Questa è veramente una bellissima domanda, complimenti Mothra (e bentornato!)
Me lo chiedo spesso anch'io, per certi versi son contento che ci sia stato l'home video, per altri no.
Inizio dai secondi: l'home video ha ucciso la fruizione dei film in sala, è un dato di fatto. Oggi i cinema di seconda e terza visione non esistono più ed è una sofferenza dover correre al cinema il primo weekend sapendo che poi sul grande schermo quel film non lo potrai vedere più. Se penso che ho visto
Ghostbusters al cinema nel 1987, tre anni dopo la sua uscita ufficiale mi viene un magone incredibile
Certo, è indubbio che l'home video ha offerto la possibilità di vedere tante cose che altrimenti chissà se sarebbero più circolate, quindi una cosa buona l'ha fatta. Da questo punto di vista ritengo che l'impatto fornito dall'home video non sia ancora stato valutato appieno. Per capirsi: al cinema sei "bloccato" e "isolato" per due ore e vedi solo il film, sul quale non hai controllo. Con l'home video puoi fare altro, spezzettare la proiezione, tornare indietro, studiare un singolo momento e impararlo a memoria. Questo ha influito secondo me anche sul modo in cui sono fatti i film oggi, dove spesso la costruzione della singola scena è più importante dell'insieme. Senza contare il citazinionismo sfrenato, sintomo anche di una generazione che ha imparato a vedere non film, ma parti degli stessi.
Questa la scrivo come considerazione fenomenologica, non come critica.
Per il resto invidio soprattutto i ragazzini di oggi che hanno la possibilità di vedere i film in DVD con una buona qualità video, in versione (quasi sempre) integrale e corretto formato. Se penso ai master allucinanti con cui sono circolate per anni certe storie mi viene un ulteriore magone.
Quando alla domanda specifica se abbia fatto bene alle saghe che hanno proseguito attraverso l'home video, francamente non penso. Preferisco che una storia finisca quando ha detto tutto, piuttosto che continuare una vita artificiale attraverso l'home video.