Entrambi.
Sono modi diversi per vivere la storia, sensazioni contrastanti, più o meno dirette, più o meno violente.
Con la letteratura, il lettore si immagina tutto, dalle descrizioni che riceve dall'autore si crea il suo "set", la fisionomia dei personaggi... si può immedesimare in un personaggio (il protagonista, o no) quasi fosse lui stesso a vivere in prima persona la storia.
Sei solo tu con il tuo libro. Non puoi condividere con altri quell'eperienza, devi proseguire cone un viaggiatore solitario.
Con il cinema la cosa è differente.
Il set, i personaggi e tutto il resto sono stati prestabiliti dal regista...
C'è una partecipazione più raccolta, più esterna da parte dello spettatore, che può sempre patteggiare per un personaggio o per l'altro.
Ci sono le scene che rimango in pressa per come sono state girate e per la musica che è stata messa di sotto fondo.
Il cinema è più un'attività di gruppo.
Solitamente uno va in sala con amici, con la dolce metà e questo rende la visione più critica e distensiva.
Ovviamente questi sono solamente esempi di ciò che entrambi le arti possono dare; ci sarebbero mille varianti e mille altre cose da scrivere.
Io solo solo che non potrei vivere senza il cinema e senza il libro sul comò