Personalmente quando ho saputo che facevano un film su FB ho pensato al solito filmetto che sfrutta la popolarità del fenomeno. Poi ho visto che alla regia ci sarebbe stato Fincher e ho sospeso ogni pregiudizio e son andato a vederlo.
Forse non un capolavoro, ma a suo modo bello, piacevole. Riesce a narrare molto bene le vicende personali dei personaggi senza mai apparire scontato. Che poi siano i creatori di FB alla fine sembra quasi un particolare secondario.

Un Fincher minore, a parer mio, anni luce indietro rispetto al quartetto Seven, Zodiac, Fight Club, Benjamin Button. Ovviamente è fatto per piacere alla gente, cavalca l'onda della fama interplanetaria di Facebook (motivo che ha attratto frotte di persone a vederlo, molto più che il nome di Fincher alla regia) e risulta ben confezionato e discretamente recitato, ma ci ho visto davvero poco del Fincher che adoro (se non l'avessi saputo, avrei fatto gran fatica a capire che il film l'aveva girato lui). Eisenberg è bravo e farà molta strada, il resto del cast fa la sua figura e la trama intriga, ma pare un bel compitino su commissione, scintillante ma senz'anima. Sicuramente su questo tema sarebbe stato arduo fare di meglio, ma forse nemmeno a Fincher stava tanto a cuore questa pellicola. Visione piacevole, ma credo lo dimenticherò abbastanza in fretta. Voto 6/7

P.S. ottime le musiche di Reznor e Ross (ma già lo sapevo, visto che sono mesi che ascolto con discreta frequenza il cd), Oscar meritato.

È ora che mi rivedi questo quasi-capoalvoro. Penso me lo recupererò in dvd. Film più sottovalutato degli ultimi dieci anni? Siento per siento.

Confermo, film interessante, intrigante e ben congeniato in scene (quelle legali non annoiano e sono funzionalissime alla trama) e interpretazioni, a prescindere dalla celebrazione del mondo FB. Fincher ha fatto un film non propriamente suo ma risulta efficace. Non un capolavoro ma sicuramente darà da pensare per un po', il finale è disilluso e particolarmente eloquente. Di certo la creazione di questo social network che batte per ora tutti gli altri (Myspace per esempio) è un fenomeno di costume mondiale e molto redditizio (le quotazioni di valore dell'azienda Facebook e del suo creatore salgono sempre di più a livelli astronomici e mi chiedevo come diavolo facesse a essere così redditizio ma il potere della pubblicità e degli interessi di marketing moderno è illimitato).
La figura di Zuckerberg si assomiglia all'escalation dagli anni '80 di un altro pigmalione genio/approfittatore dell'informatica come Gates (singolare e perspicace la scena della sua conferenza nel film). Di certo in questo film ho apprezzato la bontà intrinseca di rompere gli schemi e di rivoluzionare il mondo dei media propria di un certo sentimento/filosofia degli hacker.

Voto: 7.