Un mio motivo di vita:
i Korn sono alla base dei miei ascolti insieme (l' ho detto decine di volte ma lo ripeto sempre volentieri) a Metallica, Bowie e Depeche M.
Il loro stile è inconfondibile e bastano 3 secondi per riconoscerli (come il rombo di un' Harley per un biker). Hanno inventato un modo di far metal e per sempre rimarranno il gruppo che più di chiunque altro incarna angoscie e agonie adolescenziali.
I primi due album sono storia: basterebbe un brano come Daddy per cancellare le decine di gruppi clone che dal 94 in poi calvalcheranno l' onda del movimento che comunque nella breve durata ci ha lasciato un grande nome come quello dei Deftones.
Per 10 anni la band di Davis ha sfornato album di altissimo livello e tutti di evidenti particolarità : ai primi 2 con Robinson in consolle son seguiti un album dalle forti tinte Hip Hop come Follow the Leader, uno dai toni più dark e gotici come Issues, uno con i primi innesti elettronici come Untouchables e un ritorno alle sonorita primordiali ma con un senibile accento estremo (Davis che si cimenta nel growl) come TALITM.
6 album belli e potenti sebbene da FTL in poi notevolmente costruiti a tavolino, però il mercato vuole la sua fetta e, da fan, non mi sono mai sentito tradito dai KoRn....fino a questo punto però.
Finita l' epoca della band a 6 elementi è "finita la pacchia": innegabile che la band con la dipartita di Head ha subito uno scossone dal quale non è più riuscita a riprendersi; da qui in poi è stato un susseguirsi di errori artistici prima con lo scempio di brano/video di "Word Up!", poi due album pessimi e privi di idee cun pò pop, un pò elettronici, un pò Korn che messi assieme non ne farebbero neanche un' unico accettabile (salvo solo Open Up di SYOTOS e Starting Over di Untitled) un Unplugged tanto pompato quanto assolutamente inutile (salvo solo il duetto con i Cure)..nel frattempo piove sul bagnato perchè anche Silveria se ne va (evidentemente schifato dalla piega generale).
Oggi purtroppo arrancano talmente tanto che richiamato all' ovile Ross Robinson e decisi a tornare al sound del passato sfiorano la sputtanata totale con un album che è tanto scarso quanto per la credibile.
In Korn III manca tutto quello che ha fatto grande il nome della band: il gioco di chitarre, l' enorme lavoro di Silveria e soprattutto la credibilità perchè sebbene Davis fornisce un' altra grande prova vocale, non è plausibile che 16 anni dopo torni con "i tormenti e i vagiti" che lo resero famoso.
Peccato, il declino è sotto gli occhi di tutti però quello di grande che hanno fatto non lo ridimensionerà nessuno e sono fiero di averli visti 6 volte.
Quello che poi ho provato nel 2000 in un Forum di Assago stracolmo nell' ARE YOU READY? di Blind sono cose talmente profonde che non è giusto spiegarle