarebbe più nessun altro piacere replicabile. Il prezzo della via del Piacere è l'annientamento del piacere stesso. Molto bello!
Andrea, in questo periodo sto facendo una full immersion della tua produzione letteraria... sto leggendo Il peccato e l'inganno e poi Un'ora per non morire, adesso questo tuo bel racconto. Magari propongo anch'io qualcosa a Horror Magazine fra qualche giorno!
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