American psycho


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Sciamano
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MessaggioInviato: Ven, 05 Ago 2005 15:31    Oggetto: American psycho   

L'altro giorno mi è capitato di riprendere in mano "American psycho" di Bret Easton Ellis....le pagine sono diventate gialle Shocked .....capolavoro o opera sopravvalutata?...per me rimane uno dei migliori libri mai letti. Ok ci sono pagine intere occupate per metà da marche di vestiti e profumi, ma lo stile è davvero asciutto e agghiacciante come il protagonista. Tra l'altro io dal 1991 mi taglio la barba come Patrick Batman... inumidire il volto con l'acqua poi insaponare prima il mento e i baffi dove i peli sono più duri, poi passare la lama senza contropelo, ecc.ecc. ... Very Happy Very Happy

Go! - A machine of penalty
Go! - The sweet insanity
Go! - Fade to black tranquility

You're lookin' through the eyes of a psycho!
An American psycho!

"american psycho"- the misfits (1997)
Mr Magoo
«Shoggoth»
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MessaggioInviato: Ven, 05 Ago 2005 15:44    Oggetto:   

sarei più per il sopravvalutato,IMHO...senza elementi oggettivi (non mi azzardo a farne una recensione tecnica o a stabilire il suo posto nella corsa al Grande Romanzo Americano): semplicemente l'ho letto tempo fa, e ripensandoci oggi mi accorgo che mi ha lasciato dentro poco, molto poco rispetto rispetto ad altri libri, magari meno di pregio, ma che ho amato e amo ancora. d'altra parte, è una centratissima e feroce critica all'american way of life, un attacco senza quartiere ed estremamente lucido...forse semplicentemente non fa per me Rolling Eyes

Mi prostro al culto dell'Alga Pippuzza. Ftang Gnà Gnà!
vinxblack
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MessaggioInviato: Ven, 05 Ago 2005 17:02    Oggetto: Re: American psycho   

Sciamano ha scritto:
L'altro giorno mi è capitato di riprendere in mano "American psycho" di Bret Easton Ellis....le pagine sono diventate gialle Shocked .....capolavoro o opera sopravvalutata?...per me rimane uno dei migliori libri mai letti. Ok ci sono pagine intere occupate per metà da marche di vestiti e profumi, ma lo stile è davvero asciutto e agghiacciante come il protagonista. Tra l'altro io dal 1991 mi taglio la barba come Patrick Batman... inumidire il volto con l'acqua poi insaponare prima il mento e i baffi dove i peli sono più duri, poi passare la lama senza contropelo, ecc.ecc. ... Very Happy Very Happy



Io credo che l'intenzione di queste descrizioni di marche , abiti, prodotti di bellezza, ecc. così come delle occasionali pagine dedicate alle preferenze musicali del protagonista, raggelanti per la loro razionalità e serenità espressiva, fosse quello, da una parte di dire che nella moderna cultura dell'immagine l'aberrazione viene facilmente occultata da una facciata di conformismo e bell'aspetto, dall'altra quella di instillare un sottile dubbio: è davvero un maniaco assassino, o è solo uno yuppie annoiato come tanti che fantastica su un'esistenza parallela?
Personalmente mi risulta difficile pensare che la lettura di questo libro possa lasciare indifferenti.
Tra l'altro c'è una persona a me molto cara(per carità, un fratello di sangue per me) che però oltre ad avere qualche lieve tendenza neofascista, somiglia in modo impressionante a Bateman nell'ossessione per i vestiti di marca, nella cura maniacale della forma fisica e dell'igiene, e nel modo di impostare la vita sociale.
Da quando ho letto il libro lo guardo con occhi diversi.
Sciamano
«Reaper» Reaper
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MessaggioInviato: Mar, 09 Ago 2005 20:50    Oggetto:   

Interessante.
Sempre per quanto mi riguarda è un libro che mi ricorda un certo periodo(bello!). Insomma è un pò il "nevermind" dei libri di quegli anni(uscito nel 1991 se non sbaglio proprio come il disco dei Nirvana)....anche se è un libro horror(estremo) lo considero più simbolico dei libri tanto in voga ai tempi di Douglas Coupeland(generazione x). Un libro generazionale?...(si vabbè una generazione di "pervertiti maniaci" Very Happy )....del resto "american psycho" è l'incontro del vuoto pneumatico degli anni80(qualcuno li guarda con nostalgia, imho ne stiamo pagando ancora le conseguenze) con il clangore gelido e amorfo dei 90: un incubo agghiacciante!....
Lost generation Very Happy
Albert00
«Abitatore del Profondo»
Messaggi: 249
MessaggioInviato: Mar, 09 Ago 2005 23:33    Oggetto:   

quando l'ho letto qualche anno fa mi è piaciuto moltissimo. In particolare ricordo di avere apprezzato l'inquietudine generale, che attraversa il libro in maniera sottocutanea finché non esplode in sangue e frattaglie al momento giusto della tensione narrativa. L'atmosfera allucinata: ricordate le feste, in cui si scambia continuamente una persona per un'altra, si confondono continuamente i nomi, addirittura ricompaiono personaggi dati per morti(ma in maniera del tutto normale senza entrate in scena clamorose)il riutilizzo in chiave post-moderna o avant-pop dei topos horror. I capitoli disturbanti dedicati interamente alle recensioni di un disco o alla descrizione delle caratteristiche di un rasoio. Le opinioni di poitica interna e estera del protagonista, così gelidamente liberal(Clinton andrà al potere poco dopo e farà un massacro). Ma semplicemente straordinaria è la scelta dell'autore di eliminare la catarsi finale: non c'è scoperta, denuncia, vendetta, eliminazione del mostro: il mostro normale continua la sua vita come una malattia cronicizzata nella società normale-mostruosa. Quindi io sarei più per definirlo un capolavoro: almeno quando l'ho letto ne ho avuto questa impressione. E il film era molto riuscito e ben fatto.
Ivo The Ripper
«Nightgaunt»
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Località: Las Pezia
MessaggioInviato: Mer, 06 Feb 2013 19:49    Oggetto:   

Dopo anni che volevo leggerlo finalmente l'ho fatto.
Uno dei pochi libri che è riuscito a mettermi in difficoltà e lo dicon con intenti di elogio non certo di critica.
Alcuni omicidi di Pat hanno messo a dura prova il mio stomaco, in quanto a violenza e cattiveria è almeno tre spanne sopra al film di cui questo romanzo è stato ispiratore.
Nonostante questo poi bisogna considerare che non si tratta di un romanzo dell'orrore ma di una feroce critica, una critica alla società capitalistica.
Condivido con vinxblack, anche a me è sorto il dubbio che sia solo una macabra fantasia del protagonista e che questo non abbia veramente ucciso nessuno.
Inoltre un altro dubbio mi è venuto alla fine della lettura, Pat esiste davvero oppure è solo una sorta di entità con cui i personaggi del romanzo convivono ? Il loro lato oscuro per intenderci.
I limiti che dividono la Vita dalla Morte sono, nella migliore delle ipotesi, vaghi e confusi. Chi può dire dove finisca l'una e cominci l'altra ? (E.A.Poe)

http://lifetalesofivanc.blogspot.it/
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