Diario di guerra contro gli zombie...


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fabio licenziato
Larva
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MessaggioInviato: Gio, 25 Set 2014 21:12    Oggetto: Diario di guerra contro gli zombie...   

Diario di guerra contro gli zombie, scritto da Nicola Furia, è un esempio tutto italiano di come si debba redarre un romanzo, tipico del genere horror “Z”. Caratteristica principale dell’opera è di essere scritta sotto forma di diario ufficiale, pertanto il linguaggio che ne consegue è a volte schematico, ma contraddistingue appunto questa scelta di stile. L’autore fa agire il suo “alter ego”, lo stesso Nicola Furia tenente colonnello dei Carabinieri, con una “necessaria” spietata determinazione; inoltre il personaggio è caratterizzato da un ferreo spessore psicologico, sempre messo alla prova dalle dure scelte per cui è costretto ad optare. Il romanzo scritto in forma diaristica è molto snello e gradevole da leggere, il punto di vista della narrazione come lo svolgimento degli accadimenti, appartengono ad una visione tutta militare: sistemazione logistica, approvvigionamenti, operazioni di bonifica, guerriglie urbane, ecc. ecc. Diario di guerra contro gli zombie è un libro, che consiglio non solo agli amanti del genere, poiché la sua trama esce lievemente dai vari cliché, per infittirsi di oscuri misteri inspiegabili, che terranno avvinto il lettore fino alla fine del libro.
Antha
Cittadino di Innsmouth
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MessaggioInviato: Dom, 28 Set 2014 14:41    Oggetto:   

Interessante. Tra l'altro, da non grande amante del genere, il libro che piu' ho apprezzato e' stato W.W.Z., che era simile ad una sorta di diario a piu' voci
fabio licenziato
Larva
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MessaggioInviato: Dom, 28 Set 2014 14:58    Oggetto:   

Ti ringrazio per il commento Antha, come detto, è scritto sotto forma di diario ufficiale, il linguaggio non è confidenziale, anzi tende ad essere oggettivo, nel puro stile di una relazione di servizio. A me piace molto l'horror "Z", ma se un libro è scritto bene, a prescindere dal genere leggo di tutto, purché coinvolga. Di contro ci sono libri come "Zona 1" e "La nuova fame", con titoli peraltro molto accattivanti, che arrivano ad essere illeggibili, sconsigliandoli anche al mio peggior nemico Twisted Evil
Antha
Cittadino di Innsmouth
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MessaggioInviato: Mer, 01 Ott 2014 14:24    Oggetto:   

Curiosità.
L'altro ieri in una libreria feltrinelli gironzolando nella "sezione Horror" (... di cui accenno ulteriormente nel post scrittum...), mi sono imbattuto in un "Diario di un sopravvissuto agli zombie" di J.L Bourne

P.S.
la sezione horror è piena di romanzi (etti) sui vampiri.
Per come la vedo i più non è che siano poi così tanto horror: al contrario molti mi suonano come dei sottogeneri degli Harmony
fabio licenziato
Larva
Messaggi: 14
MessaggioInviato: Mer, 01 Ott 2014 14:49    Oggetto:   

Le recensioni che ho letto sul libro da te citato, ed in generale sulla trilogia di Bourne sono positive, dovrebbe essere un buon acquisto! Riassumendo le opinioni dei lettori, il linguaggio è snello, le scene d'azione sono ben realizzate, insomma tutto quello che serve per una lettura non impegnativa e di pura evasione.
La penso come te, molti romanzi vampireschi hanno solo una patinatura horror e poi sono degli harmony (scadenti), volendo ricalcare la saga di Twilight Rolling Eyes

L'opera horror che veramente mi ha lasciato il segno è il ciclo del Drive In di Lansdale, in assoluto Twisted Evil
Antha
Cittadino di Innsmouth
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MessaggioInviato: Sab, 25 Ott 2014 19:37    Oggetto:   

fabio licenziato ha scritto:


L'opera horror che veramente mi ha lasciato il segno è il ciclo del Drive In di Lansdale, in assoluto Twisted Evil

L'ho letto, eppure, anche se sono un estimatore di Lansdale, non e' che lo abbia apprezzato molto. Anzi sono probabilmente i suoi libri che ho gradito meno
In punto horror non mi parso poi molto pregnante.
fabio licenziato
Larva
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MessaggioInviato: Lun, 27 Ott 2014 19:41    Oggetto:   

Il ciclo del Drive In è l'opera (che secondo me) esprime meglio il temperamento umano, ed è qua che entra il gioco l'alienazione, l'odio, il dolore, la violenza gratuita, oltre che le varie mutazioni fisiche aberranti, questo per me è già "horror". Il linguaggio è molto violento, ma non è fine a se stesso veicola sempre le scelte dei personaggi, che purtroppo riflettono l'uomo in generale, o buona parte di esso. Il finale poi è disarmante, risolvendosi in un nulla esistenziale...da ghiacciare il sangue nelle vene! Basta ne parlo troppo entusiasticamente...sono di parte Cool
Da poco ho letto la morte ci sfida, non c'è che dire, opera di puro intrattenimento, il linguaggio è sempre duro, ma non ai livelli del Drive In.
fabio licenziato
Larva
Messaggi: 14
MessaggioInviato: Lun, 27 Ott 2014 19:41    Oggetto:   

Il ciclo del Drive In è l'opera (che secondo me) esprime meglio il temperamento umano, ed è qua che entra il gioco l'alienazione, l'odio, il dolore, la violenza gratuita, oltre che le varie mutazioni fisiche aberranti, questo per me è già "horror". Il linguaggio è molto violento, ma non è fine a se stesso veicola sempre le scelte dei personaggi, che purtroppo riflettono l'uomo in generale, o buona parte di esso. Il finale poi è disarmante, risolvendosi in un nulla esistenziale...da ghiacciare il sangue nelle vene! Basta ne parlo troppo entusiasticamente...sono di parte Cool
Da poco ho letto la morte ci sfida, non c'è che dire, opera di puro intrattenimento, il linguaggio è sempre duro, ma non ai livelli del Drive In.
fabio licenziato
Larva
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MessaggioInviato: Lun, 27 Ott 2014 19:44    Oggetto:   

Il ciclo del Drive In è l'opera (che secondo me) esprime meglio il temperamento umano, ed è qua che entra il gioco l'alienazione, l'odio, il dolore, la violenza gratuita, oltre che le varie mutazioni fisiche aberranti, questo per me è già "horror". Il linguaggio è molto violento, ma non è fine a se stesso veicola sempre le scelte dei personaggi, che purtroppo riflettono l'uomo in generale, o buona parte di esso. Il finale poi è disarmante, risolvendosi in un nulla esistenziale...da ghiacciare il sangue nelle vene! Basta ne parlo troppo entusiasticamente...sono di parte Cool
Da poco ho letto la morte ci sfida, non c'è che dire, opera di puro intrattenimento, il linguaggio è sempre duro, ma non ai livelli del Drive In.
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