Out of body experience


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McNab
«Shoggoth»
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MessaggioInviato: Mer, 10 Dic 2008 17:24    Oggetto: Out of body experience   

Sempre per gli appassionati della Fringe Science, eccovi un articolo sulle esperienze pre-morte.
Una cosa che m'incuriosisce è sottolineata nell'articolo ("Circa una persona su dieci ritiene di aver avuto qualche volta nella vita una di queste esperienze"). A qualcuno di voi è mai capitato? A me no. Tra l'altro io sono un ricercatore un po' scettico, quindi mi documento ma credo a poco. Però sono di mente aperta Wink
Chiudo l'articolo citando un bel film "Linea Mortale", molto in topic con l'argomento trattato...
- - -

L'espressione esperienza extracorporea, nota anche con gli acronimi O.B.E e talvolta O.O.B.E. (dall'inglese out-of-body experience), sta ad indicare tutte quelle esperienze, per lo più sensoriali, in cui una persona incappa ritenendo di essere "uscita" dal proprio corpo fisico, a volte racchiuso in un corpo etereo (una specie di fantasma del corpo reale), altre volte in assenza di corpo. Più stringatamente sta ad indicare quella tipica reale sensazione che taluni provano come se stessero fluttuando all'esterno del proprio corpo e, in taluni casi, percependo la presenza del proprio corpo da un punto esterno ad esso (autoscopia).
Circa una persona su dieci ritiene di aver avuto qualche volta nella vita una di queste esperienze ma il dato non distingue fra presunte esperienze reali e suggestioni personali.
Esperienze extracorporee sono state riferite durante:

- Sonno ipnagogico o ipnopompico (le fasi che precedono immediatamente l'addormentamento o il risveglio)
- Crisi epilettiche
- Intossicazione da droghe
- Fasi di psicosi acuta
- Particolari stati di rilassamento e meditazione.
- Nelle esperienze di premorte (in molti casi questi due termini sono utilizzati come equivalenti, anche se molti studiosi non sono d'accordo con questa tesi).
- Esperimenti del progetto Mk-Ultra

È indubbia la realtà soggettiva di tali esperienze dal momento che ciò che il soggetto riferisce non risulta essere simultaneamente esperibile da chi lo esamina. È scientificamente provato che le esperienze extracorporee sono di solito il risultato di un funzionamento alterato della percezione, che si verifica specialmente sotto l'effetto di droghe, farmaci, ma anche durante il sonno o in generici stati di coscienza alterati[senza fonte]. Nessuna prova scientifica è stata finora portata contro quest'ultima tesi quando suffragata da esperimenti.
È tuttavia da evidenziare che la quasi totalità di coloro che affermano di avere avuto nella propria vita più di una esperienza, ovvero più di un viaggio extracorporeo desideri addurre quante più prove concrete che suffraghino l'oggettività del fenomeno: così, per esempio, se un soggetto visita un qualunque ambiente al di fuori del punto ove è collocato il corpo dormiente, l'altro corpo (a volte chiamato doppio) tenta di afferrare oggetti e portarseli con sè, oppure prova di imprimersi nella memoria particolari fisici che riferisce di avere visto nell'ambiente visitato e che mai potrebbero essere visti o conoscibili a colui (o a quella parte del cervello) che sta attualmente dormendo.

Se il fattore della soggettività delle esperienze e delle percezioni extracorporee si mostra quasi unanimemente accettato dagli sperimentatori, è necessario precisare che i termini correntemente usati quali: doppio, viaggiatore astrale o soggetto in sdoppiamento, oppure la bilocazione danno per scontata una certa ipotesi esplicativa dei fenomeni, mentre sono termini ambigui, troppo generici e riduttivi proprio a causa delle molteplici ipotesi proposte per spiegarli.
Una ipotesi formulata nella ormai vasta letteratura su questo argomento è che non tutti ma alcuni sogni potrebbero essere veri e propri viaggi fuori dal corpo e all'inverso talune esperienze che sembrerebbero viaggi astrali invece sarebbero soltanto dei sogni o rientrerebbero in quell'altra categoria di fenomeni denominata "onironautica".

Uno studio condotto da Bigna Lenggenhager, della Scuola Politecnica Federale di Losanna e da Henrik Ehrsson dell'University College di Londra, primo in assoluto del suo genere, sono descritte in due articoli pubblicati su Science.
Nell'esperimento i partecipanti hanno indossato speciali occhiali utilizzati in visioni tridimensionali attraverso i quali hanno visto, proiettata a una distanza di due metri, la propria immagine mentre la stessa era simultaneamente ripresa da una telecamera posta dietro di loro. Durante la proiezioni, la loro schiena veniva toccata diverse volte con un bastoncino, così che essi hanno potuto osservare ciò che accadeva "in diretta" sull'immagine virtuale. Quando poi ai partecipanti è stato chiesto in quale punto si trovassero della stanza, quasi tutti hanno indicato la posizione virtuale. Gran parte dei volontari, quindi ha avvertito la dissociazione dal proprio corpo.
Secondo gli autori questo studio fornisce una spiegazione scientifica del fenomeno delle esperienze fuori dal corpo, alla base del quale "potrebbe esserci una disconnessione fra i circuiti del cervello che elaborano le informazioni sensoriali". Questo esperimento, ha commentato Peter Brugger, dell'University Hospital di Zurigo, dimostrano che la coordinazione dei sensi e la prospettiva visuale e visione sono importanti per la sensazione di trovarsi all'interno del proprio corpo.
I ricercatori hanno quindi dedotto che la percezione che una persona ha di se stessa può essere manipolata usando una serie di stimoli multisensoriali in quanto l'unità spaziale e la coscienza del corpo dipendono dai meccanismi del cervello.

Linea Mortale



Cosa si prova quando si è morti? Cosa succede nell'Aldilà? Spinti da questa curiosità, oltre che da un interesse scientifico per la materia, un gruppo di brillanti laureandi in medicina studia il modo di provocare appositamente, per alcuni instanti, la morte. Durante queste brevi parentesi, i ragazzi trovano i loro fantasmi dell'inconscio che si materializzano poi anche nella vita normale.
Linea mortale è un film di fantascienza del 1990 diretto da Joel Schumacher, che narra le vicende di un gruppo di studenti di medicina che sperimentano su se stessi la morte indotta chimicamente con l'unico scopo di provare l'esistenza dell'aldilà. Il titolo originale del film, "Flatliners", deriva dal termine inglese flatline, linea piatta. Questa linea viene visualizzata sulla strumentazione medica collegata ad un paziente quando il cuore di quest'ultimo si ferma.

(Fonti: Wikipedia, www.filmtv.it, yahoo salute)

L'articolo originale: http://mcnab75.livejournal.com/146207.html
Il mio blog: http://mcnab75.livejournal.com/ (racconti, ebook, protoscienza, recensioni, paesi fantasma e altro)
"RS33", il mio nuovo ebook: http://www.lulu.com/content/e-book/rs33/8197651
Sciamano
«Reaper» Reaper
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MessaggioInviato: Gio, 11 Dic 2008 14:32    Oggetto:   

Molto interessante.
Io non ricordo di avere fatto esperienze extra-corporee se non in sogno(almeno credo).
Comunque la curiosità di tutti intorno a questo argomento verrà soddisfatta nel momento fatidico, l'ultimo secondo, insomma chiamiamolo come vogliamo della nostra dipartita(toccata agli zebedei di rigore). Ci metteremo a vagare intorno al nostro corpo ormai irrigidito dal rigor mortis? oppure non succederà una mazza? vedremo la luce?...
Tra i film segnalo anche il classico "Vampyr"(1932) di C.T.Dryer. Oddio se vogliamo anche il mediocre "Reeker"(2005) rientra nel genere, del resto il sottotitolo é "tra la vita e la morte".
PUNISHER
«Cthulhu»
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MessaggioInviato: Gio, 11 Dic 2008 19:07    Oggetto:   

Sciamano ha scritto:
Tra i film segnalo anche il classico "Vampyr"(1932) di C.T.Dryer. Oddio se vogliamo anche il mediocre "Reeker"(2005) rientra nel genere, del resto il sottotitolo é "tra la vita e la morte".


Qualche altro titolo:



SPOILER

- Allucinazione perversa
- Dead End
- Hellraiser: Hellseeker
- Stay: Nel Labirinto della Mente


Io li ho trovati tutti interessanti (escludo Vampyr perché non l'ho ancora visto).
McNab
«Shoggoth»
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MessaggioInviato: Ven, 12 Dic 2008 12:45    Oggetto:   

Dei titoli citati ho visto "Allucinazione perversa" (molto, molto bello) e "Stay", che un sei comunque se lo merita.
Non l'ho mai visto ma potrebbe rientrare nella categoria "Stati di allucinazione", di cui chiedo info a voi, se vi è capitato di vederlo...
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Nosferatu
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MessaggioInviato: Ven, 12 Dic 2008 17:09    Oggetto:   

altro bell'argomento che come dici tu viene analizzato molto bene in quel gioiellino di Linea Mortale.
Ci Serve Una Barca Più Grossa.

PUNISHER
«Cthulhu»
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MessaggioInviato: Ven, 12 Dic 2008 20:38    Oggetto:   

McNab ha scritto:
Non l'ho mai visto ma potrebbe rientrare nella categoria "Stati di allucinazione", di cui chiedo info a voi, se vi è capitato di vederlo...


Si, direi che possa rientrare nella categoria esperienze extra-corporee, ma "Stati di Allucinazione" si discosta dai film sopra citati, in quanto...


SPOILER



...il protagonista non è in bilico tra la vita e la morte e la sua esperienza avrà un'effettiva ripercussione sulla realtà, modificandolo anche a livello somatico. Il punto cardine del film non sono le allucinazioni, ma gli effetti tangibili provocati da esse. Il titolo italiano è fuorviante, quello originale è Altered States e rende meglio l'idea.
Recuperalo che merita!
McNab
«Shoggoth»
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Località: Milano
MessaggioInviato: Ven, 12 Dic 2008 22:02    Oggetto:   

@Michael: ti ringrazio per le preziose informazioni! In effetti è il film che potrebbe piacermi... lo recupererò come regalo di Natale Very Happy

@Nosferatu: grazie per il complimento, sei molto gentile! Posterò altri articoli del genere, man mano che aggiorno anche il blog Wink
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PUNISHER
«Cthulhu»
Messaggi: 5963
MessaggioInviato: Sab, 13 Dic 2008 20:21    Oggetto:   

McNab ha scritto:
@Michael: ti ringrazio per le preziose informazioni! In effetti è il film che potrebbe piacermi... lo recupererò come regalo di Natale Very Happy


Allora buona visione! Very Happy
Guardian
«Ghoul»
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MessaggioInviato: Mar, 14 Apr 2009 21:45    Oggetto:   

Ho avuto un'esperienza fuori dal corpo qualche tempo fa...

Avevo più o meno dieci anni, era estate e le vacanze estive erano iniziate da un mesetto.
Una sera andai in camera da letto, avevo un pò di sonno ma mi scocciava dormire perché volevo rimanere alzato ancora un pò. Così mi misi sdraiato sul letto, pensando a cosa avrei potuto fare per ingannare un pò il tempo per un'altra ora almeno.
Ma ero abbastanza stanco e allora dissi a me stesso che avrei chiuso gli occhi, solo per riposarli un pò, senza addormentarmi.
Così mi tirai la coperta fino alle gambe e chiusi gli occhi, senza spegnere l'abat-jour vicino a me. Ma non andò come avevo previsto.
Non so quanto passò, forse una mezzoretta. Ricordo che a un certo punto sentii dei passi, apro gli occhi evedo mia madre entrare nella stanza ed avvicinarsi al mio letto.
- Mamma- riesco a dirle, ma lei non mi domanda niente. Si avvicina all'abat-jour e mormora:
- Perché questa lampada è accesa?
Io la chiamai ancora, perché volevo dirle di non spegnerla, che volevo rimaere un altro pò alzato. ma lei non mi sente, si avvicina alla lampada e basta.
Vedendo che non mi vuole ascoltare, la chiamo ancora, questa volta urlando. E in quei secondi ricordo le stranissime sensazioni che provai. Sentivo il mio corpo terribilmente leggero, come se fosse fatto solo d'aria. E la mia voce suonava stridula, ma forte, come un vero e proprio urlo.
Nonostante la chiamassi con veemenza, lei non rispose e spense la luce, poi andò via e da lì ricordo come una specie di flash nero.
Dopo questo flash aprii gli occhi, l'abat jour era spenta ed io ero incavolato con mia madre perché non mi aveva voluto ascoltare.
Ma guardai l'orologio, e vidi che era notte, allora mi chiesi cosa cavolo era successo...
la mattina dopo trovau mia madre in cucina, e le chiesi perché diavolo non mi avesse ascoltato mentre stava spegnendo la luce, perché non mi avesse risposto.
La sua risposta mi fece riflettere, e molto anche.
- Chiamato? Stavi dormendo come un ghiro, ed è per questo che ho spento la luce...

Lì per lì non ci pensai molto, ma poi venni a sapere che durante la notte il nostro spirito può uscire dal corpo, e vagare dove vuole, o almeno così dicono.
Io posso dire solo che non ero né in fase di dormiveglia, né fra lo stato di coscienza e incoscienza dovuta al sonno.
Perché sì, quando siamo in quella fase è come se il mondo si storpiasse, ma anche le sensazioni si storpiano.
Io invece ricordo di aver visto mia madre bene come la vedevo tutti i giorni, e di parlato, di aver gridato per chiamarla. E l'assoluta sensazione di legegrezza, dolce e infinitamente bella, come se in un colpo solo tutte le pesantezze fossero scivolate via.

E' stata la prima e l'unica volta che ho provato una sensazione simile...
Adres_DC
«Segugio di Tindalos»
Messaggi: 187
Località: Rimini
MessaggioInviato: Mer, 15 Apr 2009 00:30    Oggetto:   

da quello che descrvi sembra una di quelle classicissime volte quando ne si dorme ne si è svegli, dove credi di vedere, fare, dire cose che realmente non sono quelle, mi è successo tante volte, ma da come dici tu hai avuto delle sensazioni molto diverse da quelle solite di questi casi, insomma come se tutto fosse più reale.... interessante, davvero interessante.
"Mira la terra e il suo tempo sotto di te, la danza del mondo attorno ad un re, e l'eterno silenzio di chi è qui con me, ne vivo ne morto ma fermo nel sè."
Univers
«Cthulhu»
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Località: Los Angeles dei precari
MessaggioInviato: Dom, 19 Apr 2009 13:28    Oggetto:   

Interessante ma forse hai sognato tutto, in maniera vivida e netta.
Il sovrannaturale comprende il colore generale e l'accento, vale a dire intensità, sonorità, limpidezza, capacità di vibrazione, profondità e risonanza nello spazio e nel tempo.
the living dead
«Cthulhu»
Messaggi: 2920
Località: Hell
MessaggioInviato: Dom, 19 Apr 2009 14:03    Oggetto:   

a me capita la stessa cosa quando devo spengere la sveglia.

mi sembra di aver premuto il tasto e di essermi girato dall'altra parte, ma poi mi chiedo perchè continua a suonare Laughing
Guardian
«Ghoul»
Messaggi: 26
MessaggioInviato: Lun, 20 Apr 2009 03:57    Oggetto:   

Non credo che stavo sognando.
Perché anche a me capita spesso di credere d'essere sveglio e invece poi mi accorgo di no.
Ma quella volta fu diverso. Come ho già scritto, quando pensiamo d'essere svegli comunque poi ci rendiamo conto che le sensazioni che provavamo erano sfocate e un pò distorte.
In quel caso tutto era chiarissimo, mi pareva addirittura d'essere più lucido di quando ero sveglio. E avvetivo una sensazione lungo il corpo del tutto diversa da quella che si prova quando si crede d'essere svegli accorgendoci poi di no.
E poi se avessi sognato non mi tornerebbe una cosa... quando sognamo "crediamo di fare una cosa", accorgendoci poi, appunto, che era tutto un sogno. In quel caso invece quelo che avevo visto era accaduto per filo e per segno, e qundi non potevo averlo "sognato". Secondo me è questa la sottile differenza che separa il sogno dall'esperienza fuori dal corpo. Nel sogno credi di vedere, di fare, di sentire (in maniera distorta), nelle OBE, volontarie o involontarie che siano, tutto è reale perché le stai vivendo sul serio.

Poi posso anche sbagliarmi, ma le sensazioni che provai erano davvero troppo lucide.
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